In Siria, in Iraq, in Nigeria ci sono gruppi islamici estremisti che usano metodi violentissimi per conquistare il potere e seminare il terrore.

In Siria, in Iraq, in Nigeria ci sono gruppi islamici estremisti che usano metodi violentissimi per conquistare il potere e seminare il terrore.
Lo sappiamo e ci facciamo i conti.
Ma il fatto che in un supermercato e in una redazione di giornale come è successo a Parigi, in una cioccolateria come è accaduto in Australia, in Parlamento come è avvenuto in Canada, entrino combattenti della causa islamica e in nome di Allah sparino all’impazzata è più spaventoso perché meno controllabile. Mi preoccupa ancora di più che questi stragisti siano giovani fanatici che in tutto il mondo si abbeverano su Internet alla versione più tradizionalista dell’Islam.
È significativo che a Parigi terroristi islamici trentenni abbiano ucciso vecchi amanti della libertà che disegnavano e sbeffeggiavano. Come possiamo noi occidentali, che abbiamo separato politica e religione, abbiamo lottato e conquistato diritti civili, abbiamo emancipato le donne, reagire al nuovo Medio Evo e alla nuova militarizzazione in nome della religione?
L’abbiamo fatto con lo sberleffo e con il milione e mezzo di manifestanti di Parigi perché liberté, égalité, fraternité sono le nostre conquiste. Ma contro le stragi non bastano.
© Riproduzione riservata
© Riproduzione riservata