Elisabetta Franchi: «Gli abiti saranno la bandiera di un nuovo inizio»

La designer, la cui sfilata verrà trasmessa venerdì 25 settembre su La 5, ci racconta com'è questa "nuova" moda ai tempi del Covid.
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Show in digitale, sfilate in presenza ridotte al minimo, sitting contingentato, mascherine e gel ovunque: i fasti della Settimana della Moda di Milano sembrano decisamente lontani , anche se sono trascorsi 7 mesi dalle sfilate di febbraio. 

Eppure il settore non ha perso l'occasione e ha raccolto questa nuova sfida, mostrandosi unito e compatto. 

Come ha scelto di fare Elisabetta Franchi che, proprio per questa stagione, ha deciso di ritornare a sfilate nel calendario ufficiale di Camera della Moda, dando un segnale di coesione e positività. 

Ma non solo: in questa fashion week contraddistinta dal distanziamento sociale, la designer ha deciso di "aprire le porte" del suo show a tutti. Come? Con una sfilata che verrà trasmessa non solo sui social del brand e in streaming sul sito ma in diretta tv su La 5 (canale 30) il 25 settembre alle ore 17,30

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Lo show, in onda in concomitanza con il calendario, sarà preceduto da un esclusivo "behind the scenes" che racconterà la genesi della sfilata. 

In attesa di vederla in tv, abbiamo avuto l'occasione di raggiungere  Elisabetta Franchi e chiederle come si sente alle porte di questa fashion week decisamente fuori dall'ordinario... 

Com'è stato lavorare a questo show e a questa collezione in un momento così particolare, a pochi mesi dal lockdown?
«Le prime parole che mi vengono in mente sono “festa” e “rinascita”. Abbiamo avuto paura, ci siamo sentiti persi, ma per un obiettivo più alto, tutti insieme abbiamo rispettato le regole e ci siamo protetti. Adesso siamo forti come prima ma più consapevoli, quindi più capaci e più attenti. L’attenzione e la cura sono il fulcro di questo ritorno, meno cose, fatte meglio. Fatte con più stupore e meno frenesia. Lo stupore è il motore della creatività. La costruzione di questo show me la sono proprio goduta. Con il mio team siamo riusciti a concentrarci sui dettagli, sui contenuti dei messaggi che i nostri abiti veicolano e sulla qualità sempre più alta del prodotto e della visione».

Cosa dobbiamo aspettarci dalla sua collezione Primavera estate 2021?
«Ho pensato a questa collezione sognando che le donne possano indossare i miei abiti per camminare dritte verso i loro obiettivi.
Abbiamo bisogno di recuperare consapevolezza e di ricominciare a sognare. Nella nuova collezione il daywear si combina con il red carpet. Lavoro, casa e feste.
Siamo donne del fare con la certezza che il bello faccia bene. Siamo grintose ma femminili, audaci ma razionali. Questi abiti sono una risposta, una reazione, la bandiera di un nuovo inizio.
"Cura” è l’idea che ho focalizzato, tutti i giorni, mentre pensavo a come avrebbe dovuto essere questa collezione.
La cura del dettaglio, perché abbiamo imparato l’importanza delle piccole cose, la cura della vestibilità perché dobbiamo poterci sentire agili, pronte, eclettiche come mai prima, la cura dello stile, la donna della mia nuova collezione è aristocratica. Ha una bellezza antica, pittorica, lieve. Abbiamo imparato il valore della delicatezza, della leggerezza. I tessuti e i volumi sono gentili, comunicano desiderio, festa, visioni. La cura delle cromie. Le tinte della natura. 
Abbiamo imparato a rallentare, a capire il valore del tempo, la necessità di farci domande. Il rispetto dell’ambiente non è più solo un dovere è diventata urgenza, necessità. Il colori degli abiti sono un inno, sono un grazie alla vita. Ci sono i colori dei fiori, l’amaranto e la lavanda. La lavanda che è il colore del pulito, della freschezza, dell’intimo è un colore che profuma. E poi c’è il burro, la sabbia, il mare».  

