Louis Vuitton: storia di un uomo entrato nel mito

Tutti conoscono il brand Louis Vuitton e il suo celebre monogramma che, nel corso del tempo, è diventato emblema della maison. In pochi però sanno chi era il suo fondatore, di cui proprio quest’anno ricorre il bicentenario della nascita.
Per l’occasione la casa di moda francese ha lanciato una serie di iniziative volte a celebrare l’uomo visionario che, partito dal nulla, è riuscito a costruire un impero, un’azienda del lusso che ancora oggi è tra le più prestigiose del mondo.
Il 9 dicembre si è aperta la mostra itinerante “200 TRUNKS, 200 VISIONARIES: THE EXHIBITION” che vede protagonista il leggendario baule creato da Vuitton medesimo nel 1858 e reinterpretato da 200 talenti. L'esposizione si concluderà con un'asta di Sotheby's nel dicembre 2022, i cui proventi finanzieranno un programma di borse di studio istituito dalla maison.
Per il prossimo anno è prevista anche l’uscita della docuserie “Looking for Louis”, mentre è già possibile acquistare romanzo biografico dal titolo “Louis Vuitton, l’audacieux”, scritto da Caroline Bongrand ed edito da Gallimard.
Chi era dunque Louis Vuitton? Ripercorriamo la sua storia.
Gli inizi
Nato il 4 agosto 1821 ad Anchay, un minuscolo villaggio nella regione montuosa dello Jura, a est della Francia, Louis Vuitton resta orfano di madre a soli dieci anni. Ne ha appena tredici quando decide di scappare di casa per raggiungere - a piedi - la capitale. Un viaggio lungo quattrocento chilometri che dura ben due anni, durante i quali per sopravvivere fa qualsiasi lavoro gli capiti.
Arrivato a Parigi nel 1837, grazie alla sua intraprendenza riesce a farsi assumere come apprendista da Romain Maréchal, il più prestigioso imballatore e fabbricante di bauli della città. All’epoca questo mestiere consisteva non solo nel realizzare scatole e contenitori, ma anche nel preparare e impacchettare il loro contenuto, incluse le voluminose crinoline degli abiti del tempo.
Louis Vuitton diventa in pochissimo tempo un artigiano molto apprezzato. Tra i clienti che si affidano ai suoi servizi c’è anche Eugénie di Montijo, futura imperatrice di Francia.
La nascita del brand Louis Vuitton
All’età di trentatré anni convola a nozze con la diciassettenne Clemence-Emilie Parriaux e decide di mettersi in proprio. È il 1854 quando, dopo diciassette anni alle dipendenze di Monsieur Marechal, apre il suo primo negozio al numero 4 di Rue Neuve-des-Capucines, vicino a Place Vendome.
L’imperatrice lo nomina suo “emballeur” ufficiale e gli apre così le porte dell’aristocrazia parigina. Il successo è tale che Louis decide di espandere l’attività aprendo un laboratorio ad Asnières. Ampliato a più riprese nel corso degli anni, viene distrutto durante il conflitto franco-prussiano e ricostruito poco dopo con la caparbietà di chi non vuole arrendersi mai.
Ancora oggi questo è il luogo in cui i prodotti della maison vengono creati: vi lavorano ben 170 artigiani, che progettano e creano articoli di pelletteria e ordini speciali per clienti di tutto il mondo.
I bauli personalizzabili
Nel 1858 Louis Vuitton ripensa completamente i pesanti bauli dal coperchio bombato in uso a quei tempi. I suoi sono piatti e impilabili, realizzati con legno di pioppo - leggero ma al contempo resistente - e rinforzati sugli angoli con placche di metallo. Inoltre sono rivestiti in tela impermeabile e dotati di cassetti e scomparti completamente customizzabili.
L’amicizia con Charles Frederick Worth - il primo couturier della storia - gli consente di restare aggiornato sui cambiamenti della moda e di innovare costantemente le sue creazioni. Così, quando corsetti e crinoline cedono il passo ad abiti più snelli e pratici, inventa il “Wardrobe trunk”: un baule-armadio verticale organizzato internamente con appendiabiti e cassetti che consente ai viaggiatori di trasportare il proprio guardaroba senza dover disfare i bagagli una volta giunti a destinazione.
I suoi clienti ne sono entusiasti: tra loro ci sono personaggi del calibro di John Davison Rockefeller, Sarah Bernhardt e persino Frédéric Auguste Bartholdi. Pare che quest’ultimo se ne sia fatto costruire uno su misura per spedire a New York il delicato prototipo in argilla della Statua della Libertà.
