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Moda

Milano Moda Uomo: il recap della fashion week targata Autunno Inverno 2025-26

Milano Moda Uomo: il recap della fashion week targata Autunno Inverno 2025-26

foto di Marilina Curci Marilina Curci — 22 Gennaio 2025
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Paparazzi in passerella, nozze a sorpresa, happening e debutti. Tutti gli highlights della settimana della moda maschile.

Una settantina di appuntamenti, tra (poche) sfilate, presentazioni, eventi e grandi assenti. La Milano Men’s Fashion Week, andata in scena dal 17 al 21 gennaio, sembrava destinata a essere archiviata senza particolari slanci o entusiasmi.

Eppure, nonostante il forfait di big brand come Gucci, Fendi, Etro e Moschino (che hanno preferito spostare tutto a febbraio, presentando le collezioni Uomo e Donna in co-ed), non si può dire che quest’ultima edizione sia passata in sordina, anzi. Le emozioni non sono mancate, così come i colpi di scena e i momenti da ricordare.

A partire dal matrimonio tra Jordan Bowen e Luca Marchetto, duo creativo dietro al brand JordanLuca, che hanno celebrato la loro unione alla fine del défilé Autunno Inverno 2025-26 dal titolo - più che evocativo - “The Wedding”.

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«L'amore è, per noi, questa esperienza di vita con voi» ha detto la coppia, a margine di uno show che ha visto sfilare in pedana i pezzi iconici del marchio, reinterpretati e indossati da amici e parenti.

È stata una passerella poco convenzionale anche quella di Magliano, solcata da persone di ogni genere ed età sulle note della struggente “Dio, come ti amo” di Domenico Modugno. Con un set up allestito come un languido lungomare d’inverno all’interno di una palestra al Corvetto - il quartiere del caso Ramy - la sfilata ha messo in scena quello che il designer ha definito come «il minuto violento, quel qualcosa di estremamente romantico e reale che ti riconnette alla verità delle cose».

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Una visione tradotta in capi dove ciò che è intimo viene portato a primo strato evidente: giacche a coste di cotone, pantaloni di mohair ruvidi e trasparenti, capispalla di crepe-de-chine imbottito.

Parte invece dall’istinto l’esplorazione di Miuccia Prada e Raf Simons. Gli impulsi viscerali, le risposte automatiche, le pulsioni primitive diventano - nella visione dei due co-direttori - strumenti essenziali di creatività.

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«Nell’istintivo possono rivelarsi una nuova raffinatezza e un’eleganza intima, selvaggia. I contrasti involontari danno vita a combinazioni inaspettate e seducenti, il corpo si veste libero dai vincoli della ragione» hanno spiegato.

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Così il montone si trasforma in uno strato avvolgente da indossare sopra o sotto gli abiti, la maglieria si arricchisce di simboli metallici privi di un significato preciso, gli stivali texani diventano i compagni d’elezione di candidi pigiama.

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Libera da costrizioni e convenzioni è anche la proposta di Giorgio Armani. Al centro c’è sempre l’eleganza, insita nel dna del marchio. «Un'eleganza da vivere - ha tenuto a precisare Re Giorgio - senza imposizioni, alimentata dall’individualità piuttosto che da formule preconfezionate».

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Il risultato è una fusione perfetta tra formale e informale, con cappotti che sembrano senza peso, giacche prive di revers, pantaloni dalla vestibilità sciolta e confortevole.

Casual, ma sartorialmente impeccabili, anche gli outfit messi a punto da Domenico Dolce e Stefano Gabbana per la nuova collezione “Paparazzi - 69 look”, senza dubbio una delle più chiacchierate della kermesse.

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Il sipario dell'ex cinema Metropol - da anni casa del brand - si è aperto svelando uno stuolo di fotografi in giacca e cravatta, armati di flash e macchine fotografiche.

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Soggetto dei loro scatti un divo contemporaneo, immortalato nei suoi momenti off duty o alla prima di un film, tra gigantesche pellicce faux fur e pullover in maglia grossa, pantaloni cargo e tuxedo. Proprio come quelli seduti nel front row, dall'attore britannico James McAvoy al figlio di Madonna, Rocco Ritchie, passando per Achille Lauro e Stefano Di Martino.

