The Visitors di Ragnar Kjartansson vale una visita all'Hangar Bicocca. Ecco perché
Fotogallery The Visitors di Ragnar Kjartansson vale una visita all’Hangar Bicocca. Ecco perché
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Dieci ragioni per cui dovreste proprio andare a vedere la mostra The Visitors, di Ragnar Kjartansson,
Ve lo avevamo anticipato qualche giorno fa nella nostra classifica delle mostre da non perdere a settembre . L'artista islandese Ragnar Kjartansson è arrivato a Milano con un'installazione che vi lascerà senza fiato. Ecco tutti i motivi per cui The Visitors vale una visita all'Hangar Bicocca. Avete tempo fino al 17 novembre...
1- L'ARTISTA, L'ULTIMO DEI ROMANTICI...
C'era una volta l' Artista, con la A maiuscola. Dandy, romantico, eroe decadente capace di smuovere le coscienze e incantare gli animi agitando le più profonde emozioni. Una specie che è andata estinguendosi. Ragnar è sicuramente uno dei pochi sopravvissuti della nostra epoca. Con un look di altri tempi e la capacità di stregare con performance e video che lasciano il segno.
2- LA MUSICA, PIÙ CHE COLONNA SONORA, COLONNA PORTANTE
L'artista islandese ha fondato la sua prima band a metà degli anni Novanta e da quel momento la musica non ha mai abbandonato la sua vita e la sua carriera. Amico e collaboratore dei Sigur Ros, Ragnar Kjartansson arriva a Milano con un'installazione video che unisce musica, arte, cinema e performance. Ma la musica in The Visitors (che ruba il titolo all'ultimo album degli ABBA) è forse al primo posto. Fa vibrare lo spazio, guidando lo spettatore in un'esperienza mistica. L'opera è costituita da nove video in cui compaiono musicisti differenti. Nove strumenti diversi per nove stanze. Ogni video è girato infatti in un ambiente differente e i musicisti sembrano non interagire fra loro. Solo la musica fa da collante. Uscirete canticchiando e sarà impossibile levarvi dalla testa il motivo di The Visitors per giorni.
3- DIMORE MAGICHE E BOHÈMIEN
La Robeky Farm, nell'Upstate New York è la location dove sono stati girati i nove video (ogni musicista suona in una stanza diversa: la biblioteca, lo studio, la sala della musica, la cucina, una camera da letto, la sala da bagno, un pianerottolo, la veranda). Un palazzo ottocentesco e bohèmien sul fiume Hudson, un posto magico che appartiene alla famiglia Astor da generazioni con oggetti e mobili centenari. Nessuno come Ragnar Kjartansson avrebbe saputo catturare meglio l'anima, lo spirito segreto di questa villa decadente.
4- IL CANNONE
A un certo punto dell'esecuzione sentirete lo scoppio di un cannone nel giardino della villa. E, vi assicuro, non c'è niente di trionfale e potente come lo scoppio di un vecchio cannone. Ve ne accorgerete...
5- MALINCONIA, PORTAMI VIA. UN TOCCO NORDICO
È vero, spesso le performance di Ragnar hanno qualcosa di struggente e malinconico. Ma alzi la mano chi di noi non ama esserlo ogni tanto (e poi in questi tempi di depressione e crisi, anche ai più sorridenti, un po' di paturnie saranno venute). Imparate ad amare i toni nordici modello Islanda.
6- UN INNO AL FEMMINISMO
Ragnar Kjartansson è il primo a definirsi orgogliosamente femminista. Tutto The Visitors è un inno alla femminilità e un romantico gospel d'amore che sancisce anche la fine di un matrimonio (quello dell'artista).
7- ALONE TOGETHER
Il singolo e la coralità. I video e le tracce audio di The Visitors sono registrati separatamente ma poi riprodotti in contemporanea. Ogni musicista è solo in una stanza, ma solo nella proiezione corale l'opera esprime tutto il suo significato. Un modo per riflettere sull'individualità e la partecipazione, anche nell'arte.
8- RASSEGNE D'AUTORE
Come al solito le attività collaterali organizzate dall'Hangar si sprecano. Ecco una selezione di film scelti direttamente da Ragnar Kjartansson, tutti a tema musicale (tra i titoli anche Amadeus e L'ultimo Valzer di Scorsese). Per rallegrare i vostri giovedì sera.
9- IL TEMPO È DENARO (MA A VOLTE ANCHE NO)
Vi avvertiamo, il video dura più di un'ora. Perdervene anche solo un minuto sarebbe un delitto. Quindi: armatevi di tempo libero e rilassatevi. Godetevi ogni nota senza fretta. Per tutto il resto c'è tempo.
10- LE TORRI DI KIEFER
Non si può parlare di Hangar Bicocca senza citarle. Siete arrivati fino a qui e adesso alzate gli occhi e godetevi lo splendido tuffo al cuore che danno ogni volta queste svettanti sculture permanenti.
© Riproduzione riservata
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