Come si organizza un matrimonio perfetto? Lo abbiamo chiesto alla wedding planner Alessandra Grillo
Avete presente il detto "un nome, una garanzia"? Alessandra Grillo ne è la perfetta incarnazione. Pugliese di nascita ma milanese da molti anni ormai, Alessandra è un punto di riferimento in fatto di organizzazione di eventi e di matrimoni con la sua agenzia "Brother&Sisters".
Proprio per le sue abilità è stata scelta per affiancare Melissa Satta nel nuovo programma di La5 Il padre della sposa, e noi non ci siamo fatti scappare la possibilità di farci svelare qualche segreto per un matrimonio impeccabile.
Lei, che "ha sposato" molte coppie vip (Satta e Boateng inclusi) e che fa di un'impeccabile cura dei dettagli il suo segno distintivo, ci ha dato le risposte che stavamo cercando. E siamo certi che le domande sono le stesse che molte future spose si stanno ponendo...
Quando è bene iniziare ad organizzare un matrimonio?
«I tempi sono diversi: dipende dall’emotività della sposa. La prima cosa che una sposa vuole provare è l’abito, è una cosa legata all’emozione e al preparasi al grande giorno ma non è una delle prime cose che consiglio di fare. I tempi tecnici che riescono a garantire un buonissimo risultato nel mio modo di organizzare sono circa 6 mesi».
Qual è il dettaglio a cui tieni di più quando organizzi un matrimonio?
«Sono i dettagli in generale che sono sicuramente la firma ai miei matrimoni. Credo si possa riconoscere un “mio matrimonio” dalla partecipazione perché anche quella anziché essere una partecipazione classica o priva di caratterizzazioni, nasce dalla mia chiacchierata iniziale con gli sposi. Cerco di cogliere qualcosa che dal al momento della ricezione da parte degli invitati, parlerà della loro storia».
Qual è l’errore più grande che si possa commettere nell’organizzazione di una matrimonio? Tu ne hai mai commesso qualcuno?
«Non credo di aver commesso errori altrimenti avrei smesso di dedicarmi all'organizzazione di matrimoni, perché sono eventi unici e irripetibili. Probabilmente mi sarei mortificata troppo per andare avanti! Se ho avuto la sensazione di averne fatti ho sicuramente fatto di tutto per recuperare in corsa. L’errore che non deve essere commesso è non tener conto degli ospiti ma solo delle esigenze degli sposi: se è una festa vuol dire che è un momento di condivisione e bisogna contentare un po’ tutti».
Vogliamo metterti alla prova: è estate, hai organizzato una perfetta cerimonia all’aperto e… 24/48 ore prima le previsioni meteo cambiano. Cosa fai?
«Non mi riduco mai alle 24/48 ore prima: il tempo ormai può cambiare in 20 minuti, il piano b deve essere considerato e calcolato nei mesi precedenti all’organizzazione. Devo dire che sono sempre fiduciosa e se posso rischio sempre fino all’ultimo momento per mantenere il piano a».
Hai organizzato molti matrimoni “vip”: hai un aneddoto divertente da raccontarci?
«Lo sposo non si è presentato all’appuntamento col fotografo perché era andato a fare una commissione in una città a un paio d’ore da dove si svolgeva il matrimonio. In realtà non so se è così divertente… ho avuto paura che non arrivasse! Alla fine era tutto sotto controllo: non aveva voglia di fare le foto ed era andato a fare una passeggiata».
« Il matrimonio che mi sarebbe piaciuto organizzare? Quello di Cenerentola »
Che consiglio ti senti di dare a una futura sposa in vista del grande giorno? E allo sposo?
«In assoluto il primo consiglio che do a entrambi è quello di divertirsi: nel momento in cui scelgono una persona che organizza per loro questa giornata così importante, è fondamentale che diano totale fiducia a chi ha il compito di tradurre il loro sogno in realtà. E poi concentrarsi su ogni singola emozione».
Quali sono le tendenze per il 2018?
«Io non lavoro mai pensando alle tendenze, cerco semplicemente di non ripetere mai ciò che è già stato fatto. Credo che il matrimonio per come lo vivo e per come lo propongo non abbia una stagionalità o una moda. Poi la moda c’è nell’abito e probabilmente anche negli addobbi, ma tutto dipende dal budget, dalla location, da quello che si vuole raccontare. Ma non credo molto nella tendenza».
Avrei voluto/vorrei organizzare il matrimonio di…
«Il matrimonio che avrei voluto organizzare è quello di Cenerentola, perché noi tutti sappiamo che vissero felici e contenti, ma non abbiamo mai visto le scene dal loro matrimonio. Mi sarei divertita molto con la trasformazione degli oggetti».
Una curiosità: partecipare ai matrimoni che organizzi “è lavoro” o è emozionante?
«Io non sono mai ospite/invitata ai matrimoni che organizzo, è capitato poche volte che lo fossi. In realtà mi emoziono sempre perché dopo i mesi di conoscenza con gli sposi quando vedo entrare la sposa con accanto il padre... quello è il momento che più mi emoziona».
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