Non smettete di fare colloqui (anche se avete un lavoro)
Fare colloqui di lavoro non serve solo a trovare lavoro, aiuta a migliorarsi e a sapersi mettere in gioco - anche quando un lavoro già l'abbiamo: non smettete
La ricerca di un lavoro può essere sfibrante, ma così come per l'attività fisica è faticando che ci si migliora.
E questo è il punto: i colloqui di lavoro sono una palestra dello spirito - che non andrebbero abbandonati nemmeno quando si ha già un lavoro.
Dunque, non sedetevi (in senso figurato) e continuate a mandare curriculum. Anche se avete un lavoro che vi piace.
Vi sembra un consiglio strano?
Ecco cinque buone ragioni per farlo.
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Per rimettervi in gioco
Quando si lavora a lungo nello stesso posto si finisce per non sapere neanche più come si fa un colloquio.
Prendetelo come un'esercitazione, un modo per sciogliervi e mettervi alla prova in vista dei colloqui che davvero conteranno per voi.
Fare simulazioni davanti allo specchio o con gli amici è decisamente meno produttivo.
Invece, dato che non sapete nemmeno se accettereste mai questa posizione, potrete vivere l'incontro con maggiore serenità, rispondendo alle domande con quella disinvoltura e scioltezza tipiche di quando c'è anche un pizzico di menefreghismo.
Per guardarvi attorno
Anche se un lavoro ce l'avete, niente vi vieta di cercare qualcosa di meglio.
Magari farete un buco nell'acqua o magari sarà proprio questa l'occasione per dare una svolta alla vostra vita lavorativa.
Andare a fare un colloquio è il modo migliore, infatti, per vedere cosa succede là fuori, per tastare il terreno e capire quanto è appetibile al momento la vostra figura professionale.
Da qui potrete decidere se cambiare o rimanere dove siete, possibilmente chiedendo un trattamento migliore: se vi rendete conto di essere ambiti, perché non farvi pagare per la vostra fedeltà?
Viceversa potreste capire che il mondo là fuori è peggio di come lo ricordavate e potreste tornare ad apprezzare il vostro posto dato erroneamente per scontato.
Per fare domande
Se foste seduti nell'ufficio del personale dell'azienda dei vostri sogni, difficilmente vi sentireste abbastanza tranquilli e rilassati da esporre tutti i vostri dubbi.
Quando vogliamo davvero un lavoro, tendiamo a rispondere esclusivamente alle domande che ci vengono poste, senza replicare con quelle che ci vengono in mente per paura di infastidire il selezionatore o fare una cattiva impressione.
Questo atteggiamento, però, è poco producente e va modificato.
Per esercitarvi a gestire meglio la pressione potete cominciare proprio con un colloquio per un posto che non vi interessa poi così tanto o per il quale credete di essere già fuori dai giochi.
In fondo, non avete niente da perdere.
Perché mai dire mai
Il mondo del lavoro è sempre più fluido e sempre meno segmentato.
Questo significa che cambiare percorso non è più così difficile e in fondo, anche in questo ambito, come in tanti altri della vita, le cose più belle possono succedere quando meno ce le si aspetta.
Quello che potrebbe sembrarvi un ripiego o un impego poco adatto alla vostra esperienza, potrebbe rivelarsi una sorpresa.
Finchè non vi sarete sedute al colloquio e non avrete capito di cosa si tratta, non potrete escludere nessuna possibilità.
Magari poi quello che vi propongono vi entusiasma, per i contatti che porterebbe, per le opportunità di carriera o semplicemente per lo stipendio.
E chi vi dice che non finirete per amare questa nuova strada?
Perché a volte cambiare fa bene
Che siate felici del vostro lavoro o meno, rimanere chiusi nel proprio mondo in attesa di quello che accade fuori è sbagliato e limitante.
Le aziende, oggi, preferiscono persone che hanno svolto mansioni diverse a quelle che hanno fatto sempre e solo una cosa nella vita. E a conti fatti tra qualche anno potreste arrivare a desiderare la stessa cosa per voi stessi.
Mettetevi in gioco, fate nuove esperienze.
Solo così raggiungerete il vostro vero obiettivo, che è poi trovare soddisfazione in quello che si fa.
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