GIORNO
NOTTE
  • In evidenza
  • Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

    Grazia Phygital Awards

  • SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

  • #BADALADA

    #BADALADA

    #BADALADA

  • GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

  • Skin Longevity

    Skin Longevity

    Skin Longevity

  • Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

    Speciale Mostra Cinema di Venezia

  • Canali
  • Moda
  • Bellezza
  • Lifestyle
  • Factory
  • People
  • Casa
  • Magazine
  • Shopping
  • Oroscopo
  • Magazine
  • La cover della settimana
    ABBONATI
    • Pubblicità
    • Contributors
    • Condizioni
    • Privacy
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • Notifiche push
    • Gestione dei cookie
    • © 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Legale VIA BIANCA DI SAVOIA 12 - 20122 MILANO - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata

Grazia

Stai leggendo:

Magazine

Chi guarda è complice

Chi guarda è complice

foto di Silvia Grilli Silvia Grilli — 23 Ottobre 2014

Lo scrittore di bestseller John Grisham si è dovuto scusare per avere difeso in un’intervista chi scarica materiale pedopornografico.

Silvia Grilli

Lo scrittore di bestseller John Grisham si è dovuto scusare per avere difeso in un’intervista chi scarica materiale pedopornografico. «Le prigioni americane sono piene di gente della mia età, 60enni che magari una sera, dopo aver bevuto, vanno online e spingono il bottone sbagliato», aveva detto, riducendo il reato a gesto casuale.
Le reazioni alle sue parole erano state durissime. Giustamente, a mio parere, perché chi scarica pornografia minorile si rende complice di un crimine gravissimo, e cioè della violenza sui bambini abusati e sfruttati per girare quei video.
L’autopsia ha rivelato che la piccola Fortuna Loffredo, sei anni, precipitata da un balcone a Napoli, aveva subito ripetute violenze sessuali. Un anno e mezzo fa un altro bambino di tre anni, Antonio Giglio era morto cadendo dallo stesso palazzo.
Fortuna, e Antonio vivevano entrambi in un quartiere ghetto dove le madri si prostituiscono per pochi euro e dove i bambini sono piccoli adulti dall’infanzia rubata.
Il New York Times magazine ha raccontato la storia di una ragazzina di 9 anni, Nicole, violentata continuamente dal padre, che poi postava le immagini su internet.
Il racconto della sofferenza di questa bambina era così forte, la descrizione degli abusi subiti così vivida, che io non posso fare a meno di pensare che chiunque guardi pornografia infantile debba pagare la pena per la sua complicità.
© Riproduzione riservata

© Riproduzione riservata

Magazine Scopri altri articoli di Magazine
  • IN ARRIVO

  • «Perché nessuna Flotilla vuole liberare le ragazze afghane o i bambini ucraini?»: l'editoriale di Silvia Grilli

  • Grazia 31 del 2015

  • Chanel rilascia il primo teaser in vista del debutto di Matthieu Blazy

  • «Ciak, si cresce!» è il metodo per fare del cinema un vero guru

Grazia
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contributors
  • Pubblicità
  • Opzioni Cookie
© 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Lagale Via Fantoli 7, 20138 Milano - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata