La terza carica dello Stato, la presidente della Camera Laura Boldrini, ha accusato di sessismo la pubblicità.

La terza carica dello Stato, la presidente della Camera Laura Boldrini, ha accusato di sessismo la pubblicità.
Ha detto: «I media sono pieni di stereotipi sulle donne e sul loro ruolo nelle istituzioni e nella società civile. Penso agli spot con le mamme che servono la famiglia».
Sono totalmente d’accordo con Boldrini. Ma poi il 27 settembre la prima carica dello Stato, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha tenuto un discorso all’università Bocconi di Milano. Ho visto tutti uomini in platea, o almeno nelle prime file, e un’unica donna, sul palco. Era una giovane in atteggiamento remissivo che serviva l’acqua a Napolitano. L’immagine mi ha dato un enorme fastidio.
Sono stata l’unica a provare irritazione? Non lo so, ma il giorno dopo non ho letto dichiarazioni
di Boldrini, né di nessun altro. Chi più del capo dello Stato dovrebbe dare l’esempio? Oppure l’Italia ha talmente introiettato il maschilismo che neppure il presidente della Repubblica si rende conto
della potenza negativa del messaggio che ha dato?
D’altronde per Napolitano non è la prima volta. Ricordate il cosiddetto “incidente” dei saggi da lui scelti? Erano tutti rigorosamente maschi.
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