Una donna senza figli
In un momento in cui un quarto delle italiane non ha mai dato alla luce un piccolo, la pressione sociale è altissima.
Prima della nascita di mia figlia Anna, sentivo attorno a me commenti tipo: «Certo, sei realizzata nel lavoro, ma la vita vera è un’altra cosa», oppure: «Ora non ci pensi, visto che sei presa dalla carriera, ma chi si curerà di te quando sarai anziana e sola?». Dopo che è nata Annina, e battute così sono sparite, ho capito: la mia colpa era non avere bambini. Per questo ho letto con coinvolgimento l’inchiesta di copertina del settimanale americano Time sulla vita senza figli.
In un momento in cui un quarto delle italiane non ha mai dato alla luce un piccolo, la pressione sociale è altissima. Vengono acclamati i pancioni di celebrities e sportive, Kate Middleton sancisce che la sua professione è essere madre del futuro monarca del Regno Unito, la fecondazione assistita rende teoricamente possibile a tutte rimanere incinte, perciò se non hai figli, meschina tu, oggi sei ancora più colpevole perché te la sei cercata.
Ma non eravamo uscite dall’idea che essere donna significasse prima di tutto essere madri? Evidentemente no, visto che la domanda più frequente che ancora si fa a chi non ha figli è «come mai?», mentre a nessuno verrebbe in mente di chiedere la stessa cosa a una donna con bambini.
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