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A proposito di celebrities: per Zegna John Turturro si è calato nell’inedito ruolo di modello, regalandoci un altro fashion moment che ricorderemo a lungo.

L’attore, regista e sceneggiatore si è fatto interprete di quel gusto «molto torinese» - per usare le parole del direttore creativo Alessandro Sartori - che contraddistingue la casa di moda e l’attitudine del suo fondatore, Ermenegildo Zegna. Fulcro della collezione progettata da Sartori, il Vellus Aureum - la lana più fine al mondo - emblema di una costante ricerca della perfezione.

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Il tema dell’eccellenza è uno dei leitmotiv che ha accomunato molte griffe del lusso, così come diversi nomi emergenti. Tod’s ha presentato “Pashmy”, progetto nato con l'intento di selezionare pelli straordinariamente morbide, setose e leggere, capaci di evocare la delicatezza e la finezza della pashmina; Napapijri ha fatto dell’innovazione sui materiali uno dei pilastri fondanti per capi che coniugano funzionalità outdoor e stile urbano; Saul Nash - designer pluripremiato con base a Londra - si è focalizzato sull’aspetto funzionale dei capi, applicando una particolare tecnica di taglio che favorisce il movimento a tutti i fondamentali dell’abbigliamento maschile.

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Ma tra le nuove voci che si sono avvicendate nel corso della quattro giorni dedicata all'uomo hanno fatto bella mostra anche PDF, etichetta che porta la firma di Domenico Formichetti, il brand streetwear Noskra e Mordecai, marchio fondato da Ludovico Bruno nel 2022 con l’intento di portare il menswear fuori dai confini stagionali, culturali e tecnici. 

Per saperne di più e scoprire tutto il meglio di questa edizione di Milano Moda Uomo sfogliate la gallery qui sotto!

Milano Moda Uomo: il meglio della fashion week Autunno Inverno 2025-26

  • SIMON-CRACKER Con la collezione Autunno Inverno 2025-26, il brand Simon Cracker si conferma voce critica e irriverente nel panorama della moda. Tra ironia graffiante e un’estetica upcycled che sfida le convenzioni, il duo creativo esplora il concetto di ricchezza come paradosso contemporaneo. Birkin disegnate, foulard tarocchi e cardigan “perbene” decostruiti compongono un universo provocatorio che culmina nell’uscita finale: un abito “cancellato” da 500 cartellini di altri brand, che ci mette davanti a un quesito essenziale: che cosa conta davvero?

    Credits: Courtesy of Press Office/Veronica Ferri
  • DHRUV-KAPOOR Dhruv Kapoor, che quest'anno festeggia i suoi primi 10 anni, intreccia il ricco patrimonio sartoriale indiano con una visione audace e innovativa. Le iconiche drappeggiature e l’abbigliamento quotidiano dell’India vengono reinventati attraverso un’estetica moderna, mentre una palette cromatica vibrante e ricca di sfumature incarna il perfetto equilibrio tra energia e praticità. Al di là del suo straordinario impatto estetico, la collezione si distingue per la profondità riflessiva, ispirandosi alla saggezza antica per promuovere il benessere emotivo e mentale. Alcuni capi, concepiti come autentici “manuali di respirazione”, integrano dettagli studiati per favorire la consapevolezza e l’equilibrio interiore.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • MORDECAI Piumini come scudi per affrontare le giornate invernali più rigide; trench rigorosi; giacconi dalla costruzione multifunzionale. L’outerwear è il fulcro della nuova collezione targata Mordecai, che si muove tra dinamismo e praticità. Un concetto che ricorre anche nel resto della proposta, dove spiccano i pantaloni attraversati lateralmente da una zip aperta, con tasche e spazio extra.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • MONTECORE Tagli puliti e linee versatili sono i leitmotiv scelti da Montecore per ridefinire il concetto di eleganza contemporanea. Attraverso una selezione accurata di materiali e colori il brand esplora un dialogo tra solidità e leggerezza che trova espressione in capispalla pensati per essere indossati in ogni contesto.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • CANALI La Brianza come culla degli arredi d’alta gamma. Canali parte dalla terra in cui opera per estendere la nozione di stile personale allo spazio personale. Traendo ispirazione dagli interni - motivi di pavimenti, texture di pezzi di design, combinazioni inaspettate di materiali - costruisce un guardaroba “lounge formal” che gioca con l'idea della vita dentro e fuori casa a base di cappotti fluidi con cintura in vita che ricordano vestaglie, suit leggerissimi, soprabiti che riprendono le texture di poltrone e cuscini, pullover e sciarpe jacquard a losanghe che ricordano pavimenti intarsiati. Capi versatili che suggeriscono un mix di comfort e lusso.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • BALLY Bally ha svelato con un evento esclusivo una capsule in edizione limitata realizzata in collaborazione con Leo Mas. Ispirata al leggendario DJ e alle illustrazioni che ha realizzato per le etichette discografiche e le partnership nel corso della sua carriera, la collezione include cappellini, borse e casualwear. Una selezione di pezzi da collezione per appassionati di musica e design che affianca la Bally Resort 2025.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • DUNHILL Simon Holloway consolida la sua visione per Dunhill continuando a esplorare i temi centrali del classicismo inglese, dell'eleganza casual e di un guardaroba sempre appropriato. Dal sofisticato English Drape - frutto del drape cut introdotto negli anni Trenta dal sarto londinese Fredrick Scholte e reso iconico dal Duca di Windsor - agli iconici car coat, ogni elemento unisce eleganza disinvolta e funzionalità. I capi chiave spaziano da cappotti in pelo di cammello a blazer in pelle scamosciata e maglieria, completati da accessori raffinati e funzionali.

