Anna Valle: Quando ritorno a casa
Se amate il sorriso rassicurante dell’attrice Anna Valle, 41 anni, preparatevi a rivederla in tv. Sarà la protagonista della fiction in sei puntate Sorelle, diretta da Cinzia Th Torrini e interpretata anche da Giorgio Marchesi, Loretta Goggi, Alessio Vassallo e Ana Caterina Morariu, in onda su Rai Uno dal 7 marzo.
«È la storia di un rapporto di sangue più forte del destino e anche la storia di un perdono», spiega l’attrice raggiungendomi durante una pausa delle riprese di una nuova serie tv: Questo nostro amore 80, terza stagione di una saga che ha fatto ottimi ascolti.
Altissima, in nero, poco trucco e un atteggiamento rilassato, l’attrice racconta la sua vita quotidiana, i suoi impegni, le ambizioni. Da quando, nel 1995, vinse il titolo di Miss Italia, non si è fermata un momento. Oggi è la regina delle fiction e ha formato una solida famiglia: sposata dal 2008 con l’avvocato e produttore veneto Ulisse Lendaro, ha avuto con lui due bambini, Ginevra, 8 anni, e Leonardo, 3.
La sua vita potrebbe riassumersi nel classico binomio casa-lavoro: Anna si divide incessantemente tra il set e Vicenza, dove ha stabilito il suo nido. Sempre riservata («Non sono ancora sui social e non ho nemmeno WhatsApp», dice), sembra soddisfatta di quello che ha.
Non le va un po’ stretta la tv? Non mi dica che disdegna lavorare nel cinema.
«Adoro recitare, approfondire i personaggi. E, se le fiction me lo permettono, perché cercare altrove? Certo, un bel film mi piacerebbe, ma finora non ho letto copioni interessanti. E poi, diciamola tutta, non abito a Roma e sono fuori dai giri che contano nel grande schermo. Ma non mi lamento».
Si definirebbe una persona soddisfatta, senza conti in sospeso?
«Nessuno può dirsi mai appagato, tutti cerchiamo di migliorare. Io sto cercando un buon testo da rappreSsentare in teatro. Ma non scalpito. Sono una persona positiva e aspetto che le cose avvengano al momento giusto, con naturalezza».
Che personaggio interpreta in Sorelle?
«Nella fiction, un thriller romantico, sono Chiara, un avvocato affermato che ha lasciato la sua città di origine, Matera, per trasferirsi a Roma in seguito a un grande dolore: sua sorella Elena (interpretata da Ana Caterina Morariu, ndr) le ha rubato il fidanzato e fatto con lui tre figli. Ma quando Elena sparisce misteriosamente, Chiara torna sui luoghi della sua giovinezza. Cercando la sorella, dovrà fare i conti con i nodi irrisolti del passato e imparare a perdonare».
Lei, nella vita, sarebbe capace di farlo?
«Sì, non c’è uomo che possa intromettersi tra due sorelle. Il legame di sangue è indistruttibile, va oltre il tradimento. In questo sono molto siciliana, come mia madre».
Lei ha sorelle o fratelli?
«Ho un fratello più grande, Renio, e una sorella più giovane di tre anni, Antonella, con cui ho un rapporto simbiotico. Non abbiamo mai litigato. Siamo cresciute unitissime, con gli stessi amici e gli stessi giochi. L’ho sempre coccolata e protetta e lei mi ha aiutata tanto quando, appena nato Leonardo, sono tornata a lavorare subito».
Le è mai capitato di essere tradita, in amore o nell’amicizia?
«Se un uomo me l’ha fatta dietro le spalle, non l’ho mai saputo. E se l’avessi scoperto, avrei immediatamente rotto il rapporto. Invece sono stata tradita da un amico, ma ho perdonato perché ho capito le ragioni del suo gesto».
Lei sembra una persona molto equilibrata: quanto merito ha la famiglia che si è costruita?
«La mia vita privata conta molto, ma una famiglia non è di per sé sinonimo di serenità. Quella devi inseguirla e, poi, assicurarla alle persone a cui vuoi bene. Ulisse e io ce la mettiamo tutta: malgrado il lavoro ci porti spesso fuori casa, cerchiamo di non farlo pesare ai bambini. A volte Ginevra si arrabbia perché manco ad alcuni appuntamenti importanti, magari la sua recita, ma nelle pause dal set recupero il tempo non trascorso insieme. Abbiamo una vita più movimentata del normale, ma nessuno ne soffre».
Suo marito la aiuta con i bambini?
«Sì, Ulisse è molto presente. Siamo interscambiabili, ma non è un “mammo”. Nessun papà può sostituire la figura materna. La nostra intesa si estende al lavoro: abbiamo prodotto insieme un film, L’audizione, diretto da lui, che ha riservato un ruolo anche a me».
Che cosa prova se ripensa a se stessa vent’anni fa, quando la sua bellezza le dava lavoro e le faceva conoscere il mondo?
«Non vedo un grande cambiamento. Sono cresciuta a livello umano e migliorata come attrice. Ho creato una famiglia. Ma è avvenuto tutto senza scossoni, in maniera fisiologica».
C’è qualcosa che rimpiange del passato?
«Tra i miei ricordi indelebili c’è la camminata che feci di notte, da sola, sul Lungotevere di Roma subito dopo aver comprato una casa con i primi soldi del mio lavoro. Avevo 22 anni e mi sentivo invincibile, avevo la vita nelle mie mani. Oggi sono meno spensierata, ho tante responsabilità, ma sono felice di avercela fatta da sola. L’indipendenza è un valore basilare che cerco di trasmettere ai miei figli».
Oggi riserva un po’ di tempo a se stessa, riesce a coccolarsi?
«Sì, ogni giorno cerco di sentire un po’ di musica, leggere un libro, camminare: faccio una passeggiata tutte le sere. E prima di andare a letto, dopo una giornata sul set, dedico molto tempo alla pulizia del viso: mi aiuta a staccare».
Come ha festeggiato i 40 anni?
«Mio marito mi ha regalato una festa a sorpresa, invitando gli amici da tutta Italia. I bambini sono stati bravissimi a tenere il segreto fino all’ultimo e tutti erano vestiti di bianco. È stato bellissimo. Il tempo che passa non mi dà ansia, sono contenta di cambiare».
C’è un risvolto negativo nel suo lavoro?
«Mi preoccupo delle reazioni dei bambini. Ginevra mi ha vista nella fiction sulle Sorelle Fontana e mi ha chiesto allarmata se i piccoli che mi chiamavano mamma fossero davvero figli miei. Prima o poi mi vedrà baciare sullo schermo un uomo diverso dal padre». E lei che cosa farà? «Le spiegherò che è una finzione. Ma è inutile mettersi in ansia in anticipo. Tutto, nella vita, deve avvenire al momento giusto, con naturalezza».
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