Bubble mask: cosa sono e a cosa servono le maschere che frizzano sul viso

Avete presente quando versate l’acqua tonica nel bicchiere e inizia a frizzare? Ecco, immaginate lo stesso effetto sul viso. Si tratta delle bubble mask, maschere per il volto che, a contatto con la pelle, fanno tantissime bolle così da aiutare a pulire l’epidermide, spianare i segni d’espressione e ridonare luminosità al viso. Un solo accorgimento: il solletico è garantito!

Cosa sono e a cosa servono

Nata in Corea, e dove altrimenti?, e diventata virale su Instagram grazie a tante star protagoniste di selfie in versione “bubble” come Miley Cirus e Lucy Hale, la bubble-mask mania è esplosa ben presto. La particolarità di queste maschere è nel cambio di texture che hanno una volta applicate sul viso: da quella classica, fluida tipica di tutte le maschere, queste iniziano a frizzare trasformandosi in tantissime bollicine che purificano e ossigenano il viso. Il merito di questa trasformazione spumeggiante è del perfluoropolietere, una sostanza che libera l’ossigeno a contatto con il viso. Per questa sua particolarità, la bubble mask è adatta per chi vuole eliminare in un colpo solo il grigiore dal viso, per chi ha bisogno di pulirlo in profondità, per attenuare temporaneamente i segni del tempo e per illuminare la pelle.

Evoluzione casalinga dell’ossigenoterapia, la differenza tra quest’ultima pratica e le bubble mask è però profonda. Le maschere infatti agiscono più in superficie, per cui il loro effetto è immediato ma non duraturo; l’ossigenoterapia, invece, dura un po’ più nel tempo. Questa, fatta in un centro estetico, consistente nella stesura sul viso, grazie a un aerografo, di un mix di sieri che, combinati con l’ossigeno, penetrano maggiormente nell’epidermide così da garantire effetti più a lungo termine. Il risultato è una pelle più tonica, compatta e luminosa, con i segni d’espressioni attenuati. Visto quindi il suo successo, il trattamento è evoluto nelle bubble mask, l’alternativa più spumeggiante da provare a casa.

Graphic: Elisa Costa
Photo Credit: Unsplash