Louis Vuitton escogita anche una soluzione per proteggere il contenuto dei bauli. Nel 1886, insieme al figlio Georges, crea un innovativo sistema di chiusura a cinque tamburi a molla: una serratura talmente efficace che gli permette addirittura di sfidare, a mezzo stampa, il celebre escapologo Harry Houdini. La sfida non fu mai raccolta, ma l’efficacia di questo sistema - utilizzato tuttora - non è mai stata messa in discussione.
La lotta alla contraffazione
Quella contro i falsi è una lotta che accompagna il marchio Louis Vuitton sin dai suoi albori. Imitazioni e copie dei suoi bauli erano molto diffuse già allora. Per contrastare il fenomeno, nel 1872 l’imprenditore sostituisce la tela impermeabile grigia con una a righe verticali rosse e beige. Il cambiamento si rivela insufficiente e porta alla nascita, nel 1888, del noto motivo a scacchi “Damier”, accompagnato dalla dicitura “marque L. Vuitton déposée”.
Risale invece al 1896 il celeberrimo “Monogram”, creato da Georges dopo la morte del padre: un pattern in cui le lettere LV si alternano al disegno di un quadrifoglio e a quello del suo negativo, tema probabilmente ispirato alle decorazioni realizzate anni prima da Louis sulle piastrelle della cucina della casa di famiglia ad Asnières.
L’eredità di Louis Vuitton
Il patron muore il 27 febbraio del 1892, lasciando le redini del brand al figlio Georges, che da Louis ha ereditato anche la straordinaria caparbia e l’indole visionaria.
Sarà lui - e in seguito i nipoti - a espandere il brand oltre i confini europei e soprattutto a portare avanti le numerose innovazioni. In primis la linea di travel bags e handbags alla quale il fondatore aveva cominciato a lavorare negli ultimi anni della sua vita, intuendo ancora una volta i bisogni e i desideri di un mondo in evoluzione.
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Look natalizi: 6 outfit visti su Instagram da indossare durante le feste

Il periodo delle feste natalizie è sempre un vero tour de force: cene con le amiche, scambio di regali, occasioni mondane… e la domanda resta sempre la stessa: “cosa mi metto?”
Non esiste momento migliore di questo per entrare nello spirito festivo e sperimentare outfit “a tema”, che rendono il Natale speciale non solo per la magia che porta con sé, ma anche per i look che lo accompagnano e che ci divertiamo a creare.
Ogni occasione, poi, richiede la sua mise: quelle più informali, come lo shopping natalizio o gli aperitivi con cioccolate calde fumanti al bar, chiamano accenni di rosso, maglioni soffici e dettagli casual. Per le occasioni più formali, invece, è via libera a tessuti preziosi, decorazioni di perline e paillettes, e un tocco di scintillio che fa subito festa.
Ma come sappiamo quando indossare…cosa? Niente paura!
Esiste infatti un look perfetto per ogni momento delle feste, come una sorta di regola non scritta che alterna camice e pantaloni a lunghi abiti eleganti; l’unico passo che vi serve per scoprirla è dare un’occhiata a niente di meno che Instagram, tra outfit da copiare e ricreare, tendenze del momento e abbinamenti pronti a ispirarvi.
Ecco perché noi di Grazia.it, come regalo anticipato di Natale, abbiamo già selezionato per voi 6 delle occasioni più comuni delle feste e i rispettivi outfit da coordinare, per aiutarvi a scegliere il look perfetto per ogni appuntamento. Pronte?
Look di Natale secondo Instagram: per l’aperitivo con i colleghi dell'ufficio
Al posto del classico tailleur pantalone, perché non scegliere un’opzione più contemporanea, come un blazer abbinato a una gonna a matita? L’aperitivo con i colleghi pre vacanze è l’occasione perfetta per elevare il vostro office look e renderlo più festivo, magari optando per un raffinato rosso natalizio. In questo modo sarete perfettamente in tema, ma sempre eleganti e in linea con il contesto professionale.
Look di Natale secondo Instagram: per lo shopping natalizio last minute
Avete pochi minuti per prepararvi prima di uscire a fare i regali in compagnia? Niente paura: per creare un outfit Christmas friendly che sia casual e comodo per una lunga giornata di shopping non serve molto. Puntate su un paio di pantaloni confortevoli, un mocassino - la scarpa bassa è sempre la scelta migliore quando si deve camminare tanto - e un cappotto semplice. La vera nota natalizia del look sarà data dal maglione - rigorosamente rosso - reso ancora più suggestivo da una sciarpa in tartan nelle stesse tonalità.
Look di Natale per il pranzo pre-natalizio con le amiche
Per un pranzo con le amiche serve un look all’altezza delle foto che scatterete per ricordare il momento! L’ideale è puntare su un outfit semplice e raffinato (come una gonna a ruota, una camicia e un paio di ballerine) e giocare poi su un capo statement che renda immediatamente chiaro il mood festivo. Un esempio perfetto? Un cappotto rosso con motivo tartan, che richiama subito l’atmosfera del Natale classico anni ’80 e il gioco è fatto.