    Credits: Courtesy of Press Office/Isidore Montag
  • ISAIA Con una sfilata-evento andata in scena al Circolo Filologico di Milano, Isaia ha reso omaggio a Luciano De Crescenzo e al suo capolavoro “Così parlò Bellavista”, celebrando la Napoli delle idee, della profondità e dell’ironia. In un salotto letterario ispirato proprio alla casa di Bellavista si sono avvicendati look dai colori decisi contraddistinti da volumi morbidi, accompagnati da citazioni di De Crescenzo e dalle melodie jazz di Walter Ricci e la sua band. Sulla stessa catwalk, per la prima volta, il brand ha presentato anche il womenswear, con capi che combinano sartorialità e femminilità contemporanea.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • PRADA-DINNER-MAHMOOD-NICOLAS-MAUPAS Parata di star alla cena post-show di Prada, svoltasi presso il ristorante Torre. Tra gli ospiti anche Mahmood e l’attore Nicolas Maupas.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • JACOB-COHEN Jacob Cohën ha presentato una collezione ispirata al mondo del cinema, ambientata in un set cinematografico creato dal regista teatrale e d’opera Fabio Cherstich. L’evento ha evocato l’intimità e la quotidianità della vita degli attori, lontani dai riflettori e dal glamour del red carpet, celebrando uno stile di raffinata semplicità e autenticità. Capi che raccontano scelte precise e sobrie, enfatizzando la qualità artigianale e l’attenzione al dettaglio. Protagonista il denim - elemento centrale e distintivo del marchio - declinato sotto forma di giacche, trench e camicie, accanto a tessuti preziosi come scamosciati morbidissimi, cachemire e lana-seta.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • LUISAVIAROMA-x-COH Citizens of Humanity e AGOLDE hanno celebrato il lancio delle nuove collezioni uomo e donna con una press preview esclusiva e un cocktail nello showroom milanese di LuisaViaRoma. Tra le novità Eco-Indigo, speciale tintura bio-based che trasforma il denim riducendo le emissioni di CO2, grazie a metodologie all'avanguardia. Un'innovazione portata avanti con la collaborazione di Pili e Orta che mira a ridurre le emissioni di CO2 del 50% rispetto alle tinture tradizionali ottenute dal petrolio.

