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Grazia

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Moda

Gucci: la maison de l’amour

Gucci: la maison de l'amour

foto di Francesca Crippa Francesca Crippa — 20 Settembre 2017
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Inaugura ufficialmente la settimana della moda milanese. Vi raccontiamo la prima sfilata, quella di Gucci

Roma vista da un finestrino di un'auto in movimento. Una Roma eterna, una Roma desolata. Il video pubblicato sull'account Instagram di Gucci poco prima dell'inizio della sfilata è un omaggio al corto di "C'etait un rendez vous", di Claude Lelouch. Al posto di Parigi però compare Roma, un'immagine confusa e quel senso di grandezza dimenticato.

« Gucci è un marchio che non conosce mezze misure, non è nel suo DNA »

In passerella Alessandro Michele racconta una storia che si contraddice, esattamente come la sua città. Le linee di capi retrò si mischiano ai dettagli estramemente contemporanei, ai trend scovati tra le strade delle grandi metropoli, mentre lo stile femminile viaggia a braccetto con la scena rave anni 80.

C'è tutto e non c'è niente. Gucci è un marchio che non conosce mezze misure, non è nel suo DNA, e a pensarci bene non lo è mai stato, sin dai tempi del glamour di Tom Ford.

C'è una storia immensa dietro, un lavoro instancabile di ricerca e di realizzazione e c'è un brand che gioca e punta tutto su un'estetica altamente riconoscibile e lo fa in grande stile.

Teatrale, eccentrico, culturale. 

I dettagli romantici di un altro tempo


Gucci

Il lato teatrale della moda

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Ispirazione doppia: silhouette asiatiche e rimandi al baseball americano

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L'accessorio su cui Alessandro Michele ci farà cambiare (definitivamente) idea: il marsupio

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L'importanza del logo


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Back to the future: gli occhiali a mascherina sono già must


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Hey baby, I'm a rockstar

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L'importanza del logo (en pendant)


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Rave Couture

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© Riproduzione riservata

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