Fotogallery Matelassé: un trend per tutte le stagioni
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La celebre lavorazione torna ad ammorbidire anche questa primavera-estate 2013
Febbraio 1955, questa la data del battesimo della 2.55, la borsa ideata da Madame Chanel, che prende il nome dal mese e anno della sua creazione e che si contraddistingue per la trapuntatura a losanghe detta matelassé.
Proprio la celebre 2.55 ha consacrato nell’universo della moda questa lavorazione, che si ispira a quella dei giubbotti dei garzoni di scuderia che Coco incrociava sulle piste da corsa. La prima comparsa di questa lavorazione nella storia dell’abbigliamento risale però a molto prima del magico utilizzo che ne fece Coco. Sono addirittura pitture murali datate 37 a.C. - 668 d.C, quelle delle tombe di Koguryŏ, a rappresentare guerrieri coreani con indosso abiti da battaglia trapuntati. L’imbottitura romboidale dei nubi (così si chiamano questi morbidi ma consistenti abiti da combattimento), raggiunse l’Europa solo nel 1400 ma finì per essere utilizzata per gli usi più disparati, come per i bustini con stecche delle dame dell’Ottocento.
Anche celebri stilisti, come Lanvin, in tempi non sospetti, fecero un uso sorprendente del tessuto matelassé e ora la mitica texture imbottita percorsa da cuciture a losanghe si ritrova anche nella primavera-estate 2013, uscendo dalla tracolla e invadendo hot pants, come quelli di Lucky Chouette , e diventando romantica e alternativa sulle borse con maxi viti di plexi trasparente di Christopher Kane, rendendo più femminile il giubbotto biker , decorando zainetti come quello di Pieces che si può trovare su Asos , o ancora clutch dal sapore dark come quella di Alexander McQueen .
Se invece il matelassé per voi fosse indissolubilmente legato alla borsa del cuore, potrete regalarvi una delle meravigliose creazioni di Benedetta Bruzziches , che il matelassé lo fa quasi diventare un capitonné, come quello del celebre divano Charleston.
© Riproduzione riservata
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