La stilista italiana è deceduta a Roma nella notte tra giovedì e venerdì.
Addio a Laura Biagiotti: la stilista è morta nella notte di venerdì 26 maggio, intorno alle 2,45, all'Ospedale Sant'Andrea a Roma dove era stata ricoverata a causa di un attacco cardiacicolatorio.
La "regina del cashmere", come amavano chiamarla negli States, è stata una delle figure più importanti della moda Made in Italy.
73 anni, nata a Roma e fortemente legata alla sua città, Laura prese in mano la sartoria di famiglia, aperta dalla madre Delia negli anni 60, trasformandola in un'impresa globale. Nel 1972 debutta con la prima collezione che porta il suo nome e che la condurrà negli anni a venire a diventerà uno dei brand emblema della moda italiana, di cui è stata fino a oggi orgogliosa portabandiera, con sempre accanto l'amata figlia Lavinia, che dopo ogni sfilata esce con lei in passerella.
Grande appassionata di archeologia e arte contemporanea, Laura Biagiotti è stata anche collezionista (tra tutti dell'artista futurista Giacomo Balla, di cui allestì una retrospettiva durante EXPO 2015 e di cui prestava volentieri e con generosità le opere in tutto il mondo).
La sua è sempre stata una moda pensata per le donne, bella sì ma anche "morbida come una carezza", come amava ripetere lei stessa, con un colore, il bianco in tutte le sue sfumature, che diventerà suo elemento distintivo.
Prima designer italiana a sfilare a Pechino nel 1988 - quando ancora la superpotenza asiatica non aveva aperto le sue porte all'Occidente - e a Mosca al Gran teatro del Cremilino , la Biagiotti era molto amata dalle celeb italiane, tra tutte l'etoile Carla Fracci, sua cara amica e l'attrice Nancy Brilli, tra le prime persone ad accorrere in ospedale.
Oggi il futuro dell'azienda e del marchio sono nelle mani della figlia Lavinia.
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