Grazia Icons: Pj Harvey
Omaggio a PJ Harvey, cantautrice dallo stile eclettico e unico
‘Last night my kisses were baked in black hair’ cantava Nick Cave nel lontano 1997 e agli occhi di tutti i fan della musica ‘alternativa’ dell’epoca era chiaro che quei capelli nerissimi e il volto ‘a forma di cuore’ non potessero che appartenere a lei: Polly Jean Harvey.
Musa e creatrice, musicista abilissima e poetessa, PJ scuote la scena inglese degli anni novanta con un sound grezzo e una voce potente, che da roca sa diventare improvvisamente lirica, spezzando le convenzioni del genere e di genere.
Arrivata dalle campagne del Dorset, la cantante inglese incanta e scandalizza con i suoi testi così come fa con la sua immagine: le sopracciglia folte, i capelli scompigliati e le labbra oblique diventano i tratti distintivi di foto in bianco e nero dove il suo corpo minuto è coperto solo di reggiseni neri e poco altro.
Abito rosso MSGM
Abito TALLER MARMO, bra FORTE_FORTE, scarpe MALONE SOULIERS
Un abito rosso è invece il simbolo del suo vero e proprio breakthrough, quello che indossa nel video di Down By The Water, ad oggi la sua canzone più celebre, nel suo album capolavoro To Bring You My Love.
È il 1995 e il grunge si sta trascinando dopo la morte di Kurt Cobain, ma PJ decide di abbandonare il volto struccato per un make-up anni 80 fatto di ciglia finte, ombretti pastello e labbra rosso fuoco dimostrando per la prima volta il forte senso estetico e la capacità di anticipare i trend facendoli propri e reinterpretandoli prima che diventino popolari.
Abito KENZO, scarpe STUART WEITZMAN
Top trasparente e calze ORO BLU, bra MARNI, gonna KENZO, scarpe MALONE SOULIERS
Distaccarsi da un’immagine così forte e immediata non è certo facile e pian piano la cantante sembra raffinare il look con pettinature più curate, pencil skirt e sandali retro, ma la prima vera evoluzione è chiara qualche anno dopo con l'uscita di Stories From The City, Stories From The Sea, che le vale anche l'ambito Mercury Prize in Inghilterra. Per il suo album ‘americano’ PJ gioca con l’immagine di Elvis in completo giacca e pantaloni bianco, i capelli ora liscissimi con riga laterale che ricadono sugli occhi e si spostano ad ogni movimento della chitarra elettrica.
Qualche anno dopo si spinge ancora più in là. Uh Hu Her ha solo un paio di pezzi notevoli, ma Polly Jean riesce ancora una volta a stupire con un nuovo taglio di capelli e ensemble da vera riot girl: minidress e minigonne con stivali e tacchi altissimi e ancora bikini e t-shirt che ritraggono girl band (mitica la combo dedicata alle Spice Girls) e le sue stesse foto d'archivio.
I concerti in questo periodo sono pura energia e la cantante del Dorset riesce sempre meglio a plasmare e mostrare al pubblico la sua idea di front woman: intensa e eclettica, che fa convivere ballate folk con sonorità essenziali e più rock.
T-shirt COACH, coulotte BROGNANO, calze autoreggenti OROBLU
Completo STELLA MCCARTNEY
È anche per questo che il passo successivo sembra così spiazzante per chi la segue da tempo. PJ ritorna infatti sulle scene con un album struggente e un look dal gusto vittoriano a dir poco sconvolgente per chi era abituato a vederla in lingerie e shorts.
Abiti lunghi in cotone pesante, maniche a sbuffo e polsini stretti, il bianco e il nero sono i colori dominanti richiamati proprio dal titolo del nuovo lavoro, White Chalk (Carbone Bianco), la voce viene da lontano, come fosse filtrata e antica, mentre il pianoforte e il clavicembalo prendono il posto della chitarra.
Il vibe austero la assorbe completamente e continua con Let England Shake dove da fanciulla fantasma à la Bronte, prende le forme di una poetessa rurale, un essere quasi mitologico che indossa copricapi di piume e complessi costumi di scena curati dalla designer belga Ann Demeulemesteer.
Abito drappeggiato LOUIS VUITTON
Il cerchio si chiude con The Hope Six Demolition Project, il suo libro di poesie trasformato in album fortemente politicizzato. L'immagine va in secondo piano rispetto ai contenuti, gli strumenti e la band prendono possesso del palco prima dominato dalla fisicità della cantante e dai suoi look.
La sua forza e il suo gusto però non l'abbandonano di certo e l'influenza che esercita va al di là di un cambio di guardaroba o di stile.
Pj Harvey è ispirazione continua per chi non ama incasellare il proprio modo di apparire, per chi dona un significato "altro" a ciò che indossa, per chi riesce a celare pur mostrando, per chi non riesce ad immaginare la moda senza una colonna sonora.
"If you put it on, if you put it on"
Dress, PJ Harvey, 1991
Pantaloni STELLA MCCARTNEY, scarpe KENZO
Credits:
Foto: Riccardo Meroni
Fashion: Giulia Bernardi
Styling Assistant: Irene Gorla
MUA: Alessia Stefano
Hair: Melly Sorace
Assistant Editor & Production: Giulia Pivetta
Words & Sitting Editor: Sara Moschini
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