Visto anche questo periodo così anomalo, con fashion week totalmente o parzialmente digitali, quale sarà il futuro prossimo delle sfilate?
«La vera forza non è resistere, ma accogliere le criticità e saperle trasformare in opportunità. La fashion week a porte chiuse è sicuramente una sottrazione di contatti e di energia. Quest’anno manca l’adrenalina che ti toglie il fiato, manca quel clima Las Vegas che sembra un po’ un Big Bang, l’esplosione di tutte le potenzialità. Eppure siamo stati capaci di aprire e potenziare nuove strade. Il mondo digitale non è affatto virtuale, è più reale che mai. È il mondo che ci porta nelle case di chiunque voglia guardarci, il mondo che offre a tutti un posto in prima fila.  Per il futuro io spero che questa apertura pop, nel senso più prezioso del termine, ovvero questa apertura verso la vita vera delle persone, non si perda. Resteremo glamour e luccicanti, resteremo oggetto di desiderio, resteremo “wow”, ma veri, capaci di condividere e moltiplicare il sogno».

Lei è molto attiva sui social, il suo profilo IG è seguitissimo e molto amato. In che cosa i social stanno cambiando la moda?
«Sui social io ho infranto le regole. Mi sono mostrata come mai nessuno stilista ha fatto prima. Ho raccontato le mie giornate da tutte le angolazioni, quelle del privilegio ma anche quelle assolutamente normali, ho raccontato la stanchezza e il relax, la fatica e dell’imperfezione, la donna, la mamma, la moglie, l’imprenditrice, la creativa, l’animalista.  Se vogliamo fare moda ed essere efficaci dobbiamo diventare fruibili. Dobbiamo scendere dall’Olimpo e correre per strada, incontrare le persone, creare per loro quello di cui hanno bisogno per sentirsi belle, capaci e pronte. Con un abito non ti copri, con un abito ti sveli, dici molto di te, esci e vai a conquistare i tuoi obiettivi.  I social hanno insegnato agli stilisti a guardare il mondo con un occhio più globale, vedere che cosa accade tra le dodicenni e le nuove sessantenni, quello che fanno, come si muovono, che gusti hanno. I social ci permettono di innovare, di cogliere i cambiamenti mentre stanno per accadere. Allo stesso tempo, i social hanno portato a chi non ne avrebbe mai avuto accesso, un patrimonio d’arte e di bellezza che sicuramente ha affinato gusti e sensibilità».

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Valentino torna a Roma: la sfilata Autunno Inverno 2026/27 fuori calendario

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Alessandro Michele riporta Maison Valentino nella Città Eterna per un défilé-evento il 12 marzo 2026

Roma chiama, Valentino risponde. Maison Valentino infatti, presenterà la collezione Autunno Inverno 2026/27 a Roma, eccezionalmente fuori dal calendario ufficiale della Paris Fashion Week. L’appuntamento è fissato per il 12 marzo 2026, mentre la location resta (per ora) top secret.

Questa è sicuramente una scelta fortemente simbolica, che segna un ritorno alle origini: Roma è parte fondante della storia di Valentino, la città dove Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti fondarono la maison nel 1960 e dove ancora oggi batte il suo cuore creativo. Con questa sfilata-evento, Alessandro Michele rende omaggio all’eredità storica del brand, intrecciando memoria, identità e visione contemporanea.

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Credits: Courtesy of Maison Valentino

Il défilé romano rappresenta una parentesi speciale nel percorso internazionale della maison: dopo la sfilata di marzo, Valentino tornerà regolarmente nel calendario delle sfilate parigine con la collezione successiva. Un gesto che non rompe con Parigi, ma rafforza il dialogo tra le capitali della moda.

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Credits: Courtesy of Maison Valentino

L’ultimo grande show di Valentino a Roma risale al luglio 2022, quando Pierpaolo Piccioli portò l’Haute Couture tra Piazza Mignanelli e Trinità dei Monti. Oggi, sotto la direzione creativa di Michele, la maison sembra voler riscoprire il valore evocativo della Città Eterna, trasformandola ancora una volta in palcoscenico di moda, cultura e immaginazione.

