Addio a Rosita Missoni, sorridente Signora del Made in Italy
93 anni, nome simbolo dello stile italiano e una vita (incredibile) dedicata alla moda e alla famiglia
Un sorriso contagioso, un'energia instancabile, un amore infinito per il suo lavoro, l'azienda fondata negli anni '50 con l'adorato marito Ottavio e per la sua famiglia, un clan, unitissimo, di figli, nipoti e pronipoti: è morta oggi a 93 anni Rosita Missoni, uno dei nomi più amati e apprezzati della moda italiana e del Made in Italy.
Una storia, la sua, meravigliosa e affascinante: Rosita Jelmini Missoni, nata in una famiglia di artigiani tessili del Varesotto, ha conosciuto a soli 16 anni quello che è poi diventato il compagno e il "socio di una vita, Ottavio "Tai" Missoni a Londra nel 1948; lui allora era un atleta olimpico, lei studentessa di lingue straniere. Giovani e innamoratissimi, si sposano nel 1953 e, nello scantinato del loro primo appartamento a Gallarate, mettono su la loro azienda, quella che ancora oggi porta il loro nome, Missoni, sinonimo di colore, energia e dinamismo.
Il motivo "fiammato" a zig zag che li renderà riconoscibili al primo sguardo e la loro maglieria diventano il loro linguaggio per comunicare a un mercato che sta velocemente evolvendo e che guarda sempre più a un pubblico giovane.
Da Gallarate si trasferiranno poco distante in una villa-atelier a Sumirago, in mezzo ai boschi e ai vigneti con vista sulle montagne, dove porteranno i figli, Vittorio, Luca e Angela, e la sede della loro azienda. A Milano, città che in quegli anni sta muovendo i suoi primi passi da capitale della moda, andranno quando necessario, mantenendo vivissimo un rapporto con la zona di Varese.
Il marchio Missoni è un manifesto colorato e dinamico della loro idea di moda, contemporanea e che non si prende troppo sul serio, proprio loro due, innamoratissimi e unitissimi, fino al 2013, quando muore Ottavio.
La signora Rosita continua a essere presente per la sua famiglia, ha una vita piena e non perde un evento del brand, tra cui, nel 2021 quello organizzato al museo Maga di Gallarate per inaugurare il nuovo allestimento della Sala Arazzi per celebrare i 100 anni dalla nascita di Ottavio.
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