It-girls: la valigia dell'estate di Elena Braghieri
Fotogallery It-girls: la valigia dell’estate di Elena Braghieri
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Cosa porta una it-girl in vacanza? Scopritelo con noi!
Abbiamo chiesto alle nostre it-girls di mostrarci la loro valigia delle vacanze e di descriverci con domande botta e risposta le loro preferenze su look e mete estive. Oggi è il turno di Elena Braghieri , fotografa del blog Catching Instants , bionda dalla personalità spumeggiante e sempre all'ultima moda.
Dove vai in vacanza?
Dolomiti, Dolomiti, Dolomiti. Ci vado da quando sono nata, almeno una settimana ogni estate. Negli ultimi 20 anni poi vado sempre nello stesso posto, a Sesto, un delizioso paesello dell’alta Val Pusteria: quello che ormai chiamo il mio “Heaven on Earth”. Lontano da ogni tipo di montanità, il vero valore di quei posti è la natura imponente, che riesce a lasciarmi senza fiato ogni volta che mi ci trovo davanti, nonostante ormai la conosca ad occhi chiusi.
Bagaglio a mano o set di valigie?
Valigia, borsone, tutto rigorosamente spaiato, tutto rimediato. Almeno per le valigie non ho la stessa malattia che ho per le borse.
Pantaloni lunghi o pantaloncini? Vestitini o shorts?
La montagna fa uscire il mio lato più wild: shorts durante il giorno per le escursioni (a meno che la temperatura sia poco clemente, nel qual caso intervengono i pantaloni tecnici) e abbigliamento “a cipolla” (costume + canotta + camicia + felpa). Jeans e maglione per la sera (che belle, le serate fresche sulle dolomiti! Quando sei sulla terrazza dell’hotel dopo cena con il tuo maglione di lana e leggi su Facebook che a Milano i tuoi amici stanno boccheggiando tra afa, umidità e zanzare...
Zeppe o flat shoes?
Durante le escursioni rigorosamente scarponi da trekking: i miei fedeli Aku che ho da 10 anni e che mi fanno tanto sentire come Lara Croft in Tomb Raider . La sera, in hotel, Converse o al più ballerine (quelle che non ho più il coraggio di indossare a Milano).
Total white o mix di stampe?
Mix di tutto! Sulle Dolomiti l’ultima preoccupazione è curare gli abbinamenti. Come viene viene, e va bene così, è il bello della vacanza.
Must have?
La mia Canon, ovunque con me. E un quadernino di Muji, perché in quei giorni sono anche in versione 1.0: è una tradizione che porto avanti da quando ero piccola, quella di raccogliere i timbri dei rifugi che visito (ma lo sapevate, che sulle Dolomiti ogni rifugio ha un suo timbrino?) e di scrivere il diario. Ogni vacanza ha il suo quadernino di timbri e di pensieri (capita che siano pensieri rivolti a un amore, e che il quadernino venga regalato a quell’amore a fine vacanza…ma questa è un’altra
storia).
Trucco o acqua e sapone?
Rigorosamente acqua-e-sapone! In valigia non porto nemmeno il mascara, per dire. Solo un burro cacao. That’s it!
Cappello o chioma al vento?
Chioma più o meno al vento. Chioma raccolta in modo più o meno ortodosso durante le escursioni, chioma wild (e senza il minimo brushing) la sera.
On the road o viaggio organizzato?
Viaggio organizzato…da me. Da anni nello stesso meraviglioso hotel, perché cambiare?
Baita o pic-nic sul prato?
Baita! E non vedo l’ora di arrivare al rifugio per poter assaggiare le sue bontà! Come la torta di ricotta del Rifugio Froneben, le pappardelle coi porcini del Rifugio Rudi, le patate ampezzane davanti alle Tre Cime di Lavaredo. Mangiarmi un panino sul prato mi sembrerebbe un delitto.
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