Come il fiore del loto

Simboleggia la purezza della lana per Rahul Mishra, vincitore dell' International Woolmark Prize

Mistico e poetico, nell'iconografia d'Oriente il fiore del loto è il trionfo della grazia. Dalle radici nel fango allo stelo che adagia le corolle a pelo d'acqua, ogni sua singola parte comunica quanto sforzo sia necessario al fiorire della bellezza. Lo sa bene Rahul Mishra, che ha conseguito la vittoria dell'International Woolmark Prize. Un concorso che ha coinvolto più di cinquanta nazioni, selezionando in finale nomi prestigiosi come Altuzarra, Sibling, ffixxed, Christopher Esber.

Eppure l'eccezionale giuria non ha avuto dubbi. Frida Giannini, Franca Sozzani, Tim Blanks, Colette Garnsey, Angelica Cheung e Alexa Chung sono stati concordi nel celebrare la squisita manualità del designer indiano. Un approccio da couturier il suo, che della lana ha esaltato la più intima potenza espressiva con abiti principeschi, cesellati dal candore del ricamo e dell'intaglio prezioso. All'assegno di 100.000 dollari australiani farà seguito la visibilità nelle vetrine dei più importanti department store del mondo; un'opportunità unica che ribadisce i grandi meriti di Woolmark nel sostegno e nella promozione della giovane creatività.

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