Brunori Sas: Il cantautore impegnato che non è più di nicchia
In arte si chiama Brunori Sas ed è una delle voci italiane più apprezzate dalla critica. A Grazia anticipa il suo nuovo album in cui cambia un po' stile: «Per capire finalmente che uomo devo essere»
Quello che non ti aspetti da lui, è l’ironia vivace. Quando incontri Dario Brunori, in arte Brunori Sas, classe 1977, cantautore calabrese serio e sociale, ti trovi davanti un uomo allegro, dalla battuta pronta e dalla risata contagiosa. Nel nuovo album, A casa tutto bene, in uscita il 20 gennaio (Picicca Dischi), racconta la disillusione della sua generazione. «Uso le canzoni per parlare di cose che, se fossi intorno a un tavolo a cena, magari terrei per me».
Che cosa non direbbe a tavola, di quello che ha scritto in questo nuovo album?
«Forse niente. Qui ho deciso di togliere molti filtri poetici, di usare un linguaggio più diretto per raccontare ciò che sto vivendo».
E cioè?
«Quasi tutto l’album è un dialogo tra due voci di me. A quale devo dare una risposta? A quella che vuole stare a casa tranquilla, come ho fatto l’ultimo anno, con gli affetti e la famiglia, o a quella che chiede di uscire e di prendere coscienza del mondo?».
A chi parla, nel disco?
«Alla mia compagna Simona, con cui vivo da 18 anni senza averla sposata. In Secondo me canto: “Se c’è una cosa innaturale/è doversi dare un bacio davanti a un pubblico ufficiale”. Scherzo, ovviamente».
Questo disco rappresenta una svolta?
«Nella mia testa ho sempre pensato che le mie canzoni fossero di respiro popolare, invece mi sono accorto che rappresento una nicchia. Un po’ per natura, un po’ per scelta».
Il disco accosta suoni tradizionali, come le mandorle calabresi, all’elettronica.
«Per me gli strumenti tradizionali sono “caldi”. I suoni sintetici, generati al computer, invece, sono “freddi”. Ma, a volte, sorprendono anche loro».
A CASA TUTTO BENE, DI BRUNORI SAS, DAL 20 GENNAIO. DAL 24 FEBBRAIO IN TOUR.
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