Alexander Wang sfila a Brooklyn con il suo esercito glam

Viaggiare per trenta minuti in direzione Brooklyn quando il termometro segna -10? Solo per Alexander Wang ! Il designer americano sa ben ricompensare i sacrifici di un popolo della moda stanco e infreddolito che alle ore 20.00 di una lunga giornata di sfilate ha deciso di arrivare fino alla Duggal Greenhouse, nuovissima location ecologista nello Navy Yard, per scoprire una collezione proprio dedicata, nelle parole dello stilista, all'arte della sopravvivenza.

Alti stivali aperti sul retro, borse rigide multitasking e cappotti, giacche e giacconi, tutto il necessaire per riuscire a vincere un lungo inverno in città. Wang risponde al gelo che sta immobilizzando New York da un mese a questa parte e lo fa con i colori acidi e i richiamo allo sport che più gli sono cari. Alle textures tecniche preferisce però volumi e tessuti sartoriali, seta e lana con accenni di pelle su minidress strutturati, cappottini e giacche oversize rifinite in shearling. Le modelle (tra le quali irriconoscibili top come Karlie Kloss e Angela Lindvall) si trasformano in guerriere urbane, che camminano con passo marziale su una sountrack già eletta dagli utenti di Twitter come la più cool della settimana della moda.

Se pensate che sia tutto finito qui vi sbagliate di grosso, perché Wang ama stupire il suo pubblico con effetti speciali a alto contenuto high-tech. Questa volta protagonista del gran finale è una piattaforma rotante su cui alcune modelle apparentemente vestite di nero si posizionano nel silenzio, finché la musica non ricomincia con il suo beat elettronico e le luci rivelano abiti dai colori diversi, attivati grazie allo speciale effetto del calore sulla pelle.

Top model, drama, abiti da urlo e uno show mozzafiato. Benvenuti alla New York Fashion Week!