#woMANstyle: essere It-Girl nei panni di lui
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Le collezioni maschili interpretate dalle nostre ragazze. Esperimento riuscito? Giudicatelo voi...
Le collezioni maschili interpretate dalle nostre ragazze. Esperimento riuscito? Giudicatelo voi!
Wo-man. È un fatto. Nella storia del costume l'evoluzione dell'abbigliamento maschile precede in modernità quello della donna. I borghesi in affari della prima rivoluzione industriale hanno bisogno di abiti pratici che semplifichino l'uniforme militare e si differenzino dalle fogge leziose dell'aristocrazia. Sobrietà e concisione sono i caratteri del nuovo corso di stile. Le loro mogli e fidanzate? Aspettano almeno un secolo, col fiato mozzato dal corsetto e dai viluppi della tournure. Poi, la rimonta. La silhouette ginnica degli anni '20, l'androginia della tunica flapper che spiana il seno e scopre le braccia, le icone ambigue di Marlene Dietrich e Frida Kalo: tutto corre veloce fino ad un avvicinamento dei sessi. Se però l'uomo in gonna resta tabù, nel 1966 quel genio di Yves Saint Laurent sdogana lo smoking al femminile. Il guardaroba non sarà più lo stesso, il mondo pure. Di signore in giacca e pantaloni, da allora, se ne sono viste molte. Licenza poetica, gusto del travestimento, appropriazione di un totem del potere. La moda ha mille anime, come tutte le donne. E per questo non finisce mai di appassionare e divertire.
© Riproduzione riservata
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