Somiglia alla diva con gli occhi di gatto e con la fiction Un medico in famiglia Valentina Corti è diventata uno dei talenti emergenti della TV. Ora debutta al cinema da protagonista. E, mentre posa per Grazia, racconta della sua storia d’amore sul set, di quella vera nata su Facebook e del perché, adesso che tutti la vogliono, le si può chiedere di preparare i bagagli anche da un momento all’altro. Ma non di pensare a fare il nido

Gli occhi. Se fossero viola, sarebbe una nuova Elizabeth Taylor.
È la prima cosa che penso quando vedo Valentina Corti, il viso pulito, pronta per essere truccata e pettinata per il servizio fotografico che vedete in queste pagine. Non mi stupisce quindi che più tardi, nel corso dell’intervista, mi racconterà che c’è chi la chiama “la piccola Liz Taylor” e che semmai le capitasse di recitare in un remake, sceglierebbe quello di La gatta sul tetto che scotta, la versione cinematografica del dramma teatrale di Tennessee Williams, che Liz interpretò accanto a Paul Newman.
Valentina Corti è davvero bellissima. Ha un viso che ti cattura. Non smetteresti mai di guardarla. Fisico minuto, sembra più ragazzina dei suoi 29 anni. È diventata una beniamina del grande pubblico come novità della serie cult della Rai Un medico in famiglia, nella quale interpreta il ruolo di Sara Levi, una dolcissima ex atleta che soffre di una malattia cardiaca. È innamorata del giovane chirurgo Lorenzo Martini, interpretato da Flavio Parenti, con il quale, dopo varie vicissitudini, si sposa. La nona stagione della serie si conclude così. Valentina sta lavorando alle riprese della decima stagione, che vedremo su Rai Uno la prossima primavera, e tutto quello che succederà alla coppia Sara-Lorenzo, tra le più amate dai telespettatori, è rigorosamente top secret. Da quando Valentina ha fatto la sua comparsa nella fiction, le fan bombardano i social per sapere se quello tra lei e Parenti sia vero amore anche fuori dal set. Ignorando, volutamente, la relazione stabile che Valentina ha da sei anni.
L’occasione del nostro incontro è l’uscita del suo nuovo film, A Napoli non piove mai (nelle sale dal 1° ottobre) È l’opera prima di Sergio Assisi, l’attore 43enne, volto delle fortunate serie Capri e Commissario Nardone, e che rivedremo presto in tv nella serie Mediaset Rimbocchiamoci le maniche. A Napoli non piove mai è il suo debutto da regista. Per Valentina Corti Assisi ha scelto il ruolo della protagonista femminile: è Sonia, una ragazza del Nord, fresca di laurea, che sogna di diventare un’artista. Purtroppo soffre della sindrome di Stendhal: di fronte a un’opera d’arte, un dipinto o una scultura, sviene. È un film divertente e di buoni sentimenti, un inno all’amore, all’amicizia. E a Napoli con tutte le sue contraddizioni. «Le riprese sono durate due mesi e ho abitato in un piccolo albergo in piazza del Gesù, nel cuore della città. L’ho scoperta poco per volta, passeggiando e andando a cena nelle trattorie. Sempre da sola perché con Sergio Assisi, che è di Napoli e nella sua città è venerato, era impossibile muoversi senza una coda di fan», mi racconta l’attrice. «Io Napoli me la sono goduta, lui per niente. Per me è stata una scoperta, per lui un tour de force».
Il bello e il brutto di Napoli, secondo lei?
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