Vika Gazinskaya: l'oro degli zar
Fotogallery Vika Gazinskaya: l’oro degli zar
...
Corsetto e broccato. Protagonisti nell'autunno-inverno 2012 di Vika Gazinskaya, che s'ispira ai fasti di Pietro il Grande. E ai bozzetti di Cristobal Balenciaga
Corsetto e broccato. Protagonisti nell'autunno-inverno 2012 di Vika Gazinskaya, che s'ispira ai fasti di Pietro il Grande. E ai bozzetti di Cristobal Balenciaga
Storia di una studentessa che a Mosca sognava all'occidentale. Storia di Vika Gazinskaya , che non trovava pane per i suoi denti nell'università post-sovietica e perciò ha fatto da sé. Letture notturne di storia del costume e fotografia, gli artisti più importanti a impartirle lezioni private, un lavoro come stylist per L'Officiel. La prima collezione nel 2007 fu trainata dalla vittoria di un concorso per giovani designer, Russian Silhouette, ma il suo talento già stupiva per definizione e coerenza. A ciò si aggiunge una visibilità tanto fulminea da sembrare studiata meticolosamente a tavolino. Di stagione in stagione infatti, a misura di uno stile che si segnala sempre per disegno futuristico e bilanciamento perfetto tra rigore e libertà decorativa, Vika ha giocato con astuzia la carta del suo personaggio. Bionda e dal gusto innato, vestita delle sue creazioni, i suoi ritratti hanno popolato la blogosfera innalzandola a icona.
Come il grande zar Pietro, che si è finto manovale per viaggiare in Europa e tradurne in patria i costumi e le raffinatezze, così la Gazinskaya ha sfilato a Parigi per dare un simbolico battesimo alla sua fama (e per inventare memorabili vetrine da Colette, su invito personale di Sarah Lerfel). Perché, lei dice, una vera industria della moda nel suo paese non c'è e non ci sarà mai. Tralasciando le profezie, resta il fascino di una collezione autunno-inverno 2012 che è la migliore di sempre. I soffitti policromi del Palazzo d'Inverno, i finimenti d'oro delle divise imperiali si trasfigurano nel broccato e nei grappoli d'uva della gonna a trapezio e della giacca a corsetto. Non si rischia la stucchevolezza però, perché il lucido della seta istoriata si smorza con la felpa sportiva e le sperimentazioni volumetriche alla Balenciaga sono rese fresche e contemporanee da alcuni efficaci divertissement: la collana-manicotto e quei sassi di legno, tagliati come falsi diamanti, per un tocco d'artista che fa gridare alla meraviglia.
© Riproduzione riservata