Recitando nella soap Violetta è diventata famosa in tutto il mondo e ha conosciuto l'uomo della sua vita. Ballando insieme hanno vinto il talent Dance Dance Dance. GRAZIA ha incontrato òa stra argentina Clara Alonso nella sua prima estate tutta italiana.
Per amore si fanno tante cose. Si cambia, si cresce, ci si lascia alle spalle il proprio passato. C’è persino chi sceglie di rivoluzionare la propria vita e osarne una nuova dall’altra parte del mondo. È quel che ha fatto l’attrice Clara Alonso, 27 anni, diventata popolare con il ruolo di Angela Saramego nella soap opera Disney Violetta.
È lì che ha conosciuto il suo fidanzato, l’attore Diego Domínguez. Con lui vive da un anno e mezzo a Madrid, con lui è venuta in Italia a partecipare – e vincere – al talent di ballo Dance Dance Dance. Adesso è tornata, per lavoro: «Sto passando la mia prima estate tutta italiana», mi racconta in una pausa dal set del film Il tuttofare di Valerio Attanasio, mostrandomi le foto “made in Italy” che ha postato sul suo profilo Instagram, dove la seguono un milione e mezzo di persone.
«In Italia mi sento a casa. Certo, l’Argentina mi manca, non lo nego: gestire la nostalgia è la parte più difficile». Siamo a cena in un ristorante fronte mare. Clara ogni tanto annusa a occhi chiusi l’aria salata, poi torna a parlare il suo italiano fluente sistemandosi la frangia scompigliata dal vento.
Qual è il primo ricordo che le viene in mente del suo Paese?
«Clara bambina che si muove in un piccolo centro accanto al fiume Paraná. Mio padre lavorava lì come ingegnere, mia madre come dottoressa, io sono la figlia più grande, ho due fratelli più piccoli. Ho avuto un’infanzia di enorme libertà, sempre all’aria aperta, a contatto con la natura, a correre e giocare senza alcun problema di sicurezza. Forse in Italia è normale, ma in Argentina non è così scontato. Quando ci siamo trasferiti da Rosario a Buenos Aires me ne sono accorta, d’improvviso tutto era pericoloso. E quella libertà che avevo da piccola non l’avrei rivista per un po’. Avevo 8 anni».
Già recitava?
«Preferivo cantare, frequentavo un coro, prendevo lezioni private. L’insegnante consigliò ai miei genitori la carriera musicale, non esisteva YouTube e io non avevo idea di che cosa fosse. Ho iniziato senza sapere bene che cosa stessi facendo, mi sono innamorata anzi tutto del musical perché mi piaceva anche molto ballare. Recitare, invece, mi metteva in difficoltà».
Era timida?
«Timidissima. Fare cose nuove mi metteva paura. Sono sempre stata un po’ perfezionista, sin da piccola: a scuola ero la prima della classe, non saper fare una cosa bene mi bloccava ancora prima di provarci».
Quando ha deciso di buttarsi?
«Ho fatto due provini, uno per un programma tipo American Idol in cui ero andata molto bene, il secondo per Disney. E così la mia vita è cambiata per sempre. Eravamo 26 mila ragazzi, io mi ero fatta accompagnare da mia madre, non credevo di riuscirci. A pensarci mi fa effetto: erano solo dieci anni fa».
Come sono stati questi dieci anni?
«Sono volati. Ho viaggiato, sono cresciuta, mai avrei immaginato di vivere in Europa, a Madrid. E di lavorare tanto in Italia».
Com’è stato passare dalla ragazzina che giocava accanto al fiume alla star che tutti in Argentina fermavano per strada?
«È successo tutto passo dopo passo. Per fortuna non ho avuto un’esplosione improvvisa di popolarità, mi sono potuta abituare e mi sono goduta ogni passaggio. Certo, quando non c’erano i social network era tutto più tranquillo. Andavo in spiaggia, a cena con le amiche. Mi fermavano, mi salutavano, ma finiva lì. Oggi è un po’ più complicato, ma fa parte del gioco».
Lei usa tantissimo i social.
«Mi divertono, l’importante è non farsi prendere dall’ansia di postare tutto sempre e comunque. Li considero un bel modo di comunicare».
Non ha mai sentito la responsabilità di essere un modello per le ragazze, specie dopo Violetta?
«I contratti Disney sono molto rigorosi e chiari nel dirti che cosa non puoi fare. Bere in pubblico, fumare, cose del genere. Ci ripetevano tanto che avevamo una responsabilità grandissima, io vivevo un po’ sotto pressione. Anche perché ero e sono ancora una ragazza, non mi sento di poter insegnare niente a nessuno: stavo e sto imparando a vivere».
Sente di aver perso qualche pezzo per strada in un’adolescenza piena di lavoro?
«No, ho sempre lo stesso rapporto con la famiglia e le amiche sono quelle che avevo. Certo non è facile, da due anni vivo lontana, un paio di volte sono tornata in Argentina, ma non ti abitui mai all’idea di poter vedere tua madre solo su Skype. La cosa peggiore di vivere altrove è sapere che le persone che ami sono lontane. Ogni volta che parto mi domando: “Ritroverò tutto come l’ho lasciato? Le stesse cose, le stesse persone?”».
Parliamo della nuova vita. Con Diego come va?
«Conviviamo e siamo felici, ma non mi chieda di nozze e figli: so che voglio avere una famiglia e diventare madre un giorno, ma adesso è troppo presto».
Tra voi è stato colpo di fulmine?
«È stata tutta colpa dell’attrice Lodovica Comello, che ormai è una delle mie migliori amiche. Ero andata a prenderla all’aeroporto, arrivò anche Diego che era una new entry della seconda stagione, nei panni del fidanzato di Violetta. Appena l’ho visto mi sono innamorata. Non ci siamo più lasciati».
Come l’ha conquistata?
«Sono io che ho conquistato lui, Diego era molto imbarazzato, timido, ho dovuto spingere come solo noi ragazze sappiamo fare. Sono sempre le donne che fanno la storia d’amore. Lui ci ha messo del suo: amo la sua generosità, la sua schiettezza, il fatto che condividiamo la passione per la recitazione e quella per i viaggi. E la cucina italiana».
In Italia si trova bene?
«Ho la sensazione che qui da voi tutto accada per magia. Almeno, a me è successo così. La prima volta che ho visitato il Paese era per quattro giorni di pausa tra una stagione e l’altra. Ho fatto i biglietti per Roma e iniziai un viaggio tutto da sola: ero un po’ disorientata, mi perdevo, mi davano consigli le persone che mi riconoscevano sui poster giganti di Violetta affissi su bus e metro. Ho contattato un agente, dopo poco avevo un programma tutto mio con Disney Italia: Angie e le ricette di Violetta, in cui insegnavo ai ragazzi a cucinare».
Oltre a cucinare quando non lavora che cosa fa?
«Sono iperattiva, non ho mai imparato a starmene ferma in santa pace. Mi alleno tanto, vado al cinema, divoro film e serie tv e appena posso pratico tanto yoga, mi fa stare bene e mi aiuta a non pensare. E faccio shopping con le amiche».
Segue la moda?
«Mi diverte tanto. Mi piace lo stile di Dolce & Gabbana, adoro cercare e seguire sempre nuove tendenze, osservo le influencer ma poi scelgo di testa mia. Ogni mattina ho la stessa crisi di fronte all’armadio: possiedo mille cose ma mi sembra di non averne mai abbastanza. Alla fine se sono in dubbio indosso jeans e T-shirt».
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