Al cinema è un’astronauta coraggiosa, nella vita un’icona di stile. L’attrice racconta a Grazia come si convive con una sorella diva “rivale” e come si combatte lo strapotere degli uomini a hollywood. «Sono disposta a mettere la faccia per i diritti degli animali, ma non per la politica», dice. Proprio lei che in tv è stata l’amante del presidente degli stati uniti

Sono gli occhi di Kate Mara a imprigionarti: ingannatori e misteriosi, un momento ti appaiono accessibili, liquidi, vulnerabili; un attimo dopo ti fissano piatti, opachi, chiusi, come due dischi in vinile impolverati. Sono occhi che cambiano a seconda dell’argomento, del tono, della domanda gradita o sgradita. E ti trascinano per tutta la conversazione, così da farti capire esattamente perché questa giovane attrice esile, piccola di statura, all’apparenza timida e fragile, sia riuscita a tener testa al formidabile Frank Underwood di Kevin Spacey in House of Cards, nei panni dell’enigmatica giornalista-amante Zoe Barnes. E come mai sia stata scelta dalla casa di moda Max Mara per rappresentare il Volto del Futuro (Face of the Future) nell’ambito del premio Women in Film.
È al lavoro dall’alba, Kate, quando mi riceve nella suite di un hotel di West Hollywood, a Los Angeles. È inguainata in un elegante completo beige di Max Mara, indossa tacchi altissimi. Ha il viso perfettamente truccato, pallido, le labbra appena rosate. Ha appena finito di posare per il servizio fotografico che vedete in queste pagine: è acciambellata su una grossa poltrona bianca, circondata da abiti sgualciti, accessori, macchine fotografiche. Oltre agli occhi, che mi fissano seri anche quando lei sorride, mi colpisce il nuovo taglio di capelli, identico a quello di Robin Wright, la cattivissima moglie di Kevin Spacey nella serie televisiva. Non resisto alla battuta.
Se lei fosse ancora nel cast di House of Cards, con questa acconciatura avrebbe fatto molto arrabbiare Claire Underwood, interpretata da Robin Wright.
Kate scoppia a ridere: «È proprio vero. E nella trama si sarebbero aperte molte possibilità da brivido».
Quest’anno lei, a 32 anni, viene premiata dalla Women in Film, l’organizzazione che vuole promuovere le pari opportunità nel mondo dello spettacolo. Rispetto a quando ha cominciato, quando di anni ne aveva appena 14, come le appare oggi la situazione per le donne di Hollywood?
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