Karlie Kloss: Se mi odi, ti cancello
È tra le top model più pagate, ha milioni di followers online e amiche famose come la popstar Taylor Swift. Karlie Kloss è il volto vincente della nuova generazione di protagonisti della moda. Ma invece di accontentarsi di selfie e passerelle, ha deciso di fare di più: e qui racconta come le sono bastati un computer e un corso di informatica per sfidare il maschilismo e la ferocia del web
C’è un tormentone che gira sul web e che dice tutto: «Il mondo è di Karlie e noi ci stiamo solo vivendo». Lei è Karlie Kloss, 24 anni, una per cui la definizione di supermodella è solo un eufemismo, perché lei è davvero una ragazza tutta superlativi. A partire dall’altezza su cui, sempre online, volano numeri al rialzo: 1 metro e 83. No: 1,84. Macché: 1,88. Comunque: altissima. Magra come una top, tonica come un’atleta, elegante come una danzatrice. Nata in un paesino del Missouri, scoperta a 13 durante una festa di beneficenza, volata a New York a 15 per cominciare la sua carriera di modella, volto dei marchi moda più famosi, protagonista di un’infinità di copertine, studentessa alla Business School di Harvard, filantropa, imprenditrice.
Questa è Karlie, una che è stata inserita dalla rivista Time nella lista delle 100 persone più influenti del pianeta. Per la sua grinta e per il suo carisma, ma anche perché è capace di spostare gusti, acquisti e trend. Un esempio per tutti: un suo taglio di capelli è stato ribattezzato “The Karlie”, tanto veniva imitato da milioni di ragazze.
Il mondo è suo si dice. E questo basterebbe per renderla quasi insopportabile. Se non fosse che Karlie, faccia d’angelo e fisico stellare, è la perfetta portabandiera di un’intera generazione di ragazze. Tutte quelle che ogni giorno si costruiscono un futuro, forse non così famoso ma sicuramente altrettanto complesso, usando corpo, cuore, testa. Dove la bellezza, se c’è, è un’opportunità, per essere e diventare molto di più.
Di lei gli addetti ai lavori dicono: «In passerella non sfila, danza». Perché il ballo è stata la sua prima grande passione, ma non solo. Karlie, dice chi la conosce, è portatrice sana di una leggerezza interiore. E di un carisma sapientemente amplificato dai social. Twitter, Instagram, un canale YouTube: cinque milioni di follower. Un vero e proprio impero della comunicazione, del cui potere Karlie è perfettamente consapevole: «Non saremo mai leggende viventi come le top model che ci hanno preceduto», ha detto. «Ma i social network ci danno una nuova forza. Possiamo condividere tutto: il glamour delle sfilate e il nostro impegno umanitario».
Impegno umanitario come quello che Kloss ha messo a favore dell’istruzione digitale delle ragazze. Di donne vittime della ferocia del web ne abbiamo viste anche troppe, soprattutto recentemente (vedi anche a pagina 100). L’idea di Karlie è quella di aiutare il maggior numero di ragazze a diventare protagoniste del mondo informatico. Per dominarlo, anche tecnicamente. «A un certo punto mi è venuta voglia di capire che cosa c’è dentro un chip», ha detto. E quindi si è iscritta a un corso per programmatori. Lo stesso che adesso offre, attraverso una borsa di studio, a ragazze come lei. Il progetto si chiama Kode with Klossy (“Programma con Klossy”, che è il suo soprannome) e nell’ultimo anno ha coinvolto 80 aspiranti da tutti gli Stati Uniti, per partecipare a un corso alla Flatiron School di New York. Per Karlie l’istruzione informatica è fondamentale per padroneggiare il proprio futuro, oltre che per arginare i cattivi del web. Il suo motto: non importa che vita, mestiere o vocazione tu immagini di avere, quel che conta è avere tutti gli strumenti per dominare il mondo. Tutto: anche quello virtuale.
Crescere, evolvere, mai smettere di imparare. E dare una mano al mondo. Anche con un biscotto. Karlie è ideatrice di una linea di dolci salutisti, “Karlie’s Kookies”, i cui proventi finiscono nel FEED Projects, un’iniziativa per nutrire il pianeta. Oggi posa in queste pagine con gli abiti della collezione autunno-inverno di Louis Vuitton e con alcuni modelli della borsa Capucines.
Modella, imprenditrice, filantropa. Karlie, essere una top model non era abbastanza?
Leggi il resto dell’intervista sul numero di Grazia in edicola questa settimana
© Riproduzione riservata