    Credits: Courtesy of Press Office/Giorgio Luna
  • MSGM “Follow the Rabbit”, questo il titolo della nuova stagione immaginata da Massimo Giorgetti per MSGM. Un viaggio tra ribellione e trasformazione ispirato al simbolismo del coniglio e a riferimenti cinematografici e letterari come Donnie Darko e Gummo. La collezione intreccia sartorialità, influenze punk e dettagli artigianali, culminando in una collaborazione con Bruce LaBruce. Il fotografo canadese, noto per i suoi lavori provocatori, durante l’evento di presentazione ha ritratto i capi della collezione in un set fiabesco popolato di funghi giganti, offrendo un’esperienza immersiva ai presenti.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • WOOLRICH-BLACK-LABEL I paesaggi vulcanici e glaciali del Nord Europa sono il punto di partenza del viaggio intrapreso da Woolrich Black Label, che si dipana tra giacche cargo in nylon idrorepellente, parka oversize con stampa tie-dye, camicie in puro cashmere. Capi perfetti per esplorare la natura ma anche le strade cittadine con stile. La collezione nasce dalla collaborazione con le più rinomate manifatture italiane, tra cui Olmetex, Limonta, Bacci e Majocchi, per sviluppare tessuti esclusivi che uniscono performance e raffinatezza. «Il mio obiettivo era reinterpretare il concetto di “Rugged Luxury”, unendo silhouette tecniche tipiche dell’outerwear pensato per condizioni estreme con tessuti di altissima qualità, riprogettati per resistere agli elementi», ha spiegato Todd Snyder, Global Creative Director del brand.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • SAUL-NASH Dopo aver presentato le sue collezioni alla London Fashion Week, Saul Nash è approdato a Milano per il lancio di “Metamorphosis”. Il designer londinese con un background nella danza classica, vincitore nel 2022 dell’International Woolmark Prize e del premio Queen Elizabeth II per il British Design, continua a ridefinire i confini dell’abbigliamento athleisure genderless portando in scena capi trasformabili che uniscono funzionalità ed estetica. Dai jeans senza cuciture al parka in nylon riciclato, ogni pezzo riflette un equilibrio tra design sperimentale e comfort quotidiano. In passerella anche i primi look maschili e femminili della capsule collection SLNSH frutto della partnership, che proseguirà per diverse stagioni, con lululemon, il cui lancio è previsto per l’11 marzo.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • VALEXTRA Le icone di casa Valextra si rinnovano e si arricchiscono di nuovi dettagli. Come la bordatura Costa a contrasto che delinea la celebre cartella Avietta, enfatizzandone il design. «Valextra è orgogliosa di progettare e realizzare articoli da viaggio da quasi un secolo e desideriamo celebrare questo percorso accostando all'eccellenza del nostro patrimonio l'innovazione dei materiali che pone il nostro marchio all'avanguardia nell'evoluzione del lusso Made in Italy», ha detto Xavier Rougeaux, CEO del marchio di valigeria di lusso.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • HARMONT-&-BLAINE Con “Winter Bloom” Harmont & Blaine porta la bellezza della natura nel guardaroba urbano, sottolineando l’amore e il rispetto per l’ambiente anche tramite la sostenibilità dei processi produttivi e la rinnovata attenzione all’eccellenza artigianale italiana. A enfatizzare lo spirito della collezione, un set-up con murales floreali dipinti a mano su pannelli in legno di recupero - firmati dagli artisti del collettivo Orticanoodles - e una serie di speciali patch decorativi realizzati in collaborazione con il brand di cappelli emozionali Just Hat.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • JMM-GALLERY Il brand di eyewear e luxury goods Jacques Marie Mage fondato a Los Angeles nel 2014 ha inaugurato a Milano la sua prima Gallery europea. Situato nella storica via della Spiga, lo spazio offre un’esclusiva selezione di occhiali in edizione limitata, oltre ad accessori in pelle, gioielli e memorabilia finemente curati, ispirati dai paesaggi e dai mestieri tradizionali del Nuovo Messico e del Sud-Ovest americano.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • PAUL-&-SHARK Paul & Shark ha allestito una boulangerie in stile francese nel cuore di Brera - aperta al pubblico per tutta la durata della Fashion Week - per presentare la capsule “Deauville”, nuovo capitolo del racconto Riviera che porta con sé le emozioni della piccola cittadina Normanna e del suo mare, dove il tempo sembra essersi fermato alla Belle Époque. Una collezione minimal-chic fatta di pull a trecce e maglie a righe, pensata per essere indossata al mare d’inverno.

