Natargeorgiou: gotico a colori

Procede per alterazioni e reinvenzioni il senso speciale di Natargeorgiou per la maglieria. Con un autunno-inverno 2012 che si lascia ispirare dai rosoni policromi delle cattedrali

A sorpresa Dimos Natar vanta una laurea in legge; più consueto il percorso di Andreas Georgiou, che ha studiato design della moda prima ad Atene e poi a Londra. Entrambi greco-ciprioti, si sono uniti nel progetto di Natargeorgiou un paio di anni fa. La prima sfilata, nell'ottobre 2011 a Parigi, ha mostrato subito i segni distintivi del loro immaginario. Usare la maglieria come piattaforma di partenza, per poi complicarla e raffinarla con aggiunte e tagli vigorosi.

L'autunno-inverno 2012 prosegue nello stesso solco, secondo la maniera cara ai due designer. Assecondare le curve del corpo femminile, sedurre lo sguardo con la ricchezza mozzafiato delle lavorazioni; tutto a partire dalla maglia. La lana cashmere s'intreccia ai bagliori del lurex, alla soavità del tulle e dell'organza, per poi coprirsi di luccicanti perline. È ricco di forza e suggestione, in particolare, il contrasto tra la volumetria semplice di abiti lunghi e tuniche scivolate sui fianchi con la sontuosità di un corpetto, di un orlo sghembo e irregolare, di una gonna interposta quasi come un autonomo pezzo decorativo. Gli accostamenti cromatici, liberi e seducenti, si rifanno programmaticamente alle vetrate policrome del gotico fiorito. Per prodursi in meravigliosi virtuosismi.

Illustrazioni: Yulia Shmeleva