VicenzaOro: un week-end di gioielli
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Un week-end a VicenzaOro per scoprire l'eccellenza del gioiello italiano e internazionale
Come risponde il settore della gioielleria in tempi di crisi economica? Quali sono le ultime tendenze in fatto di gioielli e come si possono coniugare creatività, tradizione e innovazione? Per capire come si evolve questo favoloso, e delicatissimo, mercato, e soprattutto toccare con mano, il 19 e 20 maggio noi di Grazia.it abbiamo trascorso un week-end alla Fiera di VicenzaOro , manifestazione tra le più importanti del settore e che si svolge, non a caso, in una delle zone italiane di antica tradizione e prestigio in materia.
Presenti 1296 espositori (di cui 916 solo italiani) pronti a mostrare le loro collezioni alla stampa e agli addetti ai lavori, offrendo una panoramica molto vasta: tra proposte che spaziano dall’alta gioielleria a pezzi rivolti a target diversi.
A inaugurare la nostra giornata gli Andrea Palladio International Jewellery Awards, i premi dedicati proprio a brand e designer di gioielli, presieduto da Gianmaria Buccellati, patrono dello storico marchio italiano. Tra i premiati salgono sul palco: Crivelli (come migliore brand italiano di gioielli), Dodo (per il miglior flagship store) e Cartier (per la favolosa campagna del L’Odysée).
Subito dopo corriamo verso il padiglione Trend Vision Jewellery + Forecasting dedicato alle tendenze dei consumatori nel campo gioielli e che accosta visivamente pezzi diversi tra accenni d’orientalismi e i virtuosismi estetici delle arti decorative, passando per la riscoperta del mondo vegetale e animale e la forza espressiva del colore.
Tra i moltissimi stand ci fermiamo da Rajola, marchio napoletano che dal 1926 realizza preziosi monili in corallo e scopriamo creazioni dalle inaspettate nuance arancio, colore per anni considerato “inferiore” rispetto al classico rosso, e invece recentemente rivalutato. Scopriamo poi le otto diverse nuance dell'oro nello stand di Annamaria Cammilli e ci lasciamo abbagliare dai favolosi brillanti di Zydo e capiamo perché i diamanti sono i migliori amici di una ragazza, come diceva Marilyn (date un’occhiata alla collana che abbiamo fotografato e capirete). Qualche metro ed entriamo nel favoloso zoo di Roberto Coin dove tigri, draghi e polipi si trasformano in miti ma sfavillanti bracciali, collane e anelli, un bestiario scintillante degno di un maraja. Sempre tema animalier, ma sviluppato in argento, per Giovanni Raspini, brand toscano che dal 1972 che, per l’occasione, lo abbina a piume per un effetto sorprendentemente realistico.
Menzione d’onore per il brand The Voyage Souvenir, piccole gioie realizzate con le stampe in miniatura di cartoline vintage dedicate alle mete più famose del turismo italiano. Noi ci siamo innamorate dei gemelli maschili con Portofino, Taormina, Roma, Milano.
E dopo tanto splendore e luccichio la conclusione poteva essere meno brillante? Certo che no! Partiamo alla volta di Venezia per una serata tra i “gioielli” della Laguna: prima il cocktail per l’inaugurazione della mostra dei cimeli di Diana Vreeland (storico direttore di Vogue USA) nell’atmosfera suggestiva di Palazzo Fortuny e poi cena di gala per celebrare la serata inaugurale di VicenzaOro tra gli stucchi neoclassici del Teatro La Fenice, un finale perfettamente a tema.
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