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Grazia

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Sane per legge

Sane per legge

foto di Silvia Grilli Silvia Grilli — 9 Aprile 2015

Alla fine la Francia ha approvato la legge che vieta alle modelle troppo magre di lavorare e rende obbligatoria la scritta “fotografia ritoccata” sulle immagini dove viene modificato l’aspetto fisico.

Silvia Grilli

Alla fine la Francia ha approvato la legge che vieta alle modelle troppo magre di lavorare e rende obbligatoria la scritta “fotografia ritoccata” sulle immagini dove viene modificato l’aspetto fisico.
È stato inoltre introdotto anche il reato di incitamento alla magrezza eccessiva.

A 18 anni ho sofferto di anoressia, poi di bulimia. Da tanti anni ho un rapporto sano con il cibo, non è più la mia ossessione, non salto i pasti in una gara contro il mio corpo, non svuoto il frigorifero in attacchi di ansia.
Ho un ricordo talmente drammatico di quei momenti che un campanello di allarme si accende nel mio cervello quando sto per esagerare con il cibo.
La mia memoria si ricorda di quando stavo tanto male e m’impedisce di ripetere l’esperienza. Perciò sono d’accordo con qualsiasi legge riesca ad aiutare le ragazze a non cadere nella spirale dei disturbi alimentari.
Concordo con qualsiasi provvedimento blocchi i siti pro-anoressia, punisca l’istigazione alla magrezza e limiti la diffusione di obiettivi irrealistici di bellezza. Anch’io a 18 anni guardavo le foto delle gambe delle modelle e mi sentivo inadeguata. Ma non è per questo che sono diventata anoressica e bulimica.
Il cibo, negato o divorato, era solo lo sfogo alla mia ansia, l’unico supporto alla mia fragilità mentre mi facevo strada nella vita.

© Riproduzione riservata

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