Vi raccontiamo lo show conclusivo della fashion week parigina
L'approccio futuristico di Nicolas Ghesquière sulla passerella di Louis Vuitton non è una novità. Per la prossima stagione, quella della Primavera-Estate 2018, però, lo stile si evolve in qualcosa di ancora più estremo. Non vi sono vie di mezzo.
Da una parte il futuro, con i suoi occhiali specchiati dalle forme affusolate, sportive, e dall'altra il passato remoto che trova radici nella Francia di Luigi XIV. La location è di nuovo il Louvre, nel Pavillon de l’Horloge.
La donna di Vuitton è un po' una sorta di Maria Antonietta contemporanea, che liberata da corsetti e abiti pesanti, adotta le sneakers come passpartout da giorno e da sera, si adorna di paillettes, di fronzoli e prende in prestito dal guardaroba maschile il redingote.
Ricamato, prezioso, antico.
« Ho pensato l'anacronismo fosse interessante. »
Il punto di partenza è un concetto anacronistico, prendere qualcosa di storico, leggendario e tramutarlo in prêt-à-porter contemporaneo. I riferimenti a due culture distanti tra loro non solo sul piano temporale, ma anche da un punto di vista sociale ed estetico, trovano riscontro in un'unica collezione.
La t-shirt di Stranger Thing, per esempio, sarà la più inflazionata tra i fashionisti, proprio come accadde nel 2015 con Star Wars e Balenciaga. Mentre le giacche e i gilet sono destinati a un pubblico affezionato all'artigianalità vecchia maniera, ai pezzi ricercati, da collezione.
Past forward: gli occhiali da sole del futuro si abbinano a un look del passato

E gli abiti da sera a delle sneakers

Una nuova versione del bauletto per una nuova stagione

Stranger Things goes catwalk: la t-shirt che farà impazzire i fashionisti

Una nuova vita per il gilet

Shorts sportivi, cropped top e giacca dai decori medievali

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