Roma, dopotutto, non è solo una cornice: è un manifesto.

Cover credits: Fabio Lovino

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Fashion Pills: cos'è successo questa settimana nel mondo della moda in 7 news

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Weekend alle porte, mettiamoci comode e scopriamo insieme le fashion news della settimana!

Tra luci di Natale, capsule da collezione e collaborazioni che scaldano l’immaginario, la moda entra nel suo momento più brillante.

Le Fashion Pills di oggi mescolano stile, attitudine e desiderio, perfette da leggere tra un regalo e l’altro. #FashionPills


Fashion Pills: lunedì e Cortina si eleva tra moda, visione e futuro sulle Dolomiti


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(Credits: courtesy of press office) FRANCO SOVILLA e BIANCA LUNA SANTORO

Dal 5 all’8 dicembre 2025 Cortina d’Ampezzo è tornata al centro della scena con la quindicesima edizione del Cortina Fashion Weekend, nel segno di ELEVATE – Rise with Excellence. Quattro giorni in cui moda, lifestyle, sport e cultura si intrecciano per raccontare un Made in Italy che guarda avanti, mentre la Regina delle Dolomiti si prepara alle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.

Tra talk, concerti, installazioni, Ski Village, party serali e Charity Gala Dinner a favore del Soccorso Alpino, il paese diventa un palcoscenico diffuso e vibrante.

In agenda anche i dialoghi su Olimpiadi, creatività e leadership femminile, con protagonisti del mondo istituzionale e imprenditoriale.

A fare da filo rosso (e da sorriso complice) a questa edizione, anche un "pezzetto" di Grazia: la madrina dell’evento, Bianca Luna Santoro — sì, c’est moi — la vostra editor preferita di Grazia.it, voce delle Fashion Pills, pronta a raccontarvi Cortina tra stile, visione e un po’ di sana autoironia. #ElevateCortina



Fashion Pills: martedì e “Pinko state of mind”

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(Credits: courtesy of press office) 

PINKO accende Milano con PINKOMANIA, un party che è dichiarazione di energia, stile e libertà.

Il Teatro Alcione diventa la cornice perfetta: suggestioni liberty, anima contemporanea, tutto immerso in un rosa vibrante e ipnotico. Ad aprire la serata, il sound magnetico di Calliope, mentre la scena si prepara al momento chiave. Al centro, Paola Iezzi: icona trasversale, spirito libero, protagonista naturale di una visione che parla di empowerment senza etichette.

Tra luci, glitter e installazioni immersive, la pinkification si trasforma in esperienza totale, giocosa e consapevole.

Il live set riporta agli anni Duemila, tra carisma e pura energia, prima di lasciare spazio al DJ set di Silvie Loto che accompagna la notte fino all’ultimo beat.

Una serata che non si racconta: si vive. #Pinkomania



Fashion Pills: mercoledì e l’eleganza del balletto con VIVAIA

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(Credits: courtesy of press office)

Per celebrare i 15 anni di Black Swan, VIVAIA firma la sua prima collaborazione cinematografica insieme a Searchlight Pictures. Ne nasce la Black Swan × VIVAIA Satin Sneakerina, una capsule in edizione limitata che traduce l’immaginario del film in un oggetto da indossare.

Bianco e nero si rincorrono, il raso cattura la luce, la linea resta essenziale. È una sneaker che si muove come una ballerina: leggera, flessibile, pensata per accompagnare ogni passo, tutto il giorno. L’eleganza del balletto incontra la praticità contemporanea, senza forzature. Al centro, la dualità: forza e grazia, controllo e abbandono, luce e ombra che convivono. #ModernBallet


Fashion pills: giovedì e Amarsi è uno stile

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(Credits: courtesy of press office)

Luisa Spagnoli firma una capsule per donne che non cercano modelli, perché lo sono già. Donne che fanno della vita il proprio mood board, libere, consapevoli, profondamente presenti a sé stesse.

