La bella vita delle single
In Gran Bretagna daranno un premio in denaro alle mamme che allattano. Da noi si parla spesso del tempo di mamme e mogli che corrono tra lavoro e famiglia.

In Gran Bretagna daranno un premio in denaro alle mamme che allattano.
Da noi si parla spesso del tempo di mamme e mogli che corrono tra lavoro e famiglia. Si elenca ciò di cui avremmo bisogno: più posti negli asili, più servizi sociali per anziani, più mariti che condividano i lavori di casa, più part time, più congedi di paternità, più orari flessibili, più telelavoro.
Di solito sono chiacchiere a vuoto. Nei fatti resta tutto come prima, con i tempi dettati da un’organizzazione maschile del lavoro e di conseguenza di tutto il resto.
Però qui mi preme parlare di un tempo di cui non si parla mai: quello della donna single. «Che bella vita!» dicono di loro le mamme affannate. «Rimani a fare lo straordinario, tanto non hai famiglia?» le chiedono i colleghi.
La single non fa le ferie in agosto o tra Natale e Capodanno perché in ufficio tutti gli altri, uomini o donne, in quei periodi hanno i figli a casa da scuola. La single è un ammortizzatore sociale. Può seguire i genitori anziani quando i fratelli non possono perché tengono famiglia, le si può chiedere senza rimorsi di trasferirsi da una città all’altra per lavoro, può perdere il posto e non è una tragedia.
Continuando così, forse l’unica cosa che non può è farsi una famiglia. Quella se la sono già fatta gli altri che già hanno enormi problemi da risolvere, vuoi mettere i piccolissimi problemi delle single?
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