Felipe Rojas Llanos: minimale raffinato
Fotogallery Felipe Rojas Llanos: minimale raffinato
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Esecuzione netta e schiva del superfluo quella di Felipe Rojas Llanos, che pure non rinuncia al più nobile dei tessuti: la seta
Esecuzione netta e schiva del superfluo quella di Felipe Rojas Llanos, che pure non rinuncia al più nobile dei tessuti: la seta
Primi passi di tutto rispetto per il talento svedese, ma con radici cilene, Felipe Rojas Llanos . Nel suo curriculum figurano la Central Saint Martins, prestigiose collaborazioni con Lanvin e Alexander McQueen, e il pieno supporto di Fashion East e Topman durante la stagione maschile londinese. Altro punto d'onore: la sua prima collezione venduta in esclusiva da Browns , come già accaduto agli illustri predecessori Galliano e Kane.
La collezione Butterfield88, per la primavera-estate 2012, è una lezione di compostezza elegante e mascolinità senza tempo. Ce ne parla lo stesso Felipe, che così ha risposto alle nostre domande.
Che idea hai dell'abbigliamento maschile?
Voglio creare pezzi senza tempo ed eleganti. Non disegno una moda che segua le tendenze, anche se trovo davvero importante guardarmi intorno per dare vita a qualsiasi tipo di creazione. Solo così può esserci una voce, un'eco di quello che sta accadendo. Ho iniziato la mia linea maschile secondo modalità couture, perché mi sembrava che l'abbigliamento da uomo stesse prendendo una piega interessante, accettando una certa femminilità e spingendosi oltre limiti prestabiliti. Penso che vestirsi sia una questione di fiducia in sé stessi e comfort. E che l'uomo moderno sia di mentalità più aperta.
L'ispirazione per Butterfield88 viene da...
Quando ho saputo che Elizabeth Taylor era venuta a mancare, ho voluto in qualche in modo dedicare un omaggio alla sua arte. Crescendo ho sempre ammirato le sue doti, fino a maturare un'ossessione per La gatta sul tetto che scotta (ho portato un monologo del film anche alla mia audizione per l'accademia d'arte). Ma è il suo Venere in visone (ndr: Butterfield 8 in lingua originale) che si è fissato nella mia fantasia e ha ispirato la collezione primavera-estate 2012, nel tema come nella palette cromatica. Protagonista un escort di alto bordo, perso nel suo mondo. Può essere affascinante, se non tratti la cosa in modo squallido.
Quali tessuti hai scelto?
Ogni stagione scelgo la seta. Amo la sua sottigliezza e la sensazione di comfort che regala. Ovviamente includo anche tessuti tecnici, nuovi e interessanti. I migliori li producono in Italia e Giappone, prova ne sono le collezioni di Prada. Spendo molto del mio tempo nella ricerca di quelli che funzioneranno meglio nella stagione. Per Buttefield 88 ho usate tante fibre naturali. Seta, cotone lavato, lino misto a seta per conferirgli una texture più resistente. Ho anche introdotto alcune stampe, come mai avevo fatto finora, e qualche riga in modo del tutto minimale e raffinato. Così facendo ho catturato l'emozione del film e la storia che avevo in testa.
Che tipo di silhouette preferisci?
Quelle create da Christobal Balenciaga. Mi rifaccio alla sua semplicità di disegno per ispirarmi. Ammiro anche Yves Saint Laurent, Helmut Lang e Hussein Chalayan. Ma niente batte l'opera di Balenciaga tra gli anni '50 e '60.
Il ruolo dei colori nella tua collezione.
Il colore è il mio modo per esprimere il mood nel disegno. In passato ho usato parecchio blu e argento per creare un look futuristico. Nella collezione di fine corso all'università ho adoperato un nero lucente, con un caldo fucscia e zaffiro, mentre per l'autunno-inverno 2011 il nero con tocchi di rosso e turchese proveniva dall'immaginario del balletto. Per Butterfield 88 c'era bisogno di più morbidezza, e quindi mi sono dato ai tessuti interessanti, al grigio, al crema, al petrolio per il completo. Il colore definisce l'emozione, il disegno la storia.
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