Ermanno Scervino: intervista a colazione
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Tamu McPherson incontra Ermanno Scervino per una colazione fashion
Ho incontrato Ermanno Scervino il giorno seguente la presentazione delle sue collezioni uomo a/i 2013 e donna Pre-Fall 2013. Abbiamo fatto colazione insieme da Procacci, il suo bar di quartiere preferito a Firenze. Ermanno Scervino è un vero gentleman: elegante, affascinante, premuroso. Nel poco tempo che che ho trascorso con lui mi ha fatto sentire come se fossimo vecchi amici. Abbiamo letto le recensioni della presentazione sulla stampa bevendo cappuccino e mangiando mini panini, e poi Scervino ha raccontato di Parigi, dov’è cresciuto, e di Firenze, sua città d’adozione. L’invito a far sfilare le sue collezioni a Firenze durante l’83ª edizione della manifestazione del gruppo Pitti l’ha riempito di gioia e gli scintillavano gli occhi mentre parlava di Palazzo Vecchio e del magnifico Salone dei Cinquecento, location della sua sfilata.
Guardandolo ho capito tutta l’energia ed emozione che ha riversato nella realizzazione delle collezioni più recenti. Collezioni davvero stupefacenti e con una storia per ognuno di noi: sartoria tradizionale applicata sia al menswear sia alla collezione femminile, introdotta da una serie di completi in diverse sfumature di grigio; proposte chic per il giorno e per la sera; eleganti gentlemen nel tempo libero; proposte winter-white di cui innamorarsi perdutamente; pelliccia e pitone per chi è portato al lusso; tricot materico; pantaloni di pelle perfetti abbinati, per i ragazzi, con abiti e outerwear di taglio classico (da urlo); righe vibranti; raffinata pelle nera e, nel finale, lunghi abiti da sera azzurro ghiaccio che fluttuavano come mossi dal vento.
La sfilata ha raccolto moltissimi commenti positivi: i migliori li ho sentiti proprio mentre ero con lui, quando clienti del bar si sono avvicinati per complimentarsi di persona con lo stilista. Qualcuno aveva assistito alla sfilata, altri ne avevano sentito parlare da una figlia presente nel pubblico, altri l’avevano vista su internet Ermanno Scervino mi ha salutato con un consiglio per tutti voi quando passerete da Firenze: «Visitate le stanze di Eleonora di Toledo (al secondo piano di Palazzo Vecchio, ndr) e concedetevi un panino al tartufo da Procacci».
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