Da questa attitudine nasce Lui.Sa L’Amour: un gioco di parole e di identità, un invito gentile ma deciso all’amore per sé. Il punto di partenza è il mini abito in maglia visto in passerella FW25, che diventa il cuore di una capsule essenziale e simbolica.

Pullover oversize, t-shirt dal sapore college, accessori pensati per il quotidiano: ogni pezzo parla di forza tranquilla e femminilità autentica.

C’è la maglia, firma storica del brand, ma anche dettagli leggeri e funzionali che accompagnano i gesti di ogni giorno. #LuiSaLAmour



Fashion Pills: venerdì e una coperta, un gesto che conta


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(Credits: courtesy of press office) EVELINA KROON

Con l’arrivo delle festività, ARKET sceglie la via più silenziosa e potente del design: quella che scalda davvero. Torna la collaborazione con l’artista svedese Evelina Kroon, questa volta a sostegno di UNHCR. Per l’AW25 nasce una coperta in edizione speciale, essenziale nei toni del blu, bianco e rosso, dove estetica e intenzione viaggiano insieme. Per ogni pezzo venduto, ARKET dona due coperte termiche alle famiglie sfollate: un oggetto domestico che esce di casa e diventa aiuto concreto.

Il blu è quello ufficiale dell’UNHCR, il bianco arriva da paesaggi osservati dall’alto, il rosso è una nota personale di calore e accoglienza. Perché il design, quando è fatto bene, non ha bisogno di spiegarsi troppo.#DesignThatCares



Fashion Pills: sabato e velocità, colore, memoria


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(Credits: courtesy of press office)

Benetton riaccende i motori e torna in pista con Benetton Formula, la capsule che celebra trent’anni di vittorie in Formula 1 e un capitolo irripetibile della storia del brand. Una collezione che traduce l’adrenalina delle corse in linguaggio contemporaneo, tra spirito sportivo e design essenziale. Protagonista il colore, firma storica di Benetton, che corre insieme alla velocità: bomber blu con logo giallo, camicia worker sabbia con patch statement, t-shirt e felpe con la monoposto verde iconica. Capi unisex, diretti, pensati per chi ama lo stile con un passato che pesa — e conta. Non nostalgia, ma attitudine: quella di un brand che è stato il primo, nel mondo della moda, a guidare una scuderia di Formula 1 e a vincere davvero. Drive the color. Ancora una volta. #BenettonFormula


Fashion Pills: domenica e la luce che non fa rumore di Onitsuka Tiger


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(Credits: courtesy of press office)

Onitsuka Tiger debutta nel mondo della profumeria con una prima collezione di Eau de Parfum che sceglie la via della misura. Wearing Quiet Radiance è un esercizio di equilibrio: presenza senza eccesso, intensità trattenuta.

A firmarla è Mark Buxton, che traduce il DNA del brand in quattro composizioni essenziali, costruite sul dialogo costante tra tradizione e modernità.

Le fragranze nascono interamente a Grasse, dove l’artigianalità incontra una visione contemporanea del profumo. I flaconi giallo brillante, scultorei, catturano la luce e la restituiscono in chiaroscuro, riflettendo l’estetica del contrasto cara al marchio. #QuietRadiance

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Arriva Maison Mytheresa a St.Moritz: dove la moda incontra il lifestyle

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La notizia e la location della nuovissima Maison Mytheresa è arrivata qualche giorno fa incuriosendo tutti gli amici dell'e-tailer più forte al mondo. Scopriamo come sarà possibile vivere le varie esperienze tra relax e moda

Dal 5 dicembre 2025 al 6 aprile 2026, Maison Mytheresa apre le sue porte a un’esperienza immersiva in cui il lusso dialoga con un tocco di leggerezza e l'online si trasforma in qualcosa di concreto, in collante per le persone che si possono incontrare e godere del tempo di qualità assieme.

L'ispirazione è l'alta hotellerie e i richiami sono ad un esclusivo club privato. Lo spazio interpreta l’universo Mytheresa attraverso ambienti raffinati, un servizio su misura e dettagli scenografici dal sapore cinematografico, capaci di evocare un’eleganza senza tempo.

