Emily in Paris 3: ecco perché, anche se non è un capolavoro della moda, lo guarderemo lo stesso!
Sono stati già spesi fiumi di parole su questa serie tv ma sembra quasi impossibile ogni volta non rimanere ipnotizzati davanti allo spettacolo delle vicende mirabolanti della Cenerentola della Gen Z, ovvero Emily Cooper alias Emily in Paris. E anche questa volta, per la terza, siamo pronti a cascarci!
Oggi, 21 dicembre arriva sulla piattaforma Netflix la terza stagione delle avventure dell'americana Emily Cooper (interpretata da Lily Collins) nella città più romantica del mondo.
Per chi avesse visto le prime due stagioni non serve fare troppe premesse: il corollario di cliché e stereotipi francesi a base di colazioni sontuose con croissant, baci sotto la Tour Eiffel e outfit improbabili è ormai arcinoto. Per chi non lo conoscesse... beh possiamo riassumerlo in "giovane americana vola a Parigi per lavoro, incappa più volte nell'amore, combina guai, ma ne esce sempre col sorriso (e con dei look discutibili)".
Però c'è qualcosa che anno dopo anno ci spinge ineluttabilmente a seguire le avventure di questa americana dal perenne sguardo meravigliato, una moderna Sabrina (inteso come il film con Audrey Hepburn, alla quale Lily Collins è molto somigliante, tra l'altro) dall'incrollabile fiducia nel futuro, l'addiction per i social e gusto per la moda decisamente sopra le righe...
E non parliamo qui solo dei due interpreti maschili di tutto rispetto che si contendono l'amore della sognante Emily (siamo a Parigi, del resto se non ci fosse l'amore cosa dovremmo farci con tutto quello scintillio?), ovvero Gabriel e Alfie (rispettivamente Lucas Bravo e Lucien Laviscount), né degli exploit della tirannica ma affascinantissima capa di Emily, Sylvie (Philippine Leroy Beaulieu) o le peripezie della protagonista e delle sue amiche Camille e Mindy (Camille Razat e Ashley Park)...
Siamo onesti, pur storcendo il naso, non possiamo rimanere indifferenti all'elemento moda che costella tutta la serie, dopotutto c'è anche lo zampino di Patricia Field, anima dello stile di serie iconiche come Sex & The City e del film Il Diavolo veste Prada...
Sì perché diciamolo, i look di Emily sono eccessivi, roboanti, spesso inadatti all'occasione, Emily non è un'americana che si veste cercando di imitare lo stile francese... è la parodia di un'americana che si veste cercando di imitare lo stile francese!
Però gran parte dello spettacolo è proprio quello! Basti pensare che con l'uscita della prima stagione le ricerche per alcuni capi indossati dalla Collins - come segnalato da Lyst - andarono sold out nel giro di pochissimo, come il cappotto a blocchi di colore di River Island - tra i pochi pezzi low cost presenti nel guardaroba della protagonista, o la bag "Jelly Snapshot” di Marc Jacobs, una delle tante it bag apparse nel corso dello show e ancora l'iconica cover per smartphone di Awsaccy a forma di fotocamera vintage.
Insomma chi disprezza alla fine compra, e pure parecchio!
Emily in Paris: cosa ci attende in questa terza stagione?
A dare un'occhiata al trailer possiamo stare sereni: Emily mantiene inalterato il suo gusto "flamboyant" e lo si capisce a partire dalla locandina dove indossa un vaporoso abito composto da innumerevoli balze di tulle rosa cipria di Giambattista Valli dal mood romantico e sognante. I più attenti avranno già notato il parallellismo con un altro iconico "abitone": quello che Carrie Bradshaw indossava nelle ultime puntate della sesta stagione di SATC, un ampio gown di tulle azzurro polvere firmato Versace.
Ma non finisce certo qui! In questa stagione sono molti gli abiti che, direttamente dalle passerelle, compaiono addosso all'intraprendente Emily! Come quello con stampa zebrata e maniche a farfalla firmato Dolce & Gabbana Primavera-Estate 2022.
Immancabile anche quel gusto che strizza l'occhio all'Haute Couture, come il completo color corallo con cappa impreziosita da piume rosa, indossata con delle Mary Jane platform azzurro bebè di Casadei.
Colore, stampe "a palla", abbinamenti matchy matchy dominano anche di giorno per Emily: come nel caso del look con maglioncino colorato, firmato Essentiel Antwerp e minigonna Dundas in pelle effetto metallizzato.
E ovviamente tutto il corollario di richiami allo stile parigino: con tanto di pois a profusione e quadretti stampa Vichy. Chissà se tornerà anche l'iconico basco che Emily indossava nelle prime due stagioni. Speriamo di aver superato almeno questa fase...
E le sue amiche? Se Mindy continuerà a portare avanti la sua carriera artistica e il suo stile eclettico, confidiamo che, a sventolare alto il vessillo del french style (se non quello vero, almeno verosimile), ci pensi ancora una volta Camille (vi avevamo raccontato qui di come i suoi look durante la stagione 2 ci avessero convinto ben più di quelli della protagonista). L'amica parigina di Emily indossa, nei primi frame del trailer, una riconoscibilissima it-bag: una piccola "Twist" firmata Louis Vuitton con un bomber stampato, jeans, tee nera e occhiali dalla spessa montatura nera... come inizio poteva andare molto peggio quindi, siamo fiduciosi!
Altra speranza è riposta in Sylvie, la direttrice dell'agenzia Savoir: avevamo lasciato il personaggio alle prese con la scoperta di una dimensione più umana di se stessa (e un giovane amore) ma il suo stile fatto di abiti e look per lo più neri e molto minimal sexy, un rimando chiaro e preciso a Carine Roitfeld, ex direttore di Vogue France e fondatrice della rivista CR Fashion Book, continuerà a seguirla, almeno a quanto possiamo sbirciare nel trailer.
Insomma, l'abbiamo capito: Emily in Paris non è certo un documentario sulla moda e non vincerà premi tv nella categoria costumi. È chiassoso, un po' pacchiano o, come direbbero gli anglofoni "tacky", ma, se si mettono da parte i pregiudizi (e si abbassano un bel po' le aspettative), ci si può abbandonare a questa vorticosa giostra di abiti, scarpe, borse, a accessori vari che si affastellano sulle schermo e godersi qualche ora di entertainment spensierato...
Quindi, lo possiamo dire? Emily, ti stiamo aspettando!
Tutte le immagini sono Courtesy Netflix
© Riproduzione riservata