Il matrimonio di Luca e Alessandra
Oggi vi raccontiamo, attraverso le immagini e le parole dei protagonisti, il matrimonio di Luca e Alessandra...
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Che location avete scelto per il rito e cosa vi ha colpito?
«Per il rito civile abbiamo scelto il Municipio di Corbetta: il parco che circonda la casa comunale è splendido, popolato da pavoni e scoiattoli. La villa stessa, con il loggiato che abbiamo avuto la fortuna di poter utilizzare, ha reso tutto più romantico».
Per il banchetto?
«Per il banchetto cercavamo un luogo dove poter stare all’aperto tranquillamente, in un contesto rustico, che staccasse completamente dalla frenesia cittadina.
Il Casale San Vito, a San Vito di Gaggiano, ha rispettato in pieno il nostro desiderio. Il ristorante è infatti una cascina del ‘700 ristrutturata e completamente immersa nel verde. Peccato che il tempo non ci abbia aiutato a sfruttare a pieno lo spazio esterno: ha piovuto per tutto il tempo della cena! Importante per noi era poi che gli ospiti non passassero troppo tempo in macchina, per questo tra le due località non ci son voluti più di 20 minuti».
Qual era lo stile del matrimonio?
«Non avevamo uno stile particolare, abbiamo cercato di fondere insieme il più possibile le cose che ci piacciono molto creando qualcosa di nostro. Ad esempio, Luca ama il tennis, io lo stile retrò: i nostri segna tavolo, fatti a mano da mio suocero, erano una riproduzione fedelissima di campetti in terra rossa con attaccata una pallina da tennis rigorosamente bianca (che fatica trovarle, ma gialle non avrebbero rispettato lo stile retrò, no?) e delle cartoline con illustrazioni vintage del tennis su cui abbiamo scritto i nomi dei tavoli».
La scelta dell'abito: quale designer?che caratteristiche aveva?
«Ho scelto l’abito all’Officina delle Fate di MIlano. Un modello in pizzo, color avorio chiaro, a sirena e con scollo a cuore. La scelta è stata velocissima ed incredibilmente in accordo con i gusti di mia madre:primo abito indossato, amore a prima vista. Era talmente perfetto ai miei occhi che gli altri non li ricordo nemmeno.
È stato tutto semplice ed emozionante, grazie alla presenza della mamma e di Sara, la mia futura cognata. Le scarpe erano di Rachel Simpson , modello Mimosa, del colore identico a quello dell’abito. Luca aveva un bellissimo abito fatto su misura da Suit Supply, un tre pezzi di colore blu, scarpe elegantissime Fratelli Rossetti e tocco super personalizzato: gemelli di Spiderman per onorare la sua passione per i fumetti!».
In cosa è emersa la personalità di voi due sposi?
«Credo che da tutta l’organizzazione, dai particolari scelti, gli invitati abbiano capito che noi eravamo felici di esserci incontrati e volevamo festeggiare e divertirci con loro coccolandoli come quando vengono a trovarci a casa. Il decidere di sposarci non è stato dettato né dall’ansia di ‘doverlo’ fare, né dall’orologio biologico... è stato solo il ‘ valore aggiunto’ alla nostra felicità di coppia. Quindi niente pesantezze, niente lungaggini, ma solo tanto divertimento! ».
Avete fatto scelte mirate e particolari per fiori e allestimenti?
«Per i fiori io avevo due idee ben precise: colori pastello per tutti gli addobbi e gambo lungo per il bouquet. Il risultato è stato migliore di quanto potessi immaginare…
Per la scelta dei particolari ci siamo affidati molto al web, soprattutto al sito www.etsy.com ho trovato tante cose da far creare su misura, come il cuscino porta fedi, l’album da lasciare a disposizione degli invitati per dediche o per foto ricordo da fare con la nostra Fuji o i gemelli della camicia di mio papà su cui era riportata la scritta "Father of the Bride".
Una cosa a cui tenevo molto, infine, era il lancio del riso: non ci piaceva l’idea del riso tradizionale, cosi abbiamo puntato sull’Ecoriso e sui "LoveHeart", a base vegetale e completamente biodegradabili. L’effetto è stato strepitoso ed i pavoni del parco hanno ringraziato!».
Vi siete fatti aiutare da qualcuno o avete preferito il "fai da te"?
«Abbiamo puntato molto sul fai da te, io in particolare ho scoperto questo piacevole lato dell’organizzazione di una festa’ in grande’ che nonostante la fatica mi ha dato tantissime soddisfazioni e fatto conoscere delle persone veramente professionali».
Un episodio divertente nella preparazione o il giorno stesso e il ricordo più bello...
«Sicuramente mia mamma, in ritardo con la sua preparazione a causa dello stordimento dovuto forse all’eccezionalità dell’evento ( non credeva mi sarei sposata mai) ha contribuito a rendere il clima più divertente grazie agli sfottò a lei rivolti da parte della mia famiglia. Vedere mia mamma impacciata e nervosa è stato un evento storico, sembrava che il matrimonio fosse il suo!
La cosa che non dimenticheremo mai è l’essere stati uniti in matrimonio da una persona a cui siamo entrambi molto legati, la stessa che ci ha fatto conoscere… Antonella, mia amica speciale da tantissimi anni e collega prima, amica poi, di Luca.
Una cosa di cui siamo stati felicissimi è stato il legame che si è creato tra gli invitati presenti in uno dei tavoli: metà amici miei e metà di Luca, praticamente sconosciuti. Non si sono più lasciati, hanno creato un magnifico gruppo e ci siamo salutati il giorno dopo con la promessa di riuscire a rivederci tutti alla prima occasione utile».
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