GIORNO
NOTTE
  • In evidenza
  • Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

  • SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

  • #BADALADA

    #BADALADA

    #BADALADA

  • GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

  • Skin Longevity

    Skin Longevity

    Skin Longevity

  • Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

  • Canali
  • Moda
  • Bellezza
  • Lifestyle
  • Factory
  • People
  • Casa
  • Magazine
  • Shopping
  • Oroscopo
  • Magazine
  • La cover della settimana
    ABBONATI
    • Pubblicità
    • Contributors
    • Condizioni
    • Privacy
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • Notifiche push
    • Gestione dei cookie
    • © 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Legale VIA BIANCA DI SAVOIA 12 - 20122 MILANO - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata

Grazia

Stai leggendo:

Magazine

Il pericolo della libertà

Il pericolo della libertà

foto di Silvia Grilli Silvia Grilli — 30 Ottobre 2014

Quello che resterà di Reyhaneh Jabbari, la ventiseienne iraniana impiccata a Teheran perché aveva accoltellato l’uomo che voleva stuprarla, è l’amore per la vita.

Silvia Grilli

Quello che resterà di Reyhaneh Jabbari, la ventiseienne iraniana impiccata a Teheran perché aveva accoltellato l’uomo che voleva stuprarla, è l’amore per la vita.
Rimarranno le sue ultime volontà  di donare il cuore, i reni, gli occhi a chiunque ne avesse bisogno.
Resterà il foulard azzurro indossato dalla madre al cimitero per esaudire il desiderio della figlia  di non presentarsi in abiti scuri. E quello che vorrei ricordare di una ragazza che aveva 19 anni quando colpì con un coltello da cucina l’uomo che aveva cercato di violentarla, è anche l’amore per la bellezza, le unghie laccate delle sue mani alzate al processo. Ma quando alla stazione di polizia un agente l’ha picchiata a causa di quello smalto, Reyhaneh ha capito che la bellezza non è fatta per l’Iran di oggi. Alla fine il regime non le ha neppure concesso un funerale.

Il presidente Hassan Rouhani, che aveva acceso la speranza che Teheran potesse aprirsi ai diritti umani  e alle donne, ha disatteso ogni promessa.  
La durezza infame dei giustizieri nei confronti di Reyhaneh dimostra quanto l’aspirazione delle ragazze all’emancipazione sia vista come un pericolo. Il  grado di libertà che ogni  Paese dà alle sue donne è la più grande misura del livello di civiltà di quella società.

© Riproduzione riservata

© Riproduzione riservata

Magazine Scopri altri articoli di Magazine
  • IN ARRIVO

  • «Perché nessuna Flotilla vuole liberare le ragazze afghane o i bambini ucraini?»: l'editoriale di Silvia Grilli

  • Grazia 31 del 2015

  • Chanel rilascia il primo teaser in vista del debutto di Matthieu Blazy

  • «Ciak, si cresce!» è il metodo per fare del cinema un vero guru

Grazia
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contributors
  • Pubblicità
  • Opzioni Cookie
© 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Lagale Via Fantoli 7, 20138 Milano - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata