È figlia di due francesi, ma a Mumbai, dove vive, è diventata una star. Grazia ha incontrato Kalki Koechlin, la ragazza che dopo aver conquistato Bollywood vuole sedurre l’Europa

È una star di Bollywood, la Hollywood dell’India, e contemporaneamente una musa del cinema indipendente. Scrive
e recita per il teatro, in hindi e inglese. E a 31 anni è una delle più famose attrici indiane, anche se ha origini francesi.
E questo è il fatto che più ci incuriosisce di Kalki Koechlin, quando la incontriamo durante la settimana della moda di Milano alla presentazione della collezione estiva di Furla, di cui è ambasciatrice.
Come fa una ragazza di origini occidentali a diventare una star di Bollywood?
«Io non sono occidentale. I miei genitori sono francesi, ma io sono indiana. In Europa non ho radici. Ho studiato teatro a Londra, ma poi sono tornata a Mumbai».
I suoi genitori si sono conosciuti in India?
«Sì, nell’ex colonia francese di Pondichéry. Mamma era lì in vacanza, papà era un hippie di buona famiglia che da mesi viaggiava per il Paese. Si sono innamorati, si sono fermati a vivere nella cittadina di Ooty, sono nata io. Visto? Sono indiana».
Lei è in Italia come volto di Furla. Preferisce la moda occidentale o quella indiana?
«Mi diverte cambiare a seconda delle situazioni. E come ogni ragazza abituata a viaggiare per lavoro, ho imparato a conciliare stile e comodità».
E adesso dove la porterà la sua carriera?
«In autunno sarò in tournée con una pièce teatrale che ho scritto, The living room. E sto per girare due nuovi film: Waiting, una riflessione sul rapporto delle persone con gli ospedali, e Gia aur Gia, la storia di due amiche in viaggio».
Quale film di Bollywood consiglierebbe a un occidentale?
«Om Kara, la versione indiana dell’Otello di William Shakespeare. Strepitosa».
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