C’è una coppia di madri lesbiche nel nuovo spot della Vodafone. È poco più di un’allusione, ma è importante. Una giovane donna aspetta in corsia consultando ansiosamente l’orologio, poi entra nella stanza di una neomamma uscita dalla sala parto con un bebè in braccio, e la bacia.
C’è una coppia di madri lesbiche nel nuovo spot della Vodafone. È poco più di un’allusione, ma è importante. Una giovane donna aspetta in corsia consultando ansiosamente l’orologio, poi entra nella stanza di una neomamma uscita dalla sala parto con un bebè in braccio, e la bacia.
C’è la voce narrante di Fabio Volo, che dice: «Bisogna avere pazienza, ci vuole tempo, dobbiamo fare un passo alla volta… Ma magari invece no, magari è arrivata l’ora di avere coraggio».
Le campagne di marketing sono sempre più attente al mondo gay, che si dimostra un consumatore curioso. Vodafone non fa filantropia, ma profitti, però questa scena (e lo scrivo senza timore di apparire esagerata) contribuirà a cambiare l’Italia. Lo abbiamo scritto anche noi: il problema delle famiglie gay non è l’amore che le unisce, ma i pregiudizi della società intorno. E ora, per la prima volta, una pubblicità italiana mostra una coppia di genitori omosessuali.
Da noi il mercato dei telefonini è grande e trasversale. La scena delle due mamme, che giunge a un pubblico vastissimo, aiuterà a far percepire le famiglie gay come serena normalità. Così com’era stata felice quotidianità il coming out dei due ragazzi nello spot della Findus. Là una mamma accarezzava la mano del figlio che le aveva appena rivelato che il ragazzo che stava cucinando per loro non era solo il suo coinquilino, ma il suo compagno. Ed era stato tutto normale.
© Riproduzione riservata
© Riproduzione riservata