Sacro e ottenuto con un procedimento antico, l'olio di Monoi è il simbolo beauty delle vahiné, le donne tahitiane. Grazia.it vi racconta come nasce e dove comprarlo. Oltre a un tour per chi passerà dalla Polinesia
Profumatissimo, nutriente, adatto per corpo e capelli e proveniente da lontano, precisamente dall’altra parte del mondo, almeno per l’Italia: l’olio di Monoï polinesiano è uno di degli ingredienti più tipici della bella stagione. In shower gel, profumi, creme corpo, questo ingrediente nasconde un lato mistico ed è usato dalle Vahiné, le donne tahitiane, da secoli.
L’olio sacro
Usano da secoli dai polinesiani, il Monoï è un olio di bellezza che da sempre protegge la pelle e i capelli degli abitanti dell’arcipelago. Anticamente considerato sacro, ha moltissime proprietà cosmetiche e curative non solo per il corpo ma anche per il proprio benessere psichico, visto che garantisce serenità e calma.
L’olio di monoi è ricavato dal fiore di tiarè, una tipologia endemica di gardenia che cresce sulle isole polinesiane, la cui coltivazione è molto attenta e i fiori sono raccolti manualmente e quotidianamente ogni mattina all'alba, quando i boccioli sono ancora chiusi.
Durante il giorno, i petali vengono poi rimossi a mano e inizia il procedimento di enfleurage, un’antica tecnica di macerazione del fiore stesso all’interno dell’olio di copra, estratto dalla polpa essiccata della noce di cocco coltivata su terreni di origine corallina. Successivamente il tutto è lasciato macerare assieme sotto il sole per circa 15 giorni.
Di Denominazione d’Origine, tra le molte virtù dell’olio di monoi c’è anche quella di rafforzare il sistema immunitario grazie alla presenza degli acidi l’aurico, palmitico e oleico.
Inoltre, essendo ricchissimo di vitamina E è perfetto per risanare le parti più secche, sui capelli dove può essere steso dalle radici per tutte le lunghezze oppure solo sulle punte, non a caso è il segreto della lucentezza dei capelli delle donne polinesiane, oppure sul corpo dopo una giornata di sole.
Dove trovare l’olio di Monoi
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Il consiglio di Grazia.it: La Route du Monoï
Inaugurata nel 2010 dall’Institut du Monoï, questo itinerario polinesiano segue e svela tutto il percorso e i segreti della produzione del celebre olio.
Formato da 22 tappe sull’isola di Tahiti, e due su quella di Moorea, si comincia dalla raccolta delle materie prime e dalla loro produzione e coltivazione, fino alla macerazione e all’utilizzo di questo olio, dai massaggi praticati da un tuhua, cioè un guaritore tradizionale, fino ai trattamenti più contemporanei nelle spa a cinque stelle.
In settembre invece si celebra la Semaine du Monoï.
L’inebriante fiore di tiarè
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Graphic: Elisa Costa
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