Angelina Jolie: «L’amore che ti lega»
Ha litigato (per copione) con suo marito Brad Pitt. Ha mostrato senza veli il seno operato per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro e ha costruito una storia struggente sul ricordo della madre sconfitta dalla malattia. In By the Sea l’attrice e regista ha messo tutta se stessa. E a Grazia spiega perché questo è il suo film più personale e non parla solo della sua famiglia
Sarebbe dovuto essere il film del loro ritorno assieme sul set, a 10 anni da quel Mr. & Mrs. Smith che li aveva fatti conoscere e innamorare. Invece By the Sea (nelle sale) è diventato il manifesto più intimo della vita dell’attrice e regista Angelina Jolie e di suo marito Brad Pitt, ovvero la coppia più celebrata di Hollywood. Le riprese sono iniziate a Malta tre giorni dopo il loro matrimonio, il 23 agosto dello scorso anno, e Angelina, che lo ha scritto e diretto, ne parla come di un omaggio alla memoria di sua madre Marcheline, morta nel 2007 dopo aver combattuto un cancro ovarico. Anche perché l’attrice, durante la lavorazione del film, ha dovuto interrompere il montaggio per sottoporsi a un’operazione alle ovaie, resa necessaria, nonostante l’intervento di asportazione del seno del 2013, per ridurre la possibilità di un destino simile a quello della madre. «Ero in Francia, il giorno in cui i medici l’hanno chiamata per dirle che si sarebbe dovuta operare», ha ricordato Pitt durante il programma americano Today Show. «Angie mi ha dato la notizia e sono volato subito da lei. Vedere mia moglie mostrarsi così forte di fronte alla notizia più terribile è stato un momento che non dimenticherò mai».
Ora Angelina sorride, ma non nasconde che By the Sea è il film più personale della sua carriera. «È complicato mettere in scena una relazione tormentata tra marito e moglie. Per certi versi, è più facile un film di guerra come Nella terra del sangue e del miele (diretto nel 2011, ndr). Anche se tanti matrimoni, in effetti, sconfinano spesso nel conflitto». Il riferimento è proprio ai protagonisti in crisi di By the Sea: l’ex ballerina impasticcata Vanessa, interpretata da Angelina, e il marito Roland, lo scrittore alcolizzato interpretato da Pitt, che in una località balneare della Francia Anni 70 affrontano i fantasmi della loro relazione. Ma al nostro incontro all’hotel Four Seasons di Beverly Hills Jolie mi mette subito in guardia: «Siamo chiari: Brad e io abbiamo problemi e discussioni come tutte le coppie del mondo. Lui per esempio si irrita moltissimo perché lascio sempre in giro le mie cose. È un dettaglio che abbiamo messo anche nel film, ma quella sullo schermo non è la nostra storia, quella non saremmo riusciti a metterla in scena».
Va bene. Come è stato, però, litigare sul set con suo marito?
«Vanessa e Roland si avvicinano e si allontanano ripetutamente nel film. Tenevo a rendere bene sullo schermo le loro discussioni e, da regista, mi sono trovata nella paradossale condizione di spiegare a mio marito il modo migliore per litigare con me».
E Brad Pitt ha passato l’esame?
«I primi giorni non sono stati facilissimi perché lui mi conosce bene. Sa riconoscere ogni mio piccolo tic nervoso quando le cose non funzionano, o quando divento impaziente. La verità è che io per prima non ero serena: avevo paura di non essere in grado di dirigerlo. Così abbiamo fatto un patto. Ci siamo detti: “Saremo sempre sinceri, lasceremo parlare le nostre emozioni e ci affideremo completamente l’uno all’altra, mettendoci a nudo”».
Lei ha detto che gran parte del film e del suo personaggio sono ispirati a sua madre. Che cosa intende?
«Da poco ho compiuto 40 anni e purtroppo questa è l’età in cui le donne della mia famiglia hanno cominciato ad ammalarsi (il cancro ha colpito sua nonna, sua madre e sua zia, ndr). Quando è stato il momento della mia mamma, lei disse che il suo corpo l’aveva in un certo senso tradita. Io ho avuto la stessa sensazione: ero nella fase di montaggio del film quando il mio medico mi chiamò dicendomi che qualcosa non andava. Ho dovuto affrontare un’altra battaglia, subito, ma è stato quasi liberatorio: mi ha aiutato ad avere una sensibilità maggiore mentre terminavo il film».
In By the Sea, a un certo punto, recita nuda. È stato difficile mostrare alla cinepresa i seni operati?