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  • LA-MARTINA Ispirata dall'eleganza del polo e dalle sue radici argentine, La Martina ha svelato le nuove collezioni Uomo e Donna, celebrando la fusione tra heritage e contemporaneità con un guardaroba sofisticato ma versatile, fatto di capi da combinare e stratificare per dar forma a uno stile assolutamente personale.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • MOORER Dinamico e pragmatico il menswear di MooRER, che accosta a capispalla di diverso peso realizzati con l’ausilio di tessuti altamente performanti maglieria, overshirt, pantaloni leisure e sport-suit in flanella, jersey caldo e lane power stretch, componendo un guardaroba funzionale e trasversale.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • NAPAPIJRI “A Geography of Time”, questo il titolo del racconto stilistico messo a punto da Napapijri per tracciare un percorso che parte dalle vette innevate di Courmayeur, dove il marchio è nato quasi trent'anni fa,e arriva fino alle piste di Cortina, intrecciando passato, presente e futuro. «Ogni pezzo racconta una storia di esplorazione, sia letterale che metaforica, attraverso design innovativo e ricerca sui materiali», ha spiegato la Presidente del brand Silvia Onofri.

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  • NOSKRA Funzionalità, praticità e comfort sono le keyword che guidano la nuova stagione di Noskra, brand streetwear in cui convivono innovazione e tradizione sartoriale. L’attenzione ai dettagli è totale: le cuciture, le tasche, gli inserti tecnici sono progettati per essere il più possibile funzionali, mentre le silhouettes e le imbottiture garantiscono una vestibilità perfetta. Tra le novità proposte, l'introduzione di una gamma di capi in maglieria realizzata con filati sostenibili di prima qualità.

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  • PAL-ZILERI In casa Pal Zileri il focus è tutto sul concetto di effortless attitude che caratterizza il brand. Le linee storiche, come la Vicenza e la Brera, si combinano in nuovi accostamenti, tessuti con disegnature di ispirazione “vintage” vengono reinterpretati con pesi e performance di ultima generazione, capi formali e casualwear si mescolano per dar luogo a look moderni e rilassati. Il risultato è una collezione versatile, che guarda al passato con un occhio sempre puntato alla contemporaneità.

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  • PEOPLE-OF-SHIBUYA Con un evento esclusivo al Belvedere di Palazzo Lombardia e un’installazione artistica firmata da Pietro Terzini, People of Shibuya ha svelato l’inizio di un nuovo capitolo: una collezione in equilibrio tra funzionalità, estetica e performance che cela un messaggio universale rivolto a tutti coloro che vedono il mondo come un terreno fertile per realizzare i propri desideri. “Non basta sognare, bisogna agire”: un pensiero che risuona profondamente nel DNA del brand, pronto a dare il via alla sua espansione verso nuovi mercati e nuove generazioni.

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  • PHILIPP-PLEIN Debutto ufficiale nel calendario di Milano Moda Uomo per Philipp Plein. Lo stilista tedesco ha presentato la nuova collezione presso il suo “The Plein Hotel”, luxury hotel in Via Manin inaugurato lo scorso settembre. In passerella tanto denim, giacche in montone, completi e blazer all logo fedeli al concept del brand.

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  • ELEVENTY Capispalla in maglia effetto tweed, denim giapponese realizzato sostenibilmente, pantaloni dai finissaggi esclusivi. Eleventy si muove fra tradizione e innovazione, combinando eleganza senza tempo e modernità. A completare la proposta, la sezione activewear pensata per i runner, la gamma di calzature e accessori da viaggio e una linea home che spazia dalle fragranze ai plaid in cashmere con disegni esclusivi, passando per candele, diffusori, cuscini e vasi dai colori polverosi.

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  • QASIMI Mettere in luce il talento di artisti e creativi provenienti da tutto il mondo è l’intento che guida la visione di Hoor Al Qasimi e del suo brand QASIMI. Questa stagione la designer ha collaborato con l’artista di origini māori Emily Karaka che approfondisce, attraverso le sue tele, la storia e la cultura di questo popolo, oltre a esplorare temi quali le dispute territoriali e l'oppressione politica. Il suo lavoro si traduce in una serie di outfit genderless, modulari e trasformabili grazie a cerniere, borchie, bottoni e cuciture regolabili, declinati in una palette cromatica ricca e intensa e arricchiti da dettagli tratti dalle opere della pittrice.

