Figli nostri
E così i 31 bambini del Congo arrivano a casa, in Italia, dopo otto mesi di euforia, attesa, delusione, speranza. L’adozione degli orfani da parte di 24 famiglie italiane era stata bloccata quando un genitore canadese non aveva dichiarato di avere un compagno, e il Congo vieta le adozioni alle coppie gay.
E così i 31 bambini del Congo arrivano a casa, in Italia, dopo otto mesi di euforia, attesa, delusione, speranza. L’adozione degli orfani da parte di 24 famiglie italiane era stata bloccata quando un genitore canadese non aveva dichiarato di avere un compagno, e il Congo vieta le adozioni alle coppie gay.
Con un tweet nel giorno del trionfo elettorale,il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che un aereo sarebbe partito, l’intrigo diplomatico internazionale era stato dipanato, l’attesa finita. Sono felice. Perché 24 famiglie ora accolgono un figlio. Perché 31 orfani trovano un padre e una madre che li amano tanto. Perché questa vicenda complicata premia comunque l’adozione, che in Italia è un percorso difficile.
E mi commuovo, perché li ho visti, i bambini degli orfanotrofi africani. Ti corrono incontro a frotte, hanno vestitini polverosi, restano estasiati davanti a una penna, vogliono saltarti in braccio e ti si spezza il cuore. Chiunque sia stato in uno di quegli orfanotrofi, ha pensato la stessa cosa: «Vi porterò tutti via, avrete una casa, vacanze, amore, andrete all’università».
Le 24 famiglie italiane daranno tutto questo ai loro bambini e a noi una grande lezione di civiltà. L’amore genera amore.
A insegnarmelo è stata la madre di un bimbo adottivo, che ne aveva già uno naturale.
Guardandoli giocare, le chiesi chi fosse quello adottato e lei mi rispose: «Non lo so, non me lo ricordo più».
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