Look di Natale per il brindisi e il panettone con i vicini di casa
Dal pigiama da casa al pigiama outwear per un brindisi a pochi metri dalla porta di casa. Per il tradizionale augurio con i vicini, la scelta ideale - per fare bella figura restando super comode - è proprio il pigiama pensato per essere indossato anche fuori. Meglio ancora se in tessuti come satin o raso, che regalano un effetto chic immediato, e magari impreziosito da perline o paillettes per entrare pienamente nello spirito delle feste.
Look di Natale per il “Christmas & Chic” party
Quale capo evoca il Natale meglio di un lungo abito rosso?Probabilmente nessuno. Soprattutto se si tratta di un vestito dal taglio classico e intramontabile, ideale da tirare fuori anno dopo anno, lasciandogli il tempo di creare - e acquisire - la sua storia, dal fascino principesco e lievemente fiabesco perfettamente in linea con le feste.
A questo proposito, un modello senza spalline, con gonna ampia a ruota, ci sembra l’opzione ideale per lasciare tutti a bocca aperta.
Look di Natale per il cenone da gran soirée (e magari per far rosicare la ex del vostro fidanzato)
Per una cena come si deve, l’arma segreta non è un singolo capo, ma il gioco perfetto tra gli elementi dell’outfit: ognuno strepitoso da solo, ma insieme capaci di sussurrare un deciso “wow”.
Immaginate un lingerie dress impreziosito da delicate piume applicate e dal tessuto lucente e ipnotico e sopra, un cappotto animalier con il collo in pelliccia che completi il tutto. Un mix che dice “sono pronta a festeggiare e a farmi notare!”, divertente e audace, senza rinunciare a un tocco di glamour da vera star della serata.
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Natale 2025: le idee regalo di Vespa perfette per mettere in moto lo stile

Le giornate sempre più piene, l’agenda fitta di impegni, l’atmosfera natalizia che comincia a farsi sentire: ormai manca poco, la stagione delle feste sta per entrare nel vivo e questo significa che il tempo stringe e che è arrivato il momento di darsi da fare con i regali.
Cosa mettere sotto l’albero quest’anno? Per chi è alla ricerca di un regalo diverso dal solito, capace di andare oltre il classico pensiero natalizio, Vespa ha pensato a una speciale Gift Guide, una selezione di oggetti da collezione e accessori iconici che raccontano l’estetica inconfondibile del brand.
Che sia un dono per se stessi o per le proprie persone del cuore, ogni regalo della Gift Guide del marchio racconta lo spirito libero e autentico dell’icona su due ruote che attraversa le generazioni dal 1946. Ed è la scelta ideale per far vivere un’emozione unica agli appassionati Vespa e non solo.
Regali di Natale: la Gift Guide di Vespa
Per gli amanti del Natale che non aspettano altro che l’arrivo delle festività per decorare l’albero con addobbi giocosi e originali, ecco le palline perfette per immergersi subito nella magica atmosfera natalizia.
C’è la Helmet Ball, che riproduce in miniatura un casco rosso con il logo Vespa o la Christmas Tree Ball che raffigura una mini Vespa che porta in sella un albero natalizio: queste decorazioni incarnano a pieno lo spirito del brand e sono il regalo giusto per portare una buona dose di allegria in ogni angolo di casa.
Per i veri fan di Vespa, anche il portachiavi con l’iconica Vespa rossa in miniatura può rivelarsi un regalo molto gradito: un accessorio indispensabile per le chiavi e un vero must-have per chi ama le due ruote.
Tra gli oggetti da collezione della Gift Guide di Vespa ci sono poi i Pilot Dogs in ceramica: il bassotto, lo Scottish Terrier, il levriero e l’hakita inu, ciascuno ispirato a un modello storico del marchio, con il casco Vespa.
E poi ancora le candele profumate, Al Vento e Miscela Nostalgia, con note di basilico, erba appena tagliata, foglie di fico e legno di cedro o con note di bergamotto, lavanda, legno di cedro e pelle; i set di patch con le grafiche originali Vespa, da applicare su capi di abbigliamento o accessori.
Se siete ancora in alto mare con i regali di Natale, lasciatevi ispirare dalle idee di Vespa: tutti questi oggetti e accessori cult si possono acquistare online e anche nel nuovo VESPA THE EMPY SPACE, il nuovo concept store milanese, un vero e proprio hub di creatività e interazione, che in occasione delle feste si è vestito a tema e ospita al suo interno una slitta rossa che rende l'atmosfera ancora più speciale.
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