#FromBrooklyntoBergamo: le nozze di Nneya Richards e Michele Scaglione
Quando Nneya Richards ha conosciuto Michele Scaglione a Londra nel 2017 sicuramente non pensava che quell’incontro l’avrebbe portata fino in Italia e soprattutto fino all’evento di questa estate nella bellissima location di Cascina Lago Scuro.
Travel Expert e scrittrice lei, imprenditore lui, dopo anni assieme e molti mesi passati separati durante la pandemia, hanno deciso di non volersi lasciare più e di celebrare il loro amore con una lunga festa in compagnia di amici e familiari.
Abbiamo chiesto a Nneya di raccontarci tutti i dettagli del suo matrimonio e di condividere con noi la sua storia.
Ciao Nneya e congratulazioni. Prima di tutto parliamo di amore! Come vi siete conosciuti tu e Michele? E quando avete deciso di sposarvi?
Io e Michele ci siamo conosciuti quando entrambi vivevamo a Londra nell’autunno del 2017 e da allora abbiamo capito che volevamo stare assieme. La mia damigella d’onore Sophie Elgort dice sempre che quando io e Michele siamo assieme ridiamo in continuazione. Nessuno sa farmi ridere come lui. Michele mi ha chiesto di sposarlo mentre eravamo in vacanza a Taormina nel 2021 e io ho detto sì, subito. Dopo tutto il tempo che abbiamo passato separati a causa della pandemia - io a Brooklyn e Michele a Bergamo - sapevamo che il nostro rapporto sarebbe stato per la vita.
Come avete pianificato tutto? Vi siete fatti aiutare da un esperto o avete preferito organizzare tutto voi?
Abbiamo fatto tutto da soli! Abbiamo trovato una location a febbraio 2022, Cascina Lago Scuro, e da quel momento tutto si è sistemato. La Cascina è una azienda agricola a chilometro zero quindi si sono occupati di tutto, dal cibo, ai fiori e hanno perfino stampato i menù. Questo posto ha così tanta storia che non ha bisogno di troppe decorazioni.
Mia madre Heather ha creato le bomboniere con l’aiuto della mia madrina Paulette e del mio amico William Cart. Un lavoro di squadra!
Michele invece adora gli elenchi e aveva quindi l’incarico di seguire la logistica dell’evento come organizzare gli spostamenti di tutti, coordinarsi con il sindaco di Cremona e così via. E ha anche disegnato gli inviti per il matrimonio colorandoli ad acquerello.
La cosa più difficile per me è stato trovare qualcuno che sapesse trattare e acconciare i miei capelli. La designer Stella Jean mi ha consigliato Latoya Amsdorf che è stata un angelo e si è occupata anche del mio make-up. Michele ha poi trovato anche una seconda make-up artist, Giulia Severgnini. Mi ha accompagnata e aiutata in tutto e condiviso con me lo stress dell’organizzazione, soprattutto sapendo che lato mio avrei dovuto gestire molte domande degli ospiti che arrivavano da fuori Italia.
C’era un tema?
#FromBrooklyntoBergamo era il tema e il mood. Il weekend prima dal matrimonio i miei amici americani hanno visitato la città su una decappottabile bianca. Niente è più “da Brooklyn a Bergamo” di così!
Diciamo che in generale il tema era unire due culture e le persone. Per il matrimonio il dress code era “garden party chic”.
Raccontaci tutto della location scelta.
Ho trovato Cascina Lago Scuro su Instagram. Non volevo che la venue sembrasse uno spazio dedicato agli eventi e il vibe qui era totalmente diverso. La tenuta ha origini neo-gotiche e la famiglia dei proprietari gestiscono tutto dal 1600 per cui ci sono torri e affreschi originali e non patinati. Ha un che di decadente e boho chic.
Sapevo nel momento in cui l’ho vista che sarebbe stata il posto giusto. Michele ha deciso subito dopo aver mangiato il loro pane!
Ci hanno offerto il caffé mentre aspettavamo e questo pane delizioso e la musica di Erykah Badu era in sottofondo. Era tutto perfetto. La capacità di ospitare le persone è molto importante per me e loro hanno da subito dimostrato di avere tutta la situazione sotto controllo.
Avevate pensato a un programma per i giorni prima della cerimonia?
Ci siamo sposati ad Agosto per cui abbiamo dovuto controllare cosa fosse aperto e cosa no e avevamo un sito online dedicato ai nostri ospiti con suggerimenti di ristoranti e cose da fare. Per noi era anche importante però organizzare una vera e propria visita della città di Bergamo e i nostri amici volevano visitare il maglificio di Michele per cui anche quella è diventata un’attività, assieme a un giro in bicicletta elettrica per più di 15 persone e un tour del Teatro Donizzetti.