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  • RUBINACCI Rubinacci, dal 1932 sinonimo di eccellenza e sartorialità italiana, fa focus sulla giacca destrutturata per il suo debutto nel calendario ufficiale di Milano Fashion Week. Capo emblematico della griffe, si delinea come un elemento versatile e timeless. Tra i modelli di punta, quello doppiopetto 100% lana dalla vestibilità morbida e avvolgente, mutuato dal concetto di su misura.

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  • PIERRE-LOUIS-MASCIA La maison Pierre-Louis Mascia ha inaugurato un nuovo capitolo della sua storia, introducendo venti nuove stampe originali. I motivi barocchi - da sempre tratto distintivo del brand, che collabora strettamente con Achille Pinto, un laboratorio di stampa tessile attivo a Como dal 1933 - vengono mischiati, dipinti, ridisegnati, scomposti e ricomposti, trasformati in un sottile intreccio di tecniche analogiche e digitali e infine trasposti su creazioni in equilibrio tra leggerezza e movimento, sartoria fluida ed eleganza casual.

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  • ALTEA Volumi ampi, silhouette fluide e giochi di layering contraddistinguono la proposta stilistica di Altea, scandita da un dialogo costante tra concettualità e funzionalità. La maglia è protagonista assoluta dell’Autunno Inverno 2025-26, stagione che segna inoltre il debutto della collezione donna.

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  • TEN-C Sotto la direzione stilistica di Alessandro Pungetti, TEN c esplora un nuovo orizzonte creativo, introducendo un rinnovato concetto di suit maschile. L'inedito completo è composto da pantaloni e overshirt abbinati a piumini leggeri mid layer ton sur ton, per creare look in continuità, coerenti e armonici.

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  • VALSTAR I classici dell’abbigliamento maschile vengono reinterpretati con uno sguardo moderno da Valstar. Così il workwear e lo sportswear tecnico incontrano la raffinatezza dei tessuti tradizionali, dando luogo a un guardaroba fatto di capi durevoli, funzionali e intramontabili.

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  • AIDA-BARNI Forme minimaliste e dettagli ricercati per Aida Barni, storico marchio di maglieria made in Italy fondato nel 1978, che immagina un’eleganza urbana fatta di pregiati capi in cashmere, all’insegna del lusso quotidiano.

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  • ANNAPURNA E a proposito di maglieria, Annapurna si rifà agli stilemi classici dei popoli nomadi del Nord per la collezione “Anima Nomade”, in cui si intrecciano sapienza artigianale e ricerca di filati pregiati e naturali. Il risultato è una gamma di proposte in cui la sapiente combinazione di materiali certificati - quali cashmere e lana merinos, lavorata artigianalmente - riflette l’impegno del brand nel valorizzare il patrimonio delle tradizioni, reinterpretandole con un linguaggio stilistico moderno.

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  • BLAUER-PIRELLI Quattro capispalla no gender realizzati con materiali riciclati di nuova generazione sono al centro della capsule collection “Blauer X Pirelli”, due realtà unite da valori comuni quali l’attenzione al dettaglio, l’alta qualità e la ricerca di unicità. «Questa collab non è solo una celebrazione dei nostri valori condivisi, ma un invito a guardare avanti, verso un futuro dove l’innovazione e la ricerca coesistono», ha detto Enzo Fusco, CEO FGF Industry.

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  • BRIONI Uno spettacolo di danza coreografato da Julie Bruyère ha introdotto la nuova collezione di Brioni. Andato in scena a Palazzo Serbelloni, lo show ha enfatizzato lo spirito pragmatico e nonchalante che contraddistingue il brand.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • BRUNELLO-CUCINELLI Una riflessione sul vestire quotidiano e sull'identità originaria dei capi dell’abbigliamento maschile offre lo spunto per la costruzione della nuova stagione di Brunello Cucinelli, imperniata su combinazioni di stile contemporanee ed equilibrate. Così i nylon si accostano a i tessuti cardati del mondo formale, il denim effetto “raw” acquisisce un’eleganza moderna, tessuti tinto capo introducono delicate sfumature sportive.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • CORTIGIANI Abiti dal taglio impeccabile, giacche sartoriali, cappotti eleganti e pantaloni dalle linee pulite compongono la proposta di Cortigiani, in perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità. Ogni pezzo è progettato per garantire una lunga durabilità nel tempo, senza compromettere la modernità del design.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • FEDERICO-CINA La nostalgia fa da filo conduttore alla nuova collezione di Federico Cina, che porta il nome dei suoi nonni, “Assunta e Giacomo”. Con una performance ospitata da Fondazione Sozzani, lo stilista ha messo in scena un viaggio emotivo ed evocativo con capi ispirati all’abbigliamento di uso quotidiano di Assunta e Giacomo: abiti e intimo da casa, abiti da lavoro e capi per le occasioni importanti. «Con questa collezione si vuole guardare oltre il passato, a riscoprire quei piccoli momenti che, seppur impercettibili, hanno dato forma alla persona che siamo oggi», ha spiegato Cina in una nota stampa.

