GIORNO
NOTTE
  • In evidenza
  • GRAZIALAND

    GRAZIALAND

    GRAZIALAND

  • SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

    SHOP GRAZIA

  • Grazia Gazette Roma

    Grazia Gazette Roma

    Grazia Gazette Roma

  • GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

    GRAZIA FOOD

  • Skin Longevity

    Skin Longevity

    Skin Longevity

  • Canali
  • GRAZIALAND
  • Moda
  • Bellezza
  • Lifestyle
  • Factory
  • People
  • Casa
  • Magazine
  • Shopping
  • Oroscopo
  • Newsletter
  • Magazine
  • La cover della settimana
    ABBONATI
    • Pubblicità
    • Contributors
    • Condizioni
    • Privacy
    • Privacy Policy
    • Cookie Policy
    • Notifiche push
    • Gestione dei cookie
    • © 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Legale VIA BIANCA DI SAVOIA 12 - 20122 MILANO - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata

Grazia

Stai leggendo:

Casa

Studio Klass: giovane design Made in Italy

Studio Klass: giovane design Made in Italy

foto di Annalisa Varesi Annalisa Varesi — 22 Ottobre 2012

Fotogallery Studio Klass: giovane design Made in Italy

  • Studio Klass Studio Klass Marco Maturo e Alessio Roscini, titolari di Studio Klass
  • Balloon Balloon «Balloon» di Studio Klass per Azzurra Ceramica
  • Balloon Balloon «Balloon» di Studio Klass per Azzurra Ceramica
  • magique magique «Magique» di Studio Klass per Liv'it by Fiam
  • magique magique «Magique» di Studio Klass per Liv'it by Fiam
  • petra petra «Petra» di Studio Klass per Pimar
  • petra petra «Petra» di Studio Klass per Pimar
  • pinolo pinolo «Pinolo» di Studio Klass per Azzurra Ceramica
  • momento momento «Momento» di Studio Klass per Azzurra Ceramica
  • momento baia pinolo momento baia pinolo «Momento», «Baia» e «Pinolo» di Studio Klass per Azzurra Ceramica
  • non la non la «Non là» di Studio Klass per Diamantini & Domeniconi
  • tegola tegola «Tegola» di Studio Klass per Pimar
/ 12 Tutte le foto
ADVERTISEMENT

...

Studio Klass esporta nel mondo, con successo, il design Made in Italy.

Studio Klass , ovvero Marco Maturo e Alessio Roscini. Due giovani designer che dal 2009 - anno di fondazione dello studio - a oggi hanno decisamente fatto parlare di sé. Pubblicatissimi da riviste e blog di settore, attesissimi durante i più importanti eventi del design (Fuorisalone di Milano e Tent of London solo per fare due esempi), ma soprattutto adorati dalle aziende per la loro capacità di interpretare con concretezza e innovatività le esigenze concrete della vita di tutti i giorni. Mercedes Home, Fiam - Liv'it, Azzurra Ceramica, Diamantini & Domeniconi e Pimar sono solo alcuni dei nomi che li hanno scelti.

Quando avete sentito per la prima volta l'urgenza di diventare designer?
Marco: Non è stata una vera e propria urgenza, ma più un percorso nel tempo. Sono cresciuto a Pesaro, in un contesto stimolante, dove le persone che mi circondavano hanno contribuito a sviluppare in me una certa attenzione al design in senso lato, dalla grafica al prodotto. Ho capito che mi interessavano le cose tangibili, che puoi toccare o rompere, e che mi sarebbe piaciuto vedere un oggetto da me disegnato nelle case della gente.
Alessio: Ho scoperto cosa fosse il design aiutando un mio vicino di casa a fare prototipi. Lui era un designer - un po' insolito avere un vicino designer se abiti in un paesino di appena 8.000 abitanti - così  mi sono appassionato e non ho fatto altro.

Come nasce l'idea? E come, da astratta, diventa tangibile?
Di solito partiamo da una ricerca molto approfondita sui vari ambiti delle cosiddette "arti applicate", sia riguardo la tipologia dell'oggetto in questione che riguardo forme o materiali da cui prendere ispirazione. I progetti più interessanti derivano sempre da un continuo confronto in studio o dalla capacità di arrivare a un'intuizione innovativa partendo da qualcosa che ci circonda quotidianamente, e che spesso prima non avevamo notato

Tra i vostri progetti: quale (o quali) vi rappresenta di più e a quale (o a quali) siete più legati?
È difficile individuarne uno solo. Ogni progetto è un po' come un viaggio: si porta con sé diversi ricordi e ci ha permesso di conoscere persone con le quali abbiamo condiviso un'esperienza. Intorno a un nostro prodotto ci siamo noi, c'è un'azienda, un prototipista, un fotografo e una stylist. Nel bene o nel male, ognuna di queste figure ti lascia qualcosa.

Quale oggetto, tra quelli esistenti, avreste voluto progettare e perché?
La Mayday di Grcic per Flos: una perfetta combinazione tra una tipologia di lampada che prima non esisteva, una bella forma e un prezzo più che ragionevole.

C’è un oggetto che manca? Se si, quale?
Diciamocelo, se lo sapessimo lo avremmo già disegnato.

Parliamo del pubblicatissimo "Balloon" per Azzurra Ceramica. Come è nato? Quali tecniche avete utilizzato?
È un progetto su cui ragionavamo da tempo. Volevamo arrivare a un prodotto che invitasse a essere utilizzato nel modo più intuitivo possibile, facendo leva su un gesto che frequentemente compiamo per riporre vestiti o asciugamani. È realizzato in tubolare metallico curvato e verniciato.

Com’è fare il designer in Italia?
C’è un grande pregio ed è quello di vivere in un paese con aziende, imprenditori e artigiani che tutto il mondo ci invidia. D'altra parte, il dovere dei designer italiani è di tenere alta la qualità del progetto agli stessi livelli di come lo era una volta.

Il progetto dei sogni non ancora realizzato.
Top secret.

© Riproduzione riservata

Intervista Scopri altri articoli di Design
  • IN ARRIVO

  • Come personalizzare la zona notte con soluzioni modulari e sostenibili

  • A tu per tu con Aza Ziegler, la fondatrice del marchio californiano Calle Del Mar

  • La longevità inizia da dentro: il segreto del collagene per vivere meglio e più a lungo

  • Governors Awards 2025: i look più belli delle star sul red carpet

Grazia
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contributors
  • Pubblicità
  • Opzioni Cookie
© 2025 REWORLD MEDIA S.R.L. - Sede Lagale Via Fantoli 7, 20138 Milano - Codice Fiscale e Partita IVA: 12693020963 - riproduzione riservata