«La verità è che avevo scritto la scena molto tempo prima dell’intervento (per ridurre il rischio di contrarre il cancro al seno Angelina adesso ha due protesi, ndr). Ma ho deciso di spogliarmi ed entrare nuda nella vasca da bagno perché era importante mandare il messaggio che non dobbiamo nasconderci. Un’operazione al seno può renderti diversa da com’eri, ma resti sempre una donna».
Dove è nato il personaggio di Vanessa?
«Ricordo che, quando operarono mia madre, accanto a lei c’era una giovane donna che non avrebbe più potuto avere figli. Non dimenticherò mai la sua disperazione. Questo film l’ho dedicato a mia madre, ma riguarda tutte le donne che devono affrontare le trasformazioni del loro corpo o una grave perdita. Come sapere che non potrai mai avere bambini. La maternità ha cambiato la mia esistenza e mi ha reso una donna migliore: non potrei immaginare perdita più grande».
I vostri sei bambini - Maddox, 14 anni, Pax Thien, 11, Zahara, 10, Shiloh, 9, Knox e Vivienne, 7 - vi seguono ovunque. Come hanno vissuto sul set?
«Benissimo. Maddox sta co-producendo il film che sto girando (First They Killed My Father, sul genocidio in Cambogia, il suo Paese di nascita, ndr) e quando abbiamo le riunioni siede accanto a me. Pax si interessa della fotografia e Shiloh disegna spesso sul set: quindi siamo una bella famiglia di cinema».
Che tipo di genitore è lei?
«Con i ragazzi sono completamente me stessa e cerco di dare il meglio di me. Per quanto possa voler giocare con loro, sono anche molto onesta nei loro confronti perché non voglio che crescano con troppe illusioni. Desidero che sappiano che cosa succede nel mondo, anche le cose meno belle, e credo che sia importante parlare anche di temi difficili: voglio che sappiano che, quando arriveranno delle difficoltà, Brad e io saremo al loro fianco».
I vostri figli hanno il cognome Jolie-Pitt. Ora, dopo il matrimonio, lo ha assunto anche lei. Perché?
«Per me è stato solo un modo di avvicinarmi a loro. Volevo avere il loro stesso cognome. Quanto al matrimonio, non credo che tutti debbano sposarsi, se non sentono questa necessità. Non è qualcosa che fai per completare un rapporto, ma per portarlo a un altro livello. Io, per esempio, ero già stata sposata (con l’attore Jonny Lee Miller dal 1996 al 1999, e con l’attore Billy Bob Thornton dal 2000 al 2003, ndr), ma non avevo avuto figli. Il matrimonio è certamente un impegno, ma lo è ancor di più avere dei bambini perché sai che, dal momento in cui diventi genitore, avrai sempre a che fare con il tuo partner. Il più grande cambiamento della mia vita non è stato sposare Brad, ma firmare con lui i documenti per l’adozione di Maddox e di Zahara. Quelli sono stati i giorni in cui ho capito che mi sarei legata a quell’uomo per il resto della mia vita».
“Quell’uomo” è uno dei sex symbol del cinema. Molte sono le donne che sognano di essere al fianco di Brad Pitt, non è mai gelosa?
«Lo amo tantissimo, è il padre dei miei bambini e uno dei miei più grandi amici. E per questo, quando qualcuna dice di avere una cotta per Brad, istintivamente sono quasi fiera di lui. Quanto alla gelosia, non m’illudo che non guardi le altre donne, ma so che ha ben presente il valore della famiglia».
Non ha difetti? Non litigate mai?
«Certo, come tutti. E ho imparato che è meglio non concentrarsi troppo su quello che non ti piace di tuo marito, anche perché dovrai conviverci a lungo. Meglio pensare ad altro».
E quando non ci riesce?
«Se sono veramente arrabbiata, resto in silenzio. Invece, se sono nella disposizione d’animo di parlare a lungo e sviscerare il problema, Brad sa che per lui c’è ancora speranza di cavarsela».
A proposito di parole, che cosa si aspetta che dirà la gente, una volta uscita dal cinema?
«Mi piacerebbe sentirli parlare della forza del legame tra marito e moglie: quando le persone scelgono di restare insieme anche se, magari, sarebbe più facile prendere strade diverse».
E così lascio Angelina con la convinzione che questa donna sensibile non ha scritto By the Sea per parlare della sua vita, o di quella con Brad Pitt. Ma per raccontare, tra pianti e baci, altre vite. Le nostre.
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