    Credits: Courtesy of Press Office/Lorenzo Basili
  • KITON Dai momenti dedicati al tempo libero agli incontri di lavoro, dalle serate di gala agli incontri informali, i capi targati Kiton per la prossima stagione sono pensati per accompagnare chi li indossa in qualsiasi circostanza. Pantaloni in velluto, cappotti dai volumi generosi, ma anche dolcevita e girocollo con la zip capaci di unire la comodità e la praticità. E poi gli accessori: piccola pelletteria, borse da viaggio e zaini che si inseriscono alla perfezione nel solco di un’eleganza tra passato e contemporaneità.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • FRATELLI-ROSSETTI Si chiama “Brera Cut” il nuovo mocassino lanciato da Fratelli Rossetti, icona del brand rivisitata in chiave ironica e giocosa. L’inedita colorazione bicolor è realizzata attraverso la tecnica artigianale Toledo, in cui la scarpa viene dipinta a mano sulla tomaia montata su forma e successivamente rifinita con cere e spazzole.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • GR10K Riferimenti musicali e citazioni artistiche costituiscono l’humus su cui si fonda l’universo stilistico del brand GR10K. La collezione per il prossimo inverno si sviluppa come «uno spettro divergente di abbigliamento funzionale», in cui trovano posto costruzioni di cappotti e capi da automobilista dell’inizio del XX secolo, grafiche punk e felpe dark doomer. Dietro ogni capo si cela l’auspicio di tornare a una società basata su scambi più semplici e onesti.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • KB-HONG KB HONG, linea di alta gamma del colosso cinese K-Boxing, ha presentato una collezione ispirata al generale Zhang Qian e al suo storico viaggio che di fatto inaugurò la Via della Seta. Guidata da Massimo Foroni, la proposta creativa ha esplorato l’incontro tra tradizione e modernità, giocando con volumi over e tagli sartoriali. La cintura impunturata del kimono ormai divenuto simbolo del brand, diventa a volte collo, a volte rever, altre torna alla sua funzione originaria, mentre i cavalli conquistati da Qian sono fonte di ispirazione per grafiche astratte o eleganti texture, e il Falco, fedele guardiano del generale, diventa un'eco digitale o uno prezioso jacquard.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • SANTONI Santoni unisce artigianalità e design contemporaneo, ponendo uno speciale accento sugli accessori. Come la borsa weekend in morbido suede marrone con manici imbottiti tono su tono e tasca frontale nascosta. Principale fonte di ispirazione della collezione le Marche, grazie alla loro tradizione artigianale ed artistica e ai paesaggi sognanti che fanno da sfondo.

    Credits: Courtesy of Press Office
  • CORNELIANI Corneliani ha presentato la nuova collezione con una performance curata dalla coreografa Kate Coyne, direttrice artistica della Central School of Ballet di Londra. Il chiostro cinquecentesco di Palazzo Durini, sede storica del brand a Milano, si è trasformato in una rappresentazione della vita e dell'amicizia tra gli uomini, trasposta in una danza di gesti simbolici che rappresentano i tanti modi di incontrarsi e salutarsi.

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  • SANT’ANDREA Tessuti di altissima qualità, performanti e piacevoli al tatto. Nella nuova collezione, Sant’Andrea esplora un’estetica ricercata e innovativa, dove l’eleganza maschile è riletta con visione contemporanea.

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Ph. Credits: Press Office/Getty Images

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