Michele poi ha sempre amato la tradizione americana di avere una cena la sera prima del matrimonio per far conoscere gli ospiti e così ho organizzato un aperitivo al ristorante Il Pianone che dà sulle colline che circondano Bergamo.
E ora il vestito. È stata una scelta difficile?
Appena l’ho indossato ho capito che era quello giusto. Non avevo una forma precisa in mente e ho provato circa venti abiti in tre negozi diversi. Amo indossare abiti da sera e gala e sapevo che avrei indossato qualcosa di speciale e Oscar De La Renta è uno dei miei brand preferiti. Quando ho visto il volto di mia madre e delle mie damigelle mentre lo indossavo non ho avuto dubbi. Era lui l’abito! Semplice ed elegante e di alta qualità.
Le scarpe le ho trovate su Vestiaire Collective, delle Gucci glitterate con plateau, perfette per ballare tutta la notte, mentre come gioielli ho voluto mettere gli orecchini di perle di mia nonna per sentirla vicina.
So che la moda e quello che si decide di indossare può avere un forte impatto e significato per cui sono stata felice di indossare un capo di un designer originario della Repubblica Dominicana che è anche un’icona americana. L’abito appartiene a una delle ultime collezioni create dal designer quando era ancora in vita.
Per le mie damigelle mi sono rivolta alla mia amica Stella Jean, designer italiana di origini Haitiane che è stata una vera e propria ispirazione per me da quando sono arrivata in Italia.
Dopo la cerimonia mi sono cambiata in una jumpsuit di Naeem Khan che avevo messo una volta sola e volevo tanto indossare di nuovo, mentre per l’aperitivo ho scelto un vintage Fendi senza maniche e con un’ampia gonna. Un mix di designer italiani e dal mondo per celebrare l’incontro di culture che è stato il nostro matrimonio.
Anche Michele si è impegnato tantissimo a creare il suo look, per cui devo raccontarvi che cosa ha scelto: un abito su misura Lardini ispirato da un look di David Beckham, senza cravatta, per essere più comodo. I fazzoletti da taschino dei testimoni di Michele erano ovviamente di Scaglione, e anche lui come me ha indossato qualcosa di suo nonno, il suo orologio vintage di Omega.
Per gli Italiani il cibo è fondamentale. Come avete scelto il menu?
Il cibo è stato uno dei motivi per cui abbiamo scelto Cascina Lago Scuro come venue. È un’azienda agricola funzionante, il menu tutto a chilometro zero per cui è stato difficile solo scegliere tra tante cose buonissime. Ci siamo fidati di loro e abbiamo scelto solo i vini da abbinare e i cocktail.
I miei amici erano estasiati dal cibo e dicono di non aver mai mangiato così bene in Italia. Davvero consiglierei questo posto a chiunque.
Come avete scelto la musica?
La cerimonia era in stile americano con Michele che ha attraversato il portico coperto assieme a sua madre seguito dalle mie damigelle con i fiori. Avevamo musica dal vivo durante la cerimonia e Michele ha camminato con Can’T Help Falling In Love di Elvis Presley in sottofondo, mentre quando è stato il mio turno la splendida cantante Leslie Abbadini ha cantato I’m Kissing You di Des’ree.
Dopo il bacio ha cantato Simply the Best di Tina Turner, la sua voce è davvero speciale!
Per la cena e la festa abbiamo scelto Dj Gea, che crea anche le playlist di Cascina Lago Scuro. Non era facile mixare i gusti di tutti, hip hop, r&b, reggae e musica più classica da festa, ma come vi ho raccontato una delle cose che mi ha convinta a scegliere questa venue è stata proprio la musica che si sentiva in sottofondo per cui ho pensato fosse un segno del destino.
In che modo pensi che il vostro matrimonio rifletta la tua personalità e quella di Michele?
In tutti i modi! Io e Michele amiamo avere amici attorno, le serate migliori sono quelle passate con gli amici a condividere ottimo cibo e a chiacchierare, per cui sapevamo che il nostro matrimonio avrebbe dovuto avere quello stesso vibe e unire i nostri mondi e siamo sicuri di esserci riusciti.
C’è qualcosa che faresti in modo diverso? Hai consigli per chi sta per iniziare ad organizzare il proprio matrimonio?
Pensare a qualcuno che coordini tutto il giorno stesso! Per fortuna le nostre amiche Valentina e Alexandra (lato sposo e lato sposa) hanno preso in mano la situazione altrimenti io e Michele non saremmo riusciti a seguire tutto di persona, dal timing del lancio dei petali agli officianti e così via.
E poi avere un servizio di auto da poter chiamare all’occorrenza. I taxi non sono sempre disponibili e bisogna avere un piano b per le persone che devono raggiungere hotel e venue.
Foto: Sophie Elgort e Silvia Quadrini
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