Chic tutti i giorni, strizzando l'occhio alla tradizione dei tea gowns. La collezione Amalia debutta con un ready to wear dal carattere raffinato
Fare dello stile un abito quotidiano, senza compromessi. È la missione di Amalia, una nuova linea dal nome di donna.
E di donne forti e colte, alla ricerca della massima espressione estetica, la Primavera-Estate 2017 vuole farsi risonanza. I riferimenti sono a Dorothy Draper, l'aristocratica di New York che s'inventò il mestiere di decoratrice d'interni e a Madeleine Castaing, mecenate e antiquaria nella Parigi delle avanguardie, che una volta ebbe a dire: «Arredo case come gli altri scrivono poesie».
Donne dall'eleganza senza deroghe, che ricevono le amiche per l'ora del tè con la stessa mondanità che riserverebbero a una cena di gala. Di qui il fascino del tea gown, essenziale e sofisticata uniforme di quelle cerimonie domestiche, tra maggiordomi in livrea e tintinnanti servizi d'argenteria. Amalia ne recupera il gesto e le movenze, con silhouette semplificate in jersey di cotone sotto forma di pigiameschi pantaloni palazzo, pepli e bluse, abiti dal glamour cordiale e molto versatile- merito di chiffon e twill di seta.
È una formula che consegna al gusto attuale un look all day long di estrema femminilità, con reminiscenze anni '40, a metà strada fra l'ozio vacanziero e le necessità formali del jet set. Con buona pace della stampa "leopardo", vera firma stilistica di questa collezione al debutto, risolta in geometrie urbane e chevron razionalisti. Barocchismo e disciplina, per un ready to wear eseguito con finezza d'atelier.
La Primavera-Estate 2017 di Amalia
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