Lucio Vanotti: ritorno alla naturalezza
Fotogallery Lucio Vanotti: ritorno alla naturalezza
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La collezione autunno-inverno 2012 di Lucio Vanotti veste l'uomo con rinnovato rigore. Perché le facili trovate modaiole non hanno più gioco
La collezione autunno-inverno 2012 di Lucio Vanotti veste l'uomo con rinnovato rigore. Perché le facili trovate modaiole non hanno più gioco
Quando la stanchezza di un ciclo prelude alla nascita del nuovo e il manierismo di una formula ha esaurito la sua spinta, ecco che spuntano figure di riformatori. E Lucio Vanotti , stanco del baraccone fashionbloggista, per la sua seconda collezione ha scelto un titolo che più programmatico non si può: Riforma. Ma riforma di cosa? Di un sentire prima ancora di un vestire. Mica bruscolini, insomma. Accento spostato sulla sillaba della naturalezza, con volumi compatti e asciuttezza di forme che ne sono l'inevitabile corollario. Il messaggio tra le righe, accennato e mai urlato, è che il semplice è l'antidoto per eccellenza al volgare.
Si tratta di pantaloni a sigaretta e giacche di taglio nitido, caldo fustagno e cotone. A scelta, per completarli e non perdere l'equilibrio formale, camicia bicolore e maglia girocollo che più pure ed eleganti non si può. Nell'insieme tutto molto classico e per niente classicista, grazie anche all'uso entusiasta di toni caldi ed espressivi. Una sciarpa al collo in raffinato verde petrolio, il blu del tricot, e quella fodera in raso carminio che occhieggia dal cappotto, sciolto ed avvolgente come una vestaglia. Che chic, ragazzi!
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