Lavoriamo troppo e il tempo non ci basta mai? Tutta salute!
Ultime notizie: lo stress fa bene. Dopo anni di martellamento per spiegarci come e perché ci avrebbe rovinato la vita, adesso scopriamo che super lavoro e tensioni continue sono una cura, non la malattia...
Io vi devo dire che l’ho capito da quel dì: mai fidarsi delle dichiarazioni a effetto di medici, economisti, psicologi e chiunque altro si occupi di noi poveri umani per studiarci, catalogarci e poi raccontarci chi siamo, come ci comportiamo e cosa vogliamo davvero dalla vita.
Quale che sia lo studio, il più documentato, articolato, geniale mai visto, mi sono abituata a leggere, memorizzare (può sempre servirmi in futuro) e poi procedere come se niente fosse. Tanto è solo questione di tempo: nel giro di qualche settimana, qualche mese o al massimo un anno qualcuno confuterà la tesi con una tesi opposta, altrettanto affascinante e convincente.
Quindi ho continuato a mangiare il burro a colazione, che alternativamente, a seconda di chi parla, distrugge le arterie o alimenta il cervello. Prendo l’aspirina solo quando ho la febbre, contro i fan della dose quotidiana, panacea di tutti i mali, ma anche i detrattori che la considerano un veleno.
Insomma, mi attengo a un banale buon senso, pur interessandomi a ogni nuova dichiarazione e non perdendomene una (anzi forse varrebbe la pena di collezionarle, potrebbe venirne fuori un buon libro...). L’ultima, comunque, mi ha letteralmente incantato, tanto è creativa.
Un economista, ex consigliere della Casa Bianca, Todd Buchholz, ha scritto un libro intitolato: Rush, why you need and love the rat race. Ovvero, “Fretta, perché ne hai bisogno e ami la corsa al successo”. La tesi, azzardata e quindi proprio per questo più di impatto, è che tutto quello che è stato detto e scritto negli ultimi vent’anni contro lo stress sono esagerazioni allarmiste prive di ogni fondamento: la fatica, il rincorrere il tempo che non basta mai, il giostrarsi tra carriera e famiglia ci fa un gran bene, aguzza la nostra mente, alimenta un po’ di sana adrenalina, ci dà piacere e soprattutto ci preserva dalle malattie cardiovascolari...Va bene tutto, ma questa è veramente grossa!
Mi ricordo perfettamente di avere letto che chi lavora più di 10 ore al giorno è a rischio infarto due volte di più di chi si attiene alle canoniche 8 ore. Certo, spiega il nostro esperto, perché quello che fa bene è una dose moderata di stress, se diventa eccessivo il discorso cambia. Cioè? Qualcuno mi dica come si fa a misurare lo stress e a decidere quando è il momento di fermarsi.
Chiacchiere al vento. Io so solo che - e qui a parlare sono i numeri, non gli esperti - negli ultimi vent’anni gli americani hanno guadagnato quattro ore a settimana da dedicare ad attività ricreative, mentre noi italiani abbiamo ritagliato 15 minuti risicati. Quanto alle donne, negli Usa hanno dimezzato le ore settimanali da dedicare ai lavori di casa, da 40 a 20. E noi siamo ferme ai parametri delle nostre nonne. Non ci siamo proprio.
Altro che stress buono, quello che conta è la qualità della vita. E, se permettete, su quello non c’è miglior giudice che noi stessi.
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