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Affacciata su Via Serlas, la via più iconica del lusso a St. Moritz, Maison Mytheresa propone un calendario dinamico di eventi riservati e attivazioni di brand, offrendo agli ospiti un’esperienza intima e avvolgente nello stile di vita Mytheresa.

Come sarà possibile partecipare?

Su invito sarà possibile assistere a trunk show, sessioni di styling personalizzate, workshop e incontri con protagonisti e visionari del settore. Al centro dello spazio, un’area conviviale pensata come luogo di incontro.

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Inserita nello scenario suggestivo di St. Moritz e aperta per un periodo limitato, Maison Mytheresa è un percorso dedicato alla connessione tra le persone e al lusso contemporaneo. Qui sarà infatti possibile riposarsi, ma anche fare shopping online per poi ricevere i pacchi direttamente in hotel o alla Maison, per un servizio phygital completo.

Il progetto nasce in collaborazione con Laurent-Perrier e Oona Caviar che saranno presenti nello spazio.

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Vinted Second-hand Lifestyle: così l’Italia scopre l’usato oltre la moda

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Dalla tecnologia ai libri, dai vinili agli oggetti per la casa: la nuova ricerca Vinted-Atomik Research racconta un’Italia sempre più curiosa, consapevole e pronta a dare una seconda vita a tutto

Il second-hand non è più una tendenza passeggera né un’abitudine legata esclusivamente al guardaroba. In Italia sta diventando un vero e proprio stile di vita.

Questo è ciò che emerge dalla nuova ricerca di Vinted, realizzata con Atomik Research, che racconta un Paese sempre più maturo, aperto e disposto a dare valore agli oggetti pre-loved in ogni categoria, non solo nella moda.

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Credits: Courtesy of Press Office

Anche se il fashion continua a essere il punto di partenza e rimane il settore più scelto dagli italiani quando si tratta di vendere, il comportamento dei consumatori sta cambiando rapidamente. L’interesse infatti si sta spostando verso nuove aree, in particolare l’elettronica e l’intrattenimento, che oggi rappresentano alcuni dei comparti più dinamici dell’usato.

Second-hand : una nuova idea di valore

Una quota crescente di persone si dice infatti più propensa rispetto a un anno fa ad acquistare articoli di intrattenimento di seconda mano, come il mondo degli hobby, del collezionismo e degli oggetti per la casa. La tecnologia, poi, sta vivendo una vera accelerazione: console da gaming, tablet e smartphone sono tra i prodotti che gli italiani valutano con sempre maggiore convinzione quando cercano occasioni in ottime condizioni.

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Credits: Courtesy of Press Office

Questo cambiamento non nasce dal nulla. Dentro le case degli italiani, infatti, si nasconde un tesoro: più della metà della popolazione stima di possedere oggetti inutilizzati per un valore superiore ai 400 euro, mentre una persona su cinque ritiene di avere in casa beni che superano i 1.000 euro.

Non parliamo soltanto di capi appesi negli armadi, ma di un universo molto più variegato fatto di libri, vinili, piccoli elettrodomestici, dispositivi tecnologici, giochi, attrezzature sportive e pezzi da collezione, tutti pronti a vivere una seconda vita.

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Credits: Courtesy of Press Office

Consumatori più consapevoli, scelte più intelligenti

Secondo Eve Taraborrelli, Communications Manager Western Europe di Vinted, questa trasformazione testimonia un’evoluzione culturale profonda: «La ricerca mette in luce un’evoluzione che va oltre la moda. Gli utenti mostrano un crescente interesse verso tecnologia, intrattenimento, casa, hobby e sport. Vediamo un forte coinvolgimento su articoli come console da gaming, tablet, smartphone, vinili e piccoli dispositivi elettronici: un segnale di abitudini di consumo in trasformazione e di scelte sempre più intelligenti».

Il messaggio è chiaro: l’usato non è più un’alternativa “di ripiego”, ma diventa una scelta desiderabile, moderna e consapevole. Un gesto che unisce convenienza, sensibilità ambientale e attenzione al valore reale degli oggetti.