Fotogallery Silvina Maestro: fiori del tramonto
...
Controcanto di bianco e nero, per l'organza che costruisce vesti avvolgenti, avare di cuciture; squarci che sulle spalle disegnano nicchie per fioriture stilizzate e nastri
La bellezza più nobile non travolge ma s'insinua inaspettata, te la ritrovi di fronte come un sogno per riempirti gli occhi di lacrime. Parafrasi di un pensiero di Nietzsche che sembra fatto apposta per Gustav von Aschenbach di Morte a Venezia, l'alter-ego filmico del compositore Gustav Mahler. Ad entrambi si ispira Silvina Maestro , particolarmente alla terza sinfonia dell'artista austriaco. Lì si ritrae in musica, arte dionisiaca per eccellenza, un tramonto estivo. I colori del giorno stingono nei petali dei fiori che poco a poco si richiudono e la mente dell'uomo corre dalla caducità all'eterno. “Ero attratta dall'idea di bellezza che si cela nel buio, vita come istante di luce tra due eterne oscurità” confessa questa giovane appassionata di letteratura, approdata alla moda sui banchi della Central Saint Martins e in passato meritevole assistente di Tisci e del tardo McQueen.
La collezione primavera/estate 2011 non poteva che chiamarsi Flowers grow pale in the twilight. Controcanto di bianco e nero, per l'organza che costruisce vesti avvolgenti, avare di cuciture; squarci che sulle spalle disegnano nicchie per fioriture stilizzate e nastri, poeticamente lunghi al pavimento. Grafismo in purezza, bilanciato da romantici languori.
© Riproduzione riservata