La borsetta di Oprah
Oprah Winfrey, star di colore della televisione americana, ha raccontato in una popolare trasmissione di essere anche lei vittima di razzismo.

Oprah Winfrey, star di colore della televisione americana, ha raccontato in una popolare trasmissione di essere anche lei vittima di razzismo.
Si trovava a Zurigo per le nozze di Tina Turner, quando è entrata in un negozio e ha chiesto una borsa nera di Tom Ford in coccodrillo. Ma la commessa, che non l’aveva riconosciuta, ha preferito mostrarle altri modelli più economici, probabilmente con il pregiudizio che quella signora nera cicciottella e non più giovane non avrebbe potuto permettersi una borsa da 28.400 euro.
«La considerava troppo cara per me», ha detto Oprah.
In effetti per quasi tutte noi una borsa di quel prezzo sarebbe impensabile, ma non per Winfrey, una delle persone più ricche d’America. «Avrei voluto un momento alla Pretty Woman: tornare e comprarmi tutto il negozio», ha confidato.
La commessa si è difesa sostenendo che non si erano capite bene perché non parla correttamente l’inglese. Può darsi, ma il razzismo è una brutta bestia. È così strisciante e radicato che a volte chi lo attua neanche lo riconosce.
Si apre però un giallo. Chi ha comprato la Jennifer (così si chiama quel modello) nera desiderata da Oprah, visto che da Trois Pommes, il negozio di Zurigo, non c’è più?
Magari una cliente più vicina di Winfrey all’idea precostituita che si ha dei milionari? P.s. Scriviamo di Oprah anche a pagina 46.
© Riproduzione riservata
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