Melissa Satta e il costume perfetto
La showgirl e presentatrice tv ha disegnato una collezione di beachwear per il brand Changit.
Presentatrice tv, showgirl, modella e, ora, anche designer: Melissa Satta è una personlità dinamica e intraprendente. L'occasione per fare quattro chiacchiere con lei ce l'ha offerta la presentazione, durante la fashion week milanese, della collezione di costumi da bagno che ha disegnato per il brand di beachwear CHANGIT.
Da appassionata di sport e mare, Melissa si è messa alla prova come designer con uno dei suoi capi preferiti: il costume. E da questa passione è nata la collaborazione con il brand di Francesco Giorgio e una linea davvero ampia di modelli che comprende anche tutto il mondo "fuori acqua".
L'ispirazione è il viaggio: dalle spiagge assolate della California al deserto dei popoli nomadi, si passa da costumi coloratissimi e impreziositi da passamanerie e dettagli all'uncinetto fino a quelli più "sporty" ispirati all' actiwear.
Com’è nata la tua collaborazione con il brand Changit?
La collaborazione con Changit nasce dalla mia amicizia con il produttore, Franco Giorgio, proprietario di un’azienda italiana importante e strutturata. Abbiamo sempre pensato di lavorare a un progetto assieme, cosa che però non si è mai realizzata fino a quest’anno, quando, finalmente, abbiamo trovato la strada giusta.
A cosa ti sei ispirata per questa collezione? E che immagine di donna avevi in mente quando l’hai disegnata?
Quando sono partita ho immaginato da subito di poter vestire qualsiasi tipo di donna: da quella di 15 anni fino alla 60enne. È una collezione vastissima e molto ampia con mood e stili diversi. Spero veramente che qualsiasi ragazza e donna possa trovare il costume perfetto per la prossima estate.
Parliamo un po’ di te, al mare sei più da “sole e relax” oppure “attività e sport acquatici” e che tipologia di costumi indosseresti nel primo e nel secondo caso?
Mi divido tra entrambi. Un po’ di sano relax in vacanza ci vuole ma ovviamente ora è un po’ più complicato. Da quando ho un bimbo (il piccolo Maddox, nato nel 2014 ndr.) cerco di stare con lui il più possibile e insieme trascorriamo il tempo sulla sabbia, facendo castelli e giocando insieme. Ma adoro anche fare sport, pratico wakeboard e quando ho disegnato la collezione, ovviamente, ho pensato anche a quello.
Infatti c’è una parte dedicata agli interi e ai pezzi più comodi, proprio per potersi muovere in libertà.
Poi, ovviamente, se sono da sola con mio marito magari scelgo un modello un po' più sexy, più particolare, stringato o brasiliano.
Tre must have irrinunciabili del tuo “dress code” estivo.
Semplice: costume, costume e costume.
Le ultime tendenze vedono il costume da bagno come vero e proprio capo da indossare anche oltre la spiaggia e la piscina. Tu come lo abbineresti, ad esempio, per un aperitivo al tramonto?
Ci sta, ormai hanno ci sono dei costumi talmente belli e particolari che possono essere utilizzati tranquillamente come capi veri e propri, perfetti per il dopo spiaggia. Io lo abbinerei in qualsiasi modo: con un paio di pantaloncini o degli shorts, con un vestito o una gonna, dipende dal momento.
Giochiamo un po’ con qualche battuta veloce:
Costume Intero o bikini?
Difficile! Io uso costumi interi, bikini e trikini. Li adoro tutti.
Stampe o tinta unita?
Non è facile, mi piacciono entrambe. Come ogni donna, decido al momento. C'è quel giorno in cui ci si sente un po' "gonfie" e invece un altro super in forma. Una mattina magari non ti ritrovi con un determinato colore e quello dopo, invece, vuoi essere super floreale.
Coordinato perfetto o via libera allo “spezzato”?
Coordinato!
Sì a ricami e applicazioni o meglio minimal chic?
Sì al minimal chic ma non troppo, dai!
Domanda d’obbligo: in questa collezione, qual è il pezzo che preferisci e a cui ti senti più legata?
Non si chiede mai alla mamma qual è il figlio preferito. Questi sono tutti "figli miei", quindi mi piacciono tutti!
Facciamo un tuffo nel passato: ricordi il tuo primo costume da bagno di quando eri bimba o ragazzina?
Ricordo benissimo un costume di quando avevo all’incirca 8 anni. Era un intero a quadretti bianchi e neri, un po’ anni ’80, con le spalline sottili e uno scollo un po’ quadrato e sotto era a culotte: non era il classico sgambato che andava in quegli anni. Forse per questo mi è